Tra i consigli degli esperti intervenuti all’evento: rivedere l’assetto societario, migliorare la pianificazione fiscale e patrimoniale, usufruire degli strumenti della finanza agevolata
La pressione fiscale in Italia, si sa, è altissima. La percentuale di tasse pagate in rapporto al reddito è poco superiore alla media europea, ma se alle tasse si aggiungono i contributi la posizione del nostro paese schizza in avanti, superato solo dalla Francia. Se rapportiamo il peso delle imposte con il Pil, l’Italia è al quarto posto tra i paesi Oecd.
Ne deriva che il problema fiscale, per le aziende, è cruciale. Il tema, quindi, è come trovare o liberare risorse da investire nella crescita. Le soluzioni ci sono già, ma spesso vengono trascurate. Un controllo di gestione più accurato e una pianificazione fiscale strategica, ad esempio, potrebbero ridurre fino al 70% del carico fiscale dell’azienda.
Nel corso di IMPACT2030, il primo grande evento targato laborability e realizzato in collaborazione con Forbes, esperti finanziari e legali ci hanno guidati alla scoperta di questi strumenti, essenziali per il successo dell’impresa.
Durante il panel dedicato sono intervenuti: Marco Brocca, managing partner di HLB BMP; Gianluca Massini Rosati, Fondatore di Soluzione Tasse e Presidente di Allcore; Massimo Nava, Managing Director di Ayming Italia.
Ogni imprenditore sa benissimo che il peso fiscale è determinante sull’andamento economico dell’azienda, perché sottrae circa il 60% del fatturato. Come gestire meglio le risorse?
Il primo consiglio di Marco Brocca per gestire la tassazione in modo più efficiente è quello di valutare la creazione di una holding o subholding. “Con una holding – spiega il managing partner di HLB BMP – si può razionalizzare l’assetto finanziario dell’intero gruppo a essa sottoposto; è possibile pertanto gestire in maniera ottimale le disponibilità finanziarie delle diverse società controllate, accentrandole in capo a un unico soggetto giuridico (la società capogruppo) secondo un accordo di cash pooling”.
Ecco i principali vantaggi derivanti dalla costituzione di una holding:
Con la cessione delle quote a una holding, inoltre, si annulla l’obbligo del pagamento dei contributi INPS nella gestione Artigiani e Commercianti, in quanto:
Un altro aspetto molto importante riguarda l’accesso ai finanziamenti pubblici, cioè tutto quello che riguarda la finanza agevolata. L’Italia, infatti, non ha speso 25 miliardi e 166 milioni di euro di fondi UE che le spettavano per il periodo 2014-2020. Nel settennio di riferimento, che corrisponde all’ultimo bilancio pluriennale dell’Unione Europea, l’Italia è riuscita a spendere appena il 44% di quanto le spettava in fondi Sie, che mettono assieme tutte le risorse nell’ambito della politica di coesione, come il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo e tanti altri canali di spesa.
L’Italia, così, si trova ultima per le percentuali di assorbimento dei fondi europei alle spalle di Croazia e Spagna. In questo settore è molto importante farsi aiutare da consulenti qualificati per identificare le voci finanziabili e ottenere le risorse finanziarie spettanti nei tempi e modi previsti dalla legge.
Capita spesso che le imposte siano tanto più onerose a causa di una gestione non ottimale dell’aspetto fiscale e patrimoniale. In questo caso, l’unico modo per migliorare la situazione è approntare una corretta pianificazione fiscale.
Un dettaglio che, suggerisce Gianluca Massini Rosati, Fondatore di Soluzione Tasse, “può aiutare le aziende ad abbattere il peso fiscale per una percentuale che va dal 30 al 70%. Noi imprenditori dobbiamo capire che è nostra responsabilità andare oltre l’ultima riga del bilancio: non dobbiamo focalizzarci solo sul cashflow ma anche su ciò che viene prima, ad esempio le imposte. Con gli strumenti giusti si possono trovare metodi onesti, corretti e inattaccabili che permettono di trasferire più ricchezza nelle casse aziendali. Ottimizzando l’efficienza fiscale e patrimoniale – sottolinea – l’azienda cresce al quadrato”.
Tre sono gli step per una buona pianificazione fiscale:
La cosiddetta “finanza agevolata” è l’insieme delle misure finanziarie messe a disposizione dal legislatore (a livello comunitario, nazionale, regionale o locale) per favorire la competitività e lo sviluppo delle imprese, offrendo loro strumenti che hanno un costo agevolato rispetto a quelli della finanza ordinaria.
Questi strumenti, che non sono per tutti ma solo per i virtuosi che rispettano determinati standard e obiettivi, permettono alle imprese di reperire le risorse finanziarie di cui necessitano a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle di mercato.
Gli obiettivi della finanza agevolata sono:
I fondi non mancano: il valore complessivo dei fondi stanziati dall’Ue per l’Italia, infatti, ammonta a 191,5 miliardi di euro. “E le imprese che hanno utilizzato strumenti agevolativi, pianificando le proprie risorse – conclude Massimo Nava, managing director Ayming Italia – negli anni successivi hanno visto crescere il proprio fatturato di circa il 30%, confermando che si tratta di uno strumento strategico nella fase di pianificazione degli investimenti”.