Great Place to Work Blue Collar: le aziende con gli operai più felici

Operaio metalmeccanico
(foto Shutterstock)

La società di consulenza ha pubblicato una ricerca sui migliori posti di lavoro secondo le opinioni dei propri operai

Secondo la recente indagine di Great Place to Work, società di ricerca e consulenza organizzativa che analizza gli ambienti di lavoro in tutto il mondo, condivisione e attenzione alle persone sono le chiavi per aumentare l’engagement.

Andriani SpaLa Marzocco srlMasoni Industria Conciaria Spa: ecco le tre aziende italiane dove il personale operativo (così detti “blue collar”) si è dichiarato, secondo le risposte di una survey anonima, più felice di lavorare.

Una sfida impegnativa

L’attività di ascolto nelle aziende con forte presenza di personale addetto alla produzione presenta delle difficoltà diverse rispetto alle aziende di soli impiegati. L’organizzazione e la logistica sono più complicate, a partire dall’assenza di indirizzi di posta elettronica del personale.

Inoltre, la sfida della motivazione e del benessere dei dipendenti è molto più impegnativa che per le altre organizzazioni. Ed è diventata ancora più ardua durante la pandemia, quando la maggioranza dei lavoratori ha abbandonato gli uffici, rifugiandosi in casa.

Molti stabilimenti produttivi, tuttavia, hanno continuato a garantire la loro attività in presenza, spesso con un peggioramento delle modalità lavorative dovuto alle regole covid. Questo, nella percezione dei lavoratori, ha aumentato la sensazione di essere trattati diversamente e, in alcuni casi, di essere lavoratori di serie B.

L’indagine di Great Place to Work

Great Place to Work, brand internazionale fondato nel 1991, ha voluto indagare la soddisfazione di questa specifica area del personale, per intercettare le loro aspirazioni e identificare i modelli di azienda che si sta dimostrando vincente nella sfida dell’engagement.

Lo studio ha coinvolto più di 5300 operai di 45 aziende che hanno compilato il questionario Trust Index sull’analisi del clima aziendale nel 2021. Il 97% delle organizzazioni analizzate appartiene al settore manifatturiero nelle sue diverse sfaccettature: tra queste il food & beverages è il settore più rappresentato, seguito da produzione di macchinari e metalli e dal chimico.

Le aziende vincenti

Otto sono le aziende che si sono distinte per i risultati migliori: Andriani SpA Società Benefit, La Marzocco Srl, Masoni Industria Conciaria SpA, Gruppo Sapio, ENGIE Italia, Sew-Eurodrive Italia, Martini e Rossi SpA (Bacardi),  I.CO.P. S.p.A. Società Benefit.

Numerose le attività e le iniziative messe in campo dalle aziende per raggiungere questo risultato, che premia la fiducia conquistata fra i dipendenti. Andriani, ad esempio, ha realizzato un’attività di coaching collettivo rivolta a tutti gli operatori di stabilimento, dal titolo “Fabbrica Futuro”.

La formazione verteva sui temi della trasformazione digitale, dell’impatto delle tecnologie sui cicli e le modalità di lavoro e sulle opportunità che le tecnologie possono offrire in materia di sicurezza e qualità delle attività.

Questo momento ha permesso a tutti gli operatori di sentirsi coinvolti nello sviluppo dell’azienda, poiché ciascuno ha avuto la possibilità di esprimere le proprie idee, suggerimenti o iniziative, che sono state poi presentate al management per una valutazione su eventuali miglioramenti e ottimizzazioni.

L’importanza dell’inclusione

Nel complesso, l’indagine ha permesso di mettere a fuoco alcune caratteristiche che rendono le aziende selezionate “best workplaces”.

Una prima differenza che emerge risiede nella diversa percezione del clima lavorativo tra operai e impiegati. Nelle 8 aziende vincitrici, infatti, la differenza tra il Trust Index (l’indice della fiducia nella direzione) dei Blue Collar e quello dei White Collar è di soli 2 punti percentuali, mentre nelle altre aziende analizzate tale differenza sale a 12 punti.

Questo mostra come l’inclusione risulti un fattore vincente nelle aziende che puntano all’eccellenza: dove la distanza tra i gruppi si riduce ne beneficia anche il clima aziendale.

Un altro fattore che sembra dare un’indicazione di come facciano le 8 Best Companies a creare un’esperienza positiva è l’Improvement Index, cioè la dimostrazione con azioni concrete dell’impegno dell’azienda nel miglioramento dell’ambiente di lavoro.

In queste aziende, infatti, gli operai sono decisamente più concordi dei loro omologhi delle altre organizzazioni nel riconoscere le piccole e grandi azioni messe in campo dall’azienda per rispondere ai loro feedback. Gli operai delle «Best Workplaces for Blue Collar» sono perfino più soddisfatti su questo tema dei loro colleghi White Collar.

 

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