Anziani e Caregiver: delega al Governo per il riordino di tutta la normativa

(foto Shutterstock)

Meno di un anno di tempo per adottare una profonda revisione di tutta la normativa

Con la legge 33 del 23 marzo 2023 è stata affidata la delega al Governo per emanare, entro il 31 gennaio 2024, una serie di decreti legislativi a tutela delle persone anziane e che riguardano direttamente anche i caregiver.

Il Governo è obbligato a intervenire con nuovi decreti legislativi osservando le specifiche direttivi e i principi stabiliti in questa nuova legge. 

Gli obiettivi prefissati dalla legge delega sono “la ricognizione, il riordino, la semplificazione, l’integrazione e il coordinamento, sotto il profilo formale e sostanziale, delle disposizioni legislative vigenti in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria alla popolazione anziana”.

Infine, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA), con il compito di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali in favore delle persone anziane, con particolare riguardo alle politiche per la presa in carico delle fragilità e della non autosufficienza. 

I principi generali per il riordino della normativa  

La legge delega indica i punti principali e i principi ispiratori della normativa che dovrà essere, nel dettaglio, adottata dal Governo.

Le indicazioni riguardano tutti gli aspetti della vita delle persone anziane, dalla promozione del valore umano, psicologico, sociale, culturale ed economico alla promozione e valorizzazione delle attività di partecipazione e di solidarietà svolte dalle persone anziane nelle attività culturali, nell’associazionismo e nelle famiglie.

Uno dei settori più importanti è quello relativo alla cura e all’assistenza delle persone anziane, siano esse autosufficienti o meno. 

A tal proposito il Governo deve intervenire riconoscendo il diritto delle persone anziane a determinarsi in maniera indipendente, libera, informata e consapevole con riferimento alle decisioni che riguardano la loro assistenza. 

Inoltre, deve essere oggetto di particolare attenzione l’accesso ai servizi assistenziali e di cura, a favore di tutte le persone anziane.

Infine, il Governo deve adottare una normativa che valorizzi la “riqualificazione dei servizi di semiresidenzialità, di residenzialità temporanea o di sollievo e promozione dei servizi di vita comunitaria e di coabitazione domiciliare”

Formazione, tutela e rappresentanza per i caregiver

Nei principi generali indicati dalla legge delega ci sono numerosi riferimenti ai caregiver, ossia a coloro che si occupano di familiari non autosufficienti. Le nuova normativa deve essere finalizzata alla “promozione del miglioramento delle condizioni materiali e di benessere bio-psico-sociale delle famiglie degli anziani fragili o non autosufficienti e di tutti coloro i quali sono impegnati nella loro cura”.

A tal proposito, con esplicito riferimento ai caregiver, nella legge delega si legge che “al fine di sostenere il processo di progressivo ed equilibrato miglioramento delle condizioni di vita individuali dei caregiver familiari”, il Governo, entro il 31 gennaio 2024, deve:

  1. effettuare la ricognizione e la ridefinizione della normativa di settore;
  2. promuovere interventi diretti alla certificazione delle competenze professionali acquisite nel corso dell’esperienza maturata;
  3. prevedere forme di partecipazione delle rappresentanze dei caregiver familiari, nell’ambito della programmazione sociale, sociosanitaria e sanitaria a livello nazionale, regionale e locale.

Una nuova misura di sostegno economico, alternativa all’indennità di accompagnamento

Nel contenuto della legge c’è anche la delega al Governo di introdurre, “anche in via sperimentale e progressiva”, un nuovo sostegno economico a favore degli anziani non autosufficienti. 

La legge parla testualmente di una “una prestazione universale graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale ed erogabile, a scelta del soggetto beneficiario, sotto forma di trasferimento monetario e di servizi alla persona”. 

Nell’intento del legislatore, tale misura sarebbe usufruita a richiesta del beneficiario e assorbirebbe l’indennità di accompagnamento.

La legge delega contiene un’altra importante previsione riguardante l’assistenza economica: il Governo deve provvedere alla rimodulazione delle aliquote e dei termini al fine di sostenere la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente.

Unificazione della procedura di accertamento della non autosufficienza

La legge delega interviene anche con riferimento alle procedure di accertamento e valutazione della condizione di non autosufficienza. A tal fine il Governo è autorizzato a procedere con la semplificazione e integrazione delle procedure “favorendo su tutto il territorio nazionale la riunificazione dei procedimenti in capo ad un solo soggetto, la riduzione delle duplicazioni e il contenimento dei costi e degli oneri amministrativi”.

Città e spazi a misura di anziano

La legge delega interviene poi su tutti gli altri ambiti che interessano la vita delle persone anziane. Merita particolare menzione la “promozione di programmi e di percorsi integrati volti a contrastare l’isolamento, la marginalizzazione, l’esclusione sociale e civile, la deprivazione relazionale e affettiva delle persone anziane”. 

Una delle strade per garantire il coinvolgimento degli anziani nella vita della comunità passa anche attraverso il senior cohousing o il cohousing intergenerazionale, ossia “nuove forme di domiciliarità e di coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane  e di coabitazione intergenerazionale, in particolare con i giovani in condizioni svantaggiate.

 

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