L’importanza di allenare le competenze, insieme

In questo momento di trasformazione diventa essenziale investire sulla formazione. Un impegno che con Bosch abbiamo nel dna fin dalla sua fondazione

Robert Bosch, che fondò il nostro gruppo nell’ormai lontano 1886, sosteneva che un’azienda che aspira a raggiungere l’eccellenza deve, nel proprio interesse, impegnarsi a fondo per formare le proprie persone.

In questi ultimi anni il Covid-19 ha portato in Italia nuovi modelli organizzativi e tuttora assistiamo a un momento di forte cambiamento e trasformazione. Non parlo solo dell’organizzazione del lavoro, ma anche della tecnologia: l’internet delle cose e l’intelligenza artificiale stanno conoscendo un’evoluzione rapidissima. 

Allenare le competenze 

Non possiamo rimanere indietro: è il momento di allenare le competenze. In Bosch abbiamo sviluppato un modello di sviluppo delle competenze del futuro che abbiamo definito “smart learning experience”, ovvero l’esplorazione delle competenze del futuro: Leadership, Marketing, Comunicazione, Industry 4.0 sono solo alcune tematiche chiave che esploriamo nei nostri corsi. C’è molta formazione classica in aula, ma la pandemia ci ha insegnato che anche modelli ibridi o interamente da remoto possono essere molto validi.

E, soprattutto, è una formazione che si rivolge a un pubblico trasversale. La nostra academy, Bosch Tec, ha compiuto vent’anni e continua ad attivare corsi che hanno i target più diversi: dai nostri collaboratori ai giovanissimi ancora alla ricerca di un lavoro. L’idea di fondo è che la nostra responsabilità nei confronti del mondo e della società che ci circonda vada oltre il business. 

Oltre il business, l’impegno sociale

Sono orgoglioso di lavorare da tempo in Bosch, una grandissima azienda, ma indipendente dai mercati azionari perché siamo una fondazione. Il nostro successo va direttamente a beneficio della società, dell’ambiente e delle generazioni future, con le quali abbiamo preso un impegno, una promessa: quella di crescere insieme.

Questa impostazione è stata voluta direttamente da Robert Bosch, il quale nel suo testamento indicò che la società doveva trasformarsi in fondazione, proprio per garantire la continuità di visione. La fondazione nacque a tutti gli effetti nel 1964 e ha attualmente all’attivo 150 progetti in 112 paesi del mondo, che spaziano dalla cooperazione internazionale alla medicina alle competenze per il futuro. 

C’è un cluster di oltre 100 progetti concentrati su temi quali salute, educazione e sostenibilità legata al climate change, ma anche ad esempio alle migrazioni.

Nel nostro modo di fare business c’è un commitment sul tema sociale molto forte. Il nostro slogan a livello mondiale è “tecnologia per la vita” e questo è il più grande valore che ogni giorno lavoriamo per concretizzare.

 

Roberto Zecchino è Deputy General Manager & Corporate Vice President Human Resources di Bosch Group South Europe