Acquisto prima casa: come richiedere l’anticipo TFR

img. 1: "Famiglia festeggia acquisto prima casa con un selfie in giardino"
(foto Shutterstock)

Quali sono i requisiti, come viene pagato e come funziona l’anticipo del TFR per l’acquisto della prima casa

TFR è l’acronimo di Trattamento di Fine Rapporto, cioè una quantità di denaro che, come dice la parola stessa, ti viene pagata di diritto secondo precise regole quando termina il rapporto

È una voce molto importante perché sono soldi che vengono accumulati dal lavoratore, che in alcuni casi può utilizzarli per far fronte a situazioni e/o spese urgenti.

Chiedendo un anticipo del TFR, infatti, puoi ottenere una certa percentuale di quanto hai accantonato fino a quel momento e utilizzarla per acquistare la tua prima casa, sostenere alcune spese sanitarie o altre spese specifiche.

In questo articolo analizziamo quali sono le regole da seguire nel caso in cui tu voglia acquistare una casa e quali documenti, eventualmente, devi presentare per richiedere l’anticipo sul trattamento di fine rapporto.

Requisiti per richiedere l’anticipo

Devi sapere che non puoi richiederlo in qualsiasi momento e per qualsiasi motivazione: esistono precisi vincoli che la legge impone a tutela del lavoratore e dell’azienda.  

L’articolo 2120 del codice civile elenca con precisione i limiti principali da tenere in considerazione:

  • 8 anni di servizio, cioè devi avere lavorato per lo stesso datore di lavoro per almeno questo arco temporale
  • 70% di quanto accantonato, che è la soglia massima che puoi chiedere a titolo di anticipazione 
  • 1 sola volta nel corso del rapporto di lavoro con lo stesso datore, che è la concessione massima riconosciuta dalla legge. In questo caso, quanto anticipato viene poi sottratto dal totale di quanto hai accumulato fino a quel momento.

Attenzione: se lo hai destinato a un Fondo di Previdenza Complementare, ti consigliamo di consultare sempre il relativo regolamento interno perché alcuni requisiti, come ad esempio la soglia massima anticipabile, potrebbero essere diversi.

Inoltre, è molto importante conoscere quale CCNL applica la tua azienda perché, anche in questo caso, il contratto collettivo potrebbe prevedere disposizioni più vantaggiose rispetto a quanto definito dal codice civile.

I soggetti beneficiari 

Non esiste un elenco di soggetti ammessi e non ammessi

Tutti i lavoratori dipendenti, infatti, qualunque sia la forma del contratto individuale, hanno diritto a richiederlo alle condizioni che abbiamo visto qui sopra.

Ci sono solo due eccezioni

  • alcune categorie particolari, come ad esempio gli agricoli o chi lavora a domicilio, seguono modalità o discipline leggermente diverse
  • l’anticipazione è vietata per i dipendenti di aziende in cui è attiva una Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS). 

I requisiti dell’azienda 

Il codice civile non si limita a definire i limiti che deve rispettare chi vuole chiedere l’anticipo, ma indica anche tutti i vincoli a cui deve attenersi il datore di lavoro.

L’azienda, infatti, può accogliere le domande entro queste percentuali: 

  • in un anno, solo per il 10% dei lavoratori aventi diritto
  • e solo per il 4% del numero totale dei dipendenti in forza a inizio anno 

Questo può voler dire che, se il datore di lavoro rifiuta la tua domanda è perché accettandola potrebbe sforare questi limiti.  

Anticipo TFR e acquisto prima casa  

Per “prima casa” si intende un’immobile acquistato per diventare l’abitazione abituale per sé o per eventuali figli.

Si può dunque richiedere l’anticipo sia per l’acquisto della propria casa, sia per quella dei figli, a patto che sia dimostrato il legame di parentela.

Per ottenerlo dovrai allegare alla domanda la documentazione idonea che attesta che stai per fare questa grossa spesa. Di solito è sufficiente il contratto preliminare di vendita, a cui dovrà seguire poi la presentazione dell’atto di acquisto definitivo

Come specificato in precedenza, se stai versando il trattamento di fine rapporto in un fondo complementare, è sempre meglio verificare le condizioni specifiche, perché il fondo potrebbe richiedere documenti diversi da quelli standard.

Come viene pagato

Semplice: si seguono le stesse regole della liquidazione a fine rapporto. Ricorda però che nel momento in cui ti viene liquidato in busta paga, non riceverai tutto l’importo, perché il 23% viene trattenuto a titolo d’imposta.

La nostra guida 

Se hai dubbi in merito al tuo TFR oppure vuoi approfondire la tematica, non perderti la guida che abbiamo realizzato per te. Sarà sufficiente rilasciare alcuni dati personali e poi avrai accesso a diversi moduli formativi. 

 

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