Unica in Italia a pagare 10 giorni l’anno per attività di volontariato. Atlantia firma un accordo con i sindacati per favorire la cittadinanza attiva
La società Atlantia S.p.a. holding italiana attiva nel settore delle infrastrutture, ha sottoscritto all’inizio di ottobre un accordo con i sindacati che riconosce ai dipendenti del gruppo fino a 10 giorni retribuiti, per collaborare con associazioni, enti e istituti che svolgono attività benefiche assistenziali in ambito sociale, artistico, culturale, religioso, sportivo e ambientale.
L’obiettivo dell’accordo è quello di favorire il valore della ‘cittadinanza attiva’, iniziando da 150 dipendenti della holding, che intende promuovere l’intesa in tutte le sua società in Italia, coinvolgendo 13 mila dipendenti, per poi arrivare anche all’estero.
Perché una grande azienda, con tutte le carte in regola per essere considerata un posto di lavoro ambìto, decide di fare un passo così importante e significativo? La ragione è semplice: oggi, soprattutto i giovani, sono molto sensibili ai valori espressi dall’azienda in cui lavorano, e l’attenzione all’ambiente o al sociale è spesso lo spartiacque tra il ‘sì’ e il ‘no’ rispetto alla scelta di un potenziale candidato.
Oggi la retribuzione, l’orario di lavoro e le possibilità di fare carriera passano in secondo piano nella classifica dei parametri presi in considerazione nella ricerca di un posto di lavoro. Sono sostituiti dalla flessibilità nell’orario di lavoro, dalla maggiore conciliazione tra tempi di vita e tempi lavorativi, dal sistema di welfare aziendaleÈ l’insieme di benefit e prestazioni che un datore di lavoro riconosce ai suoi dipendenti, in aggiunta alla normale retribuzione, con lo scopo di migliorarne la qualità della vita privata e professionale. More proposto, e dai valori seguiti dall’azienda. In questo contesto, la scelta di Atlantia di promuovere la cittadinanza attiva attraverso un’azione assolutamente concreta, come l’accordo sottoscritto, è destinata a fare da apripista ad altre iniziative simili. Favorire l’attività di volontariato contribuisce a valorizzare l’immagine dell’azienda e, quindi, a migliorare l’employer branding.
L’accordo, sottoscritto con tutte le principali organizzazioni sindacali, consente alle lavoratrici e ai lavoratori di Atlantia di avere 10 giornate retribuite in più rispetto a quanto già stabilito dal contratto, per potersi dedicare a una serie di attività nel sociale. È un accordo unico nel suo genere, che sarà propedeutico alla crescita di una nuova sensibilità, inserita in un’ottica di economia sostenibile che vede protagonisti i lavoratori.
I valori del no profit entrano, così, a far parte del mondo profit, mettendo in evidenza come sia possibile coniugare il guadagno di un’azienda, con il rispetto dell’ambiente e delle persone.
Secondo l’indagine Millennial Survey di Deloitte, rispetto a qualche decennio fa, i giovani sono molto più consapevoli dei temi di responsabilità sociale e, per guadagnare la loro job loyalty, le imprese devono allinearsi al grande cambio culturale in atto. Un dato significativo, a questo proposito, è quello secondo cui, in Italia, il 38% dei Millennial e il 45% della GenZ ha già fatto scelte lavorative sulla base dei propri valori e ideali, abbandonando o evitando realtà lavorative non in linea con la propria etica.
Leggi anche:
Dall’impatto ambientale all’etica. La nuova policy sostenibilità di Gewiss