A milioni di lavoratrici nella ristorazione, commercio, turismo e terziario spettano prestazioni sanitarie e assistenziali per gravidanza e nascita di un figlio
Il Fondo Est è uno dei più importanti enti bilaterali del nostro Paese. Offre servizi assistenziali e sanitari, gratuitamente o a prezzi convenzionati, a milioni di lavoratori occupati nei settori del commercio, del terziario, del turismo e della ristorazione.
Le lavoratrici possono usufruire delle prestazioni sanitarie offerte dal “Pacchetto Maternità” in caso di gravidanza e di maternità.
Sono previsti rimborsi per le visite ginecologiche e di controllo e un’indennità giornaliera per ogni giorno di ricovero per il parto.
Prima di scendere nel dettaglio delle singole prestazioni che vengono offerte dal Fondo, è opportuno vedere chi può accedere a questi servizi.
Hanno diritto a usufruire del Pacchetto Maternità tutte le lavoratrici che lavorano alle dipendenze di aziende che applicano uno dei seguenti contratti collettivi:
Se l’azienda applica uno di questi contratti ha l’obbligo di iscriversi al Fondo e di iscrivere tutti i propri dipendenti. Dall’iscrizione consegue l’ulteriore obbligo di versare annualmente il contributo al favore del Fondo.
È un aspetto importante: le prestazioni vengono erogate solo se l’azienda è in regola con il pagamento dei contributi.
Durante la gravidanza, le lavoratrici possono usufruire di alcuni benefit che consentono di risparmiare i costi per le visite di controllo. I rimborsi sono erogati nel limite massimo di 1.000 euro per ogni gravidanza.
Innanzitutto, le lavoratrici hanno diritto al rimborso dei costi di tutte le ecografie eseguite presso strutture pubbliche o private. Lo stesso vale per le analisi chimiche e genetiche: è previsto il rimborso di tutte le spese per amniocentesi, villocentesi e ogni altro tipo di accertamento diagnostico finalizzato al monitoraggio della gravidanza.
Con riguardo alle visite specialistiche, il fondo rimborsa il costo integrale di quattro visite di controllo ostetrico ginecologiche e di visite anestesiologiche in caso di programmazione di parto cesareo e di parto indolore.
In caso di gravidanze a rischio, debitamente certificate, il rimborso è esteso a sei visite.
Le visite ginecologiche e i controlli che sono oggetto di rimborso possono essere eseguiti presso qualsiasi struttura, scelta direttamente dalla futura mamma, quindi anche presso il proprio medico di fiducia.
In occasione del parto effettuato in strutture pubbliche o private, naturale o cesareo, è prevista un’indennità di 80 euro per ogni giorno di ricovero per un massimo di 7 notti.
Per ottenere il rimborso delle spese è necessario inviare la domanda entro 1 anno dalla data indicata sul documento che attesta il costo sostenuto (fattura o ricevuta del medico o della struttura sanitaria) o entro 1 anno dal giorno delle dimissioni dal ricovero ospedaliero.
Che documentazione serve per ottenere il rimborso?
La documentazione va caricata, assieme al modulo per il rimborso, sulla propria pagina personale del sito del Fondo Est oppure inviata, tramite raccomandata, all’indirizzo “Fondo Est – Ufficio Liquidazioni – Via Cristoforo Colombo, 137 – 00147 Roma”.
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