Quali sono i requisiti, come viene pagato e come funziona l’anticipo del TFR per l’acquisto della prima casa
TFR è l’acronimo di Trattamento di Fine Rapporto, cioè una quantità di denaro che, come dice la parola stessa, ti viene pagata di diritto secondo precise regole quando termina il rapporto.
È una voce molto importante perché sono soldi che vengono accumulati dal lavoratore, che in alcuni casi può utilizzarli per far fronte a situazioni e/o spese urgenti.
Chiedendo un anticipo del TFR, infatti, puoi ottenere una certa percentuale di quanto hai accantonato fino a quel momento e utilizzarla per acquistare la tua prima casa, sostenere alcune spese sanitarie o altre spese specifiche.
In questo articolo analizziamo quali sono le regole da seguire nel caso in cui tu voglia acquistare una casa e quali documenti, eventualmente, devi presentare per richiedere l’anticipo sul trattamento di fine rapporto.
Devi sapere che non puoi richiederlo in qualsiasi momento e per qualsiasi motivazione: esistono precisi vincoli che la legge impone a tutela del lavoratore e dell’azienda.
L’articolo 2120 del codice civile elenca con precisione i limiti principali da tenere in considerazione:
Attenzione: se lo hai destinato a un Fondo di Previdenza Complementare, ti consigliamo di consultare sempre il relativo regolamento interno perché alcuni requisiti, come ad esempio la soglia massima anticipabile, potrebbero essere diversi.
Inoltre, è molto importante conoscere quale CCNL applica la tua azienda perché, anche in questo caso, il contratto collettivo potrebbe prevedere disposizioni più vantaggiose rispetto a quanto definito dal codice civile.
Non esiste un elenco di soggetti ammessi e non ammessi.
Tutti i lavoratori dipendenti, infatti, qualunque sia la forma del contratto individuale, hanno diritto a richiederlo alle condizioni che abbiamo visto qui sopra.
Ci sono solo due eccezioni:
Il codice civile non si limita a definire i limiti che deve rispettare chi vuole chiedere l’anticipo, ma indica anche tutti i vincoli a cui deve attenersi il datore di lavoro.
L’azienda, infatti, può accogliere le domande entro queste percentuali:
Questo può voler dire che, se il datore di lavoro rifiuta la tua domanda è perché accettandola potrebbe sforare questi limiti.
Per “prima casa” si intende un’immobile acquistato per diventare l’abitazione abituale per sé o per eventuali figli.
Si può dunque richiedere l’anticipo sia per l’acquisto della propria casa, sia per quella dei figli, a patto che sia dimostrato il legame di parentela.
Per ottenerlo dovrai allegare alla domanda la documentazione idonea che attesta che stai per fare questa grossa spesa. Di solito è sufficiente il contratto preliminare di vendita, a cui dovrà seguire poi la presentazione dell’atto di acquisto definitivo
Come specificato in precedenza, se stai versando il trattamento di fine rapporto in un fondo complementare, è sempre meglio verificare le condizioni specifiche, perché il fondo potrebbe richiedere documenti diversi da quelli standard.
Semplice: si seguono le stesse regole della liquidazione a fine rapporto. Ricorda però che nel momento in cui ti viene liquidato in busta paga, non riceverai tutto l’importo, perché il 23% viene trattenuto a titolo d’imposta.
Se hai dubbi in merito al tuo TFR oppure vuoi approfondire la tematica, non perderti la guida che abbiamo realizzato per te. Sarà sufficiente rilasciare alcuni dati personali e poi avrai accesso a diversi moduli formativi.
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