Il bonus colf e badanti del 2025 è dedicato con requisiti stringenti ai datori di lavoro che assumono nuovo personale domestico
Negli ultimi tempi ci sono state diverse novità importanti per chi assume un collaboratore domestico come colf o badante.
È stato confermato un sostegno del fondo Cas.sa Colf, rivolto ai datori di lavoro non autosufficienti, insieme a nuove agevolazioni in caso di sostituzione per maternità.
A queste misure si aggiunge un bonus statale sotto forma di detrazione fiscale sui contributi versati, pensato per favorire la legalità e la trasparenza nel lavoro domestico.
Inoltre, è stata introdotta una nuova forma di sostegno per gli anziani non autosufficienti, in particolare gli over 80 con disabilità gravissima, attraverso una prestazione universale gestita dall’INPS.
Questa misura assorbe e integra l’indennità di accompagnamento.
Nel mondo del lavoro domestico, i bonus per colf e badanti continuano a essere molto attesi, perché si aggiungono agli altri aiuti previsti da enti previdenziali e assistenziali.
Tra queste misure c’è il bonus 100 € colf e badanti, introdotto nel 2024 come incentivo per i lavoratori domestici. Lo recuperi tramite la dichiarazione dei redditi come credito d’imposta.
Questo accredito deriva dal vecchio “Bonus Natale” e spetta a tutti i lavoratori domestici, sia con contratto a tempo indeterminato che determinato, e anche a chi ha cessato l’attività nel corso del 2024. Potrai richiederlo nel 2025, in sede di dichiarazione, perché i datori di lavoro domestico non sono sostituti d’imposta e non possono anticiparlo in busta paga.
Ma questo non è l’unico aiuto disponibile nel 2025. Puoi trovare anche:
Nel 2025 il bonus colf e badanti è stato confermato e continua a prevedere diverse forme di sostegno.
Il bonus colf 2025 e il bonus badante 2025 vengono erogati soprattutto tramite il fondo Cas.Sa.Colf, che garantisce agevolazioni ai datori di lavoro domestico in determinate condizioni.
Tra le misure previste ci sono:
Queste sono le ultime novità sui bonus colf e badanti: le misure sono già operative, ma puoi ottenerle solo se rispetti i requisiti richiesti, come l’iscrizione al fondo, il versamento regolare dei contributi e la certificazione medica della non autosufficienza.
Il bonus badante 2025 a chi spetta dipende da condizioni legate a salute, reddito e norme in vigore. Qui trovi le tre misure principali per il 2025, utili come lo sono stati i bonus 2024 e degli anni precedenti.
Per i bonus messi a disposizione dalla Cas.Sa Colf:
Agevolazioni previste dall’INPS:
L’accesso ai bonus colf e badanti 2025 varia in base all’agevolazione. Se vuoi ottenere il rimborso spese per non autosufficienza o per la sostituzione in caso di maternità, devi avere almeno un anno di contribuzione versata alla Cas.Sa Colf. La domanda si presenta facendo il login sulla piattaforma Cas.Sa Colf e inoltrando la richiesta online.
Per quanto riguarda le agevolazioni INPS, invece, devi usare la piattaforma on line INPS: ti basta cliccare sul pulsante “Utilizza il servizio” in alto a destra e accedere con le tue credenziali personali.
Se intendi richiedere lo sgravio contributivo, ricorda che non puoi accedere al bonus se nei sei mesi precedenti hai licenziato una badante. Inoltre, sono escluse le assunzioni di parenti o affini, salvo alcune deroghe specifiche, come per l’assistenza ad anziani invalidi o ciechi, o nel caso di sacerdoti e religiosi.
L’accesso ai vari bonus messi a disposizione è differente in base all’agevolazione cui si vuole accedere.
Procediamo quindi con ordine, per vedere i vari requisiti per poter fruire di questi incentivi.
Il bonus badante quando arriva? Dipende dall’agevolazione a cui vuoi accedere.
Se non hai ancora ricevuto il cosiddetto Bonus Natale 2024, pur avendone diritto, potrai ottenerlo nel 2025, presentando la richiesta in sede di dichiarazione dei redditi.
Per quanto riguarda invece le altre forme di sostegno, come i contributi o gli esoneri gestiti da Cas.Sa Colf, i tempi seguono le regole fissate dalla Cassa. È quindi fondamentale rispettare la tempistica ufficiale per l’invio delle domande e per la consegna dei documenti che servono a sbloccare l’erogazione.
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