L’agenzia delle Entrate ha ridotto il numero di documenti da presentare per l’acquisto di un veicolo in favore di persone con difficoltà motorie
Hai dubbi o domande sulla disciplina delle agevolazioni previste per l’acquisto di veicoli in favore di persone con disabilità? È normale, perché c’è tanta confusione sul tema e molto spesso non si trovano risposte chiare. La Legge 104 permette non solo di prendere i famosi permessi, ma anche di acquistare ausili, e l’auto è uno di questi: cerchiamo di fare chiarezza.
Il primo scoglio da superare è quello di capire quali e quanti documenti presentare per l’acquisto. Per fare un po’ di chiarezza, ti diciamo che la quantità di documenti cambia a seconda del tipo di patologia. Inoltre, se per via delle difficoltà di movimento della persona il veicolo necessita di modifiche, bisognerà presentare altri documenti.
Di recente, l’Agenzia delle Entrate è tornata sul punto e ha semplificato la procedura per l’acquisto di un veicolo. Attenzione però: questo vantaggio è valido solo per una specifica agevolazione. Scopriamo insieme quale!
Tutti i bonus previsti per il settore auto spettano di diritto a determinate persone definite dall’Agenzia delle entrate:
Anche i familiari possono accedere alle agevolazioni, ma solo se il soggetto per cui viene sostenuta la spesa è fiscalmente a loro carico.
Ti elenchiamo le tre tipologie che, a nostro avviso, sono più rilevanti:
Prima di vederle una a una, sappi che è obbligatorio pagare con un strumento tracciabile, altrimenti non puoi godere delle agevolazioni fiscali.
Lo sconto sull’Iva vale sia sul nuovo che sull’usato, ma devono essere rispettate precise cilindrate. Ad esempio, le macchine a benzina devono avere una cilindrata massima di 2.000 centimetri cubi, mentre quelle diesel 2.800.
Ricordati che il veicolo deve essere usato esclusivamente dal soggetto con disabilità e, se viene usato dai familiari, deve essere sempre per un motivo legato al suo stato di salute. Proprio per questo, sono esclusi dallo sconto i veicoli intestati ad altre persone e alle società.
Attenzione: la riduzione si applica una sola volta nell’arco di 4 anni dalla data di acquisto.
A differenza dell’Iva, non deve essere rispettato alcun limite di cilindrata, ma la spesa massima consentita è di 18.075, 99€. Tutto quello che supera questa somma non è agevolabile.
Ma cosa significa detrazione? A livello fiscale, la detrazione fa riferimento a una spesa che hai sostenuto per la quale il fisco riconosce una riduzione applicando una percentuale (nel nostro caso del 19%). In questo modo puoi abbassare notevolmente l’imposta finale da pagare.
Attenzione: quanto detto non vale per sempre, ma spetta una sola volta, cioè per un solo veicolo, nell’arco di 4 anni dalla data di acquisto.
Se rientri nell’elenco dell’agenzia delle entrate, puoi non pagare il bollo auto. Anche in questo caso, però, valgono i limiti di cilindrata che abbiamo visto per lo sconto sull’Iva e, in caso di più veicoli, il vantaggio vale solo per uno di questi.
Torniamo un attimo alla prima agevolazione. Prima che intervenisse l’agenzia delle entrate, quando bisognava acquistare un’auto erano richiesti tantissimi documenti di prova tra cui la copia della certificazione di handicap o invalidità, un’autodichiarazione in cui risultava la condizione di disabilità con ridotte capacità motorie permanenti, la fotocopia della carta di circolazione e tanti altri.
Per fortuna, alcune cose sono cambiate.
Il Fisco, per semplificare gli adempimenti necessari in materia di Iva, ha previsto che le persone con ridotte o assenti capacità motorie permanenti possano consegnare solo:
Se la patente contiene già quali modifiche apportare all’auto, allora non è più necessario consegnare la certificazione di handicap e disabilità.
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