Le nuove professioni dell’intelligenza artificiale: ecco su quali puntare per avere successo nel lavoro
L’intelligenza artificiale cambierà il mondo del lavoro migliorando la qualità della vita nelle aziende e favorendo il benessere delle persone. Non solo: investire nello studio di professioni legate a queste innovazioni porterà buoni risultati in termini di successo, avanzamento di carriera ed engagement.
A supporto di questa considerazione, l’analisi della tech academy ProfessionAI, che evidenzia come cambierà positivamente il mondo del lavoro attraverso l’intelligenza artificiale, e quali saranno le professioni più retribuite nell’ambito.
L’intelligenza artificiale ha radici lontane nel tempo: i primi ricercatori di sistemi in grado di sostituire parzialmente le doti umane risalgono al 1600, ma è negli ultimi 50 anni che questa disciplina ha fatto passi da gigante, generando opinioni contrastanti sul valore che può avere per il mondo del lavoro.
L’IA migliorerà o peggiorerà il lavoro delle persone? L’idea che una macchina possa sostituire le capacità dell’essere umano può spaventare, ma il progresso tecnologico è destinato a migliorare la qualità della vita nelle aziende e, di conseguenza, a favorire il benessere delle persone che lavorano.
A confermare questa potenzialità è la tech academy ProfessionAI, che mette a fuoco quali saranno le professioni del futuro legate all’intelligenza artificiale e come siano occasione di crescita per chi lavora.
Secondo i dati forniti dal social network Glassdoor, sono almeno sei le professioni che prenderanno spazio nel prossimo futuro, a fronte di retribuzioni di tutto rispetto.
Tra i primi posti delle professioni più ricercate e meglio retribuite si trova l’Artificial Intelligence Specialist, una figura dotata di importanti hard skills che utilizza il machine learning per realizzare automazioneÈ l’insieme dei sistemi e delle operazioni (specialmente elettronici) che rendono automatico un processo produttivo o di funzionamento, eliminando, del tutto o in parte, l’intervento dell’uomo. More.
Si stima che questo professionista possa guadagnare uno stipendio pari a 49.700 euro, in una fase iniziale di ingaggio, per arrivare a cifre anche più alte. Dovrà essere specializzato in mathematics machine learning, deep learning e reinforcement learning. Attualmente, in Italia, si contano 900 professionisti con queste competenze.
Molto ricercata è anche la figura del Cyber Security Specialist, con uno stipendio medio di 40.200 euro e competenze richieste legate a Python, Linux Server Administration e attività di scienza forense.
Oggi, in Italia, sono oltre 1.600 le persone che ricoprono questo ruolo: non abbastanza rispetto alle necessità delle aziende che, in un mondo sempre più digitalizzato, hanno bisogno di un elevato grado di protezione dei dati.
A seguire la figura del Machine Learning Engineer. Qui lo stipendio medio diminuisce, arrivando a 37.400 euro. Il suo ruolo è più simile a quello del Data Scientist, con una differenza sostanziale: quest’ultimo ha una preparazione più statistica, mentre il Machine Learning Engineer ha un background più informatico e si occupa della messa in produzione dei modelli.
Tra le professioni destinate a diventare sempre più ricercate c’è anche il Big Data Developer, con stipendio da 35.700 euro, specializzato nello sviluppo di soluzioni per gestire grandi volumi di dati informatici. Deve conoscere bene le piattaforme di Cloud Computing.
Strettamente legata alle professioni precedenti c’è quella del Data Scientist, con stipendio medio di 35.000 euro e grandi possibilità di fare carriera, arrivando a guadagnare anche 100.000 euro come senior. Questo professionista, infatti, è responsabile della realizzazione di analisi predittive e previsioni future, fondamentali per la programmazione delle attività future delle aziende. In Italia, oggi, si contano 8.000 Data Scientist.
Il Mobile Developer ha uno stipendio medio di 34.600 euro ed è un programmatore specializzato nella realizzazione di software per dispositivi mobile, come smartphone e tablet. Il suo compito è quello di sviluppare applicazioni adatte a funzionare sui maggiori sistemi operativi mobile, come Android e iOS.
Lo sviluppatore mobile deve assicurare il corretto funzionamento delle applicazioni sui diversi dispositivi, rilasciando i necessari aggiornamenti durante il ciclo di vita delle app.
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