In testa Biogen, Teleperformance, Reverse. Le lavoratrici promuovono le competenze dei manager, ma anche l’equità in termini di retribuzione e opportunità
Empowerment, capacità dei manager di riconoscere e comprendere gli errori in buona fede, competenza e visione. Ecco cosa chiedono le donne lavoratrici al proprio posto di lavoro, oltre naturalmente alle giuste tutele per tutti gli aspetti più critici in relazione al lavoro femminile, dall’equità retributiva alle possibilità di carriera.
È quanto emerge dal recente rapporto di Great Place to Work, che per il settimo anno consecutivo ha indagato le organizzazioni che rappresentano il vertice dell’eccellenza nei luoghi di lavoro in Italia. Nel dettaglio la classifica Best Workplaces for Women 2023, mette in luce le aziende che si distinguono per la loro attenzione alle esigenze delle donne nei contesti lavorativi, con l’obiettivo di raggiungere la parità di genere.
Più di 300 aziende hanno scelto di partecipare alla survey, quasi 43 mila i collaboratori intervistati di cui oltre 17 mila donne, chiamate a rispondere in prima persona sulla loro esperienza lavorativa.
Il ranking delle Best Workplaces for Women 2023 è fondato principalmente sulle opinioni delle collaboratrici e dei collaboratori. Attraverso un questionario, i partecipanti hanno valutato il clima aziendale e l’esperienza lavorativa in base a 5 dimensioni fondamentali:
Nelle 20 aziende premiate, le donne sono oltre la metà dei rispondenti (57%) e registrano una soddisfazione media (la Media Trust Index, indice che corrisponde alla media delle risposte positive alle affermazioni del nostro modello proposto) particolarmente elevata (90%). Un punto percentuale più alta rispetto a quella degli uomini (89%).
Nel confronto con il contesto italiano, le aziende che entrano a far parte della classifica hanno saputo creare un ambiente di lavoro estremamente desiderabile. Il 93% dei partecipanti alla survey, infatti, afferma di lavorare in un eccellente luogo di lavoro, in contrasto con la media italiana del 48% e con l’80% delle altre aziende indagate.
Gli elementi chiave che emergono come principali driver motivazionali per le donne nelle Best Workplaces for Women di quest’anno sono strettamente legati al rapporto con il management. L’empowerment, la vision e la capacità di accogliere l’errore emergono come fattori cruciali per un ambiente di lavoro soddisfacente. Questo sottolinea il ruolo centrale dei leader nella creazione di un contesto professionale positivo.
Un altro elemento distintivo delle aziende premiate risulta essere l’attenzione per le tematiche più sensibili quando si parla di lavoro femminile, quali la flessibilità e l‘equità in termini di retribuzione, profit sharing, carriera.
In un contesto in cui il gender pay gap rimane una sfida, infatti, i Best Workplaces for Women si distinguono ulteriormente. Il Parity Index delle aziende premiate raggiunge infatti l’86%, contro il 66% delle altre aziende analizzate, dimostrando un forte impegno nell’affrontare questi temi. L’indice si basa su una serie di affermazioni che valutano elementi importanti e normalmente critici per le donne, come la possibilità di assentarsi dal lavoro, l’equità retributiva, il profit sharing, l’equità delle promozioni, l’assenza di favoritismi, e l’imparzialità legata al genere.
La presenza femminile nei ruoli di management rappresenta un altro parametro significativo. Le aziende “best” si contraddistinguono per il 46% di donne nel middle management e il 42% nei ruoli C-level, superando di gran lunga la media delle altre aziende e sfidando le statistiche nazionali.
La classifica comprende venti aziende, eccole:
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