Chiedere i rimborsi è semplice: basta conservare l’impegnativa del medico e il ticket sanitario o la fattura del centro medico. Attenzione però alla scadenza: va richiesto tassativamente entro un anno dal pagamento.
Vediamo come chiedere i rimborsi al Fondo Est.
Visite mediche, specialistiche, di controllo e prevenzione. Percorsi di fisioterapia e riabilitazione. E ancora, uno speciale pacchetto per le lavoratrici in maternità. E persino rimborso per l’acquisto di occhiali e lenti.
Sono questi solo alcuni degli indennizzi che, ogni anno, offre il Fondo Est nel proprio piano sanitario, a favore dei lavoratori del settore del commercio-terziario, dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e di molti altri settori economici.
Per poter ottenere il rimborso delle spese sanitarie è necessario fare richiesta. Fuori dai casi di strutture convenzionate con il Fondo che erogano le prestazioni in modo gratuito, in tutti gli altri casi il lavoratore deve pagare la visita e poi chiedere l’indennizzo da parte del Fondo.
Per ogni tipologia è previsto un tetto massimo annuale: ad esempio, per le visite specialistiche è di 700 euro e per le visite diagnostiche è di 6000 euro.
Il dipendente ha 1 anno di tempo dalla data del documento di spesa, (ad esempio, la fattura o la ricevuta). Decorso tale termine, non ha diritto ad alcuna restituzione economica.
Per ottenere il rimborso è necessario dimostrare di aver effettivamente sostenuto la spesa. Innanzitutto, quindi, è necessario conservare la fattura o la ricevuta di pagamento, oppure il ticket del sistema sanitario nazionale.
Nel caso di visite specialistiche o diagnostiche, è obbligatorio trasmettere al Fondo anche copia della prescrizione medica ove è indicata la patologia (presunta o accertata).
Infine va compilato il modulo di rimborso che si trova on line nel sito del Fondo Est.
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