Le nuove tecnologie a servizio di sanità e cura della persona. I nuovi trend dell’hi-tech guardano al benessere dell’individuo
La transizione digitale e l’impiego delle nuove tecnologie non investono soltanto il mondo dell’industria: anche la sanità sta cambiando volto grazie all’utilizzo di soluzioni hi-tech decisamente all’avanguardia, capaci di velocizzare e migliorare i processi anche nell’ambito dell’assistenza ai pazienti. In particolare, la realtà virtuale è uno strumento che sta modificando il lavoro di medici e personale sanitario, compresa l’attività dei neolaureati in medicina, che hanno l’opportunità di mettere sul campo le proprie competenze in modo molto più celere ed efficace.
La tridimensionalità dell’esperienza virtuale, e l’opportunità di muoversi e compiere azioni all’interno di uno spazio simile in tutto e per tutto a quello reale, rendono la tecnologia VR un sistema di applicazioni sicure e funzionali in diversi campi. Tra i principali, c’è l’ambito medico. Ad esempio, un giovane medico che voglia fare pratica rispetto a una tecnica di chirurgia può utilizzare la realtà virtuale. Simulando l’intervento, con l’ausilio di visore 3D, guanti, sensori tattili e altri strumenti chirurgici virtuali, sarà possibile non solo acquisire l’abilità tecnica manuale, ma anche valutare i propri progressi nel tempo. Il tutto in un contesto sicuro al 100%, evitando il rischio di errori ma consolidando, invece, la propria competenza.
La chirurgia robotica sfrutta la tecnologia della realtà virtuale: con il suo braccio cibernetico, comandato a distanza dal chirurgo, il robot Da Vinci può eseguire interventi di altissima precisione, riducendo moltissimo i rischi per il paziente. Da remoto, il chirurgo, dotato di visore VR e di device collegati al Da Vinci, guida il robot nell’esecuzione dell’intervento come se fossero le sue stesse mani a eseguirlo.
Allo stesso tempo, un paziente che sia reduce da un evento traumatico, attraverso la simulazione virtuale può migliorare l’insieme dei risultati del processo riabilitativo. Gli esercizi di riabilitazione motoria, neurosensoriale o cognitiva, risultano non solo più facili da eseguire, ma anche più soddisfacenti, se praticati in un ambiente tridimensionale che riproduca in modo realistico situazioni e contesti comuni nel mondo reale. In questo modo, la riabilitazione diventa un momento più gratificante.
Il percorso di formazione e specializzazione della professione medica può avere grandi vantaggi dall’uso delle tecnologie e, in particolare, della realtà virtuale. In ambito medico, infatti, ci sono molti campi in cui è quasi impossibile fare esperienza diretta prima di aver raggiunto un certo livello di competenza teorica: dalle tecniche chirurgiche mininvasive, alla simulazione di situazioni critiche con la possibilità di intervenire direttamente sul paziente virtuale.
La realtà virtuale immersiva consente di entrare nel corpo umano, esplorando ogni organo, con la possibilità di ricreare situazioni patologiche di vario tipo, su cui intervenire virtualmente, e osservare l’efficacia delle terapie. Una vera e propria rivoluzione, che consente risparmi in termini di tempo, rischi infinitamente minori sia per i pazienti che per i medici, e possibilità di fare passi da gigante nella ricerca scientifica medica.
Sempre più colossi dell’hi-tech stanno puntando sullo sviluppo di speciali piattaforme e device digitali che consentano l’applicazione della realtà virtuale al mondo medicale. In ballo c’è un business milionario che, nel prossimo futuro, avrà ricadute importanti nel sistema dell’healthcare, a partire dalla formazione medica professionale. In questo settore la tecnologia ha trovato, negli ultimi 18 mesi, notevoli spazi di crescita, con i tracker per il monitoraggio della salute, o le macchine connesse per il fitness o, ancora, servizi di assistenza sanitaria accessibili in modalità digitale e virtuale.
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