La distribuzione automatica di alimenti e bevande rivoluziona il welfare: servizi e prodotti di alta qualità grazie alla tecnologia
L’innovazione è uno degli elementi che contribuiscono a garantire il benessere del lavoratore, e l’ambito del welfare si presta a sperimentazioni interessanti sotto molti punti di vista. A spiegare come sia possibile rivoluzionare il settore del welfare attraverso la tecnologia è Bruno Mazzoleni, vicepresidente di DAI, azienda specializzata nella distribuzione automatica di bevande, caffè e snack, intervenuta alla Roundtable di SHR ITALIA sul benessere dei dipendenti.
Quarto gruppo a livello nazionale in termini di volumi, DAI ha elaborato un’idea altamente innovativa che nasce dalla volontà di portare un valore aggiunto ai contenuti classici della distribuzione automatica. Il progetto è destinato al grande pubblico, e prevede un servizio che può essere davvero interessante per utenti e aziende, con dei costi estremamente contenuti per queste ultime.
“Il distributore automatico fa parte del nostro vivere quotidiano, è uno strumento versatile ed evoluto, specie per ciò che riguarda l’aspetto tecnologico – spiega Bruno Mazzoleni –. Per noi fare distribuzione automatica significa occuparsi di molteplici ambiti, dalla logistica a tutta la filiera dell’attività. Con i distributori automatici è possibile portare avanti progetti specifici dedicati alla salute, all’agricoltura biologica, a prodotti alimentari di elevata qualità, oltre al normale utilizzo degli stessi per erogare un caffè, una bottiglia d’acqua o altri prodotti standard”.
Per l’azienda è possibile riconoscere al proprio dipendente o collaboratore una cifra assolutamente affrontabile, pari a circa 1 euro al giorno, da spendere al distributore automatico. La legge in materia prevede la possibilità, per l’azienda, di destinare fino a 258 euro all’anno ai dipendenti in fringe benefitl’insieme dei vantaggi concessi dal datore di lavoro ai propri dipendenti come forma remunerativa complementare alla retribuzione principale (per es. auto a disposizione, borse di studio, viaggi premio, ecc.) More, per l’utilizzo di servizi o prodotti alimentari.
“In questo contesto – prosegue Bruno Mazzoleni –, è possibile dare i servizi classici, come il caffè, la bevanda o lo snack, oppure possiamo garantire il servizio mensa, o un servizio di fornitura di prodotti selezionati e veicolati direttamente dall’azienda. La distribuzione automatica permette di adattare i servizi di welfare alle esigenze della popolazione aziendale, dividendola tra fasce di utenti, e per tipologie di reparto”.
Con una spesa limitata, l’azienda fornisce alla persona un servizio che viene recepito molto positivamente: questo accresce l’employer branding e l’engagement delle persone.
Diverse aziende hanno già aderito a questo modello di welfare, che si presenta come uno strumento completamente personalizzabile a seconda delle specifiche esigenze aziendali.
“Nell’ambito del welfare aziendaleÈ l’insieme di benefit e prestazioni che un datore di lavoro riconosce ai suoi dipendenti, in aggiunta alla normale retribuzione, con lo scopo di migliorarne la qualità della vita privata e professionale. More – conclude Mazzoleni –, la distribuzione automatica può dare possibilità infinite di fornitura di prodotti e servizi, serve solo un po’ di fantasia e intraprendenza, per dare alle persone libertà di scelta e qualità dei benefit che decide di utilizzare”.
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