Fondimpresa è un fondo interprofessionale destinato alla formazione e all’aggiornamento dei dipendenti delle aziende private
I fondi interprofessionali per la formazione continua servono a finanziare corsi di aggiornamento e riqualificazione per chi lavora. Sono stati introdotti dalla legge nel 2000 per rafforzare le competenze dei dipendenti e aiutare le aziende a migliorare la propria competitività.
Questi fondi nascono grazie ad accordi tra le organizzazioni dei datori di lavoro e quelle dei lavoratori. Hanno una natura associativa e si occupano di organizzare percorsi formativi su misura per le imprese, che possono riguardare l’intera azienda, uno specifico settore o anche singoli lavoratori.
Se ti stai chiedendo che cos’è un fondo interprofessionale, sappi che si tratta di uno strumento finanziato con i contributi obbligatori INPS, che le aziende possono decidere di destinare alla formazione del proprio personale.
I fondi interprofessionali sono quindi una risorsa importante per aggiornare le competenze e affrontare i cambiamenti del mondo del lavoro in modo più preparato.
I fondi interprofessionali servono a finanziare la formazione continua di chi lavora, usando una parte dei contributi che l’azienda versa all’INPS: lo 0,30%.
Le imprese possono aderire in modo gratuito e proporre percorsi formativi su misura, che possono riguardare l’intera azienda, un settore specifico o anche una singola persona.
I fondi sono gestiti da enti formati da sindacati e associazioni di imprese. Valutano i progetti presentati e, se approvati, coprono i costi della formazione.
Fondimpresa riceve lo 0,30% del contributo integrativo per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria versato dall’azienda all’INPS. Quindi, le aziende pagano un contributo all’INPS (lo 0,30%) e l’INPS versa al Fondo la contribuzione ricevuta: con questo finanziamento il Fondo sostiene i costi per il servizio offerto e cioè della formazione.
Fondo interprofessionale ed ente bilaterale hanno alcuni punti in comune, ma svolgono ruoli diversi.
Entrambi ricevono una quota obbligatoria dei contributi versati dalle aziende e sono gestiti congiuntamente da rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, che partecipano alle decisioni.
La differenza principale sta nella funzione:
Per aderire a Fondimpresa, l’azienda deve comunicare la scelta all’INPS. Questo avviene attraverso il flusso UNIEMENS, lo strumento usato per trasmettere i dati contributivi.
All’interno della sezione “DenunciaAziendale” del flusso UNIEMENS, bisogna:
In questo modo, il contributo dello 0,30% viene destinato a Fondimpresa a partire dal mese indicato.
Dopo l’adesione, l’azienda deve anche registrarsi sul sito di Fondimpresa e nominare un responsabile aziendale per gestire i rapporti con il fondo.
Sì, è possibile cambiare fondo interprofessionale. Un’azienda può decidere in qualsiasi momento di passare da un fondo a un altro, purché comunichi correttamente la scelta all’INPS.
Dal momento in cui viene effettuata la variazione, il contributo dello 0,30% sarà versato al nuovo fondo, a partire dal mese indicato nella comunicazione.
Ogni azienda che aderisce a un fondo interprofessionale ha a disposizione un conto formazione. Su questo conto vengono accreditati, mese dopo mese, i contributi dello 0,30%, che l’azienda ha destinato al fondo.
Queste risorse possono essere utilizzate per finanziare la formazione delle persone che lavorano in azienda, attraverso piani formativi specifici. Per attivare un piano devi presentare una domanda al fondo, che dovrà valutarla e approvarla prima di procedere.
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