Work life balance, il Gruppo Nestlé lancia il FAB working

img 1: “Lavoratore in smart working”
(foto Shutterstock)

Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con un modello di smart working alternativo: cambiare mentalità e gestione della leadership

Lavorare con piacere, da ogni luogo possibile, organizzandosi in modo autonomo, e condividendo con i colleghi gli obiettivi da raggiungere. A puntare sullo smart working esasperato è il Gruppo Nestlé, che ha proseguito la direzione presa già nel 2012, elaborando il percorso Nextlé: F.A.B. sta per Flessibile, Adattabile e Bilanciato, così dovrà essere il lavoro del futuro

F.A.B., lavoro e vita privata in equilibrio

Lavorare in armonia, e riuscire a conciliare al meglio i tempi di lavoro e vita privata non è soltanto giusto per la salute di ognuno, ma è un valore aggiunto che permette di raggiungere performance molto più elevate. Nel mondo di oggi, il lavoro si allontana dal controllo, per avvicinarsi alla qualità dei rapporti tra colleghi, e tra leader e collaboratori. L’importante è raggiungere i risultati, e dare a tutti la possibilità di esprimere la propria autonomia

Nextlé è il percorso del Gruppo Nestlé riguardante il futuro del lavoro, che dovrà essere flessibile, adattabile, e bilanciato (F.A.B.), e ispirarsi ad un nuovo modo di pensare, in cui ufficio e casa sono solo spazi, e non determinano la professionalità delle persone. Questo modello alternativo, impensabile fino a pochi decenni fa, si sta consolidando, e sta trasformando anche le gerarchie: la leadership efficace è quella che si basa sulla fiducia reciproca. Sta finendo l’epoca del controllo: la quantità di tempo dedicata al lavoro non determina necessariamente la qualità del risultato. 

Valorizzare la “performance culture”

Il Gruppo Nestlé ha introdotto lo smart working già dal 2012, con l’obiettivo di rispondere ad esigenze occasionali, e per aiutare concretamente le persone a conciliare gli impegni della vita lavorativa, con la vita privata. Il percorso iniziato 10 anni fa valorizza la cultura della performance rispetto a quella della presenza: l’introduzione del lavoro agile e l’abolizione dei cartellini sono stati solo alcuni dei numerosi progetti portati avanti dal Gruppo. 

Lo smart working, secondo Nestlé, non equivale al lavoro da remoto forzato dal Covid, sperimentato negli ultimi due anni.  Per realizzare un modello di lavoro davvero agile, serve un cambiamento culturale, da parte delle aziende, e anche delle persone che vi lavorano all’interno. 

Lavoro agile, le parole chiave

Empatia, intuizione, qualità, disconnessione, responsabilità, leadership: sono solo alcune delle parole che hanno un significato importante in questo nuovo approccio al lavoro. Il tradizionale muro che, per anni, è esistito tra leader e dipendenti è ormai abbattuto, e queste caratteristiche devono appartenere sia a chi riveste ruoli manageriali, sia ai collaboratori

L’empatia è una delle componenti dell’intelligenza emotiva, e serve nel confronto tra le persone che lavorano insieme. L’intuizione è fondamentale per individuare soluzioni efficaci, nel minor tempo possibile. La qualità è la parola d’ordine che si applica ad ogni più piccolo ambito della vita lavorativa. La disconnessione è fondamentale per trovare la concentrazione, quando si lavora, e per ritrovare sé stessi quando si passa alla vita privata. 

La responsabilità è l’elemento che rende liberi: se si lavora in modo responsabile, si raggiungono i risultati, ci si sente soddisfatti, e si vive il resto del tempo con senso di pienezza e serenità. Leadership, oggi, vuol dire ascolto, dialogo, disponibilità, apertura e correttezza: un leader coerente con i principi che porta avanti, si guadagna facilmente la fiducia dei suoi collaboratori. 

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