Nell’ultimo periodo, il legislatore ha cercato di andare incontro all’aumento incontrollato del costo della vita, anche tramite l’erogazione di bonus una tantum (erogati cioè una volta sola) che servono per aiutare le famiglie ad affrontare le spese sempre maggiori.
Tra questi, uno dei più famosi e fruibili è quello di 200 euro messo a disposizione da quello che è stato poi definito “Decreto Aiuti bis”.
Vediamo quindi schematicamente i punti essenziali di questo bonus, con un focus particolare su chi lo può richiedere e come.
Alcuni lavoratori con un rapporto di tipo subordinato hanno avuto la possibilità di riceverlo già nella mensilità di luglio. La condizione prevista era quella di aver percepito una retribuzione mensile lorda tra gennaio e aprile al di sotto di 2.692 euro lordi.
Per andare ulteriormente incontro a questa categoria, sono state previste poi delle deroghe, che hanno ampliato la platea di beneficiari.
Qualora il datore di lavoro non avesse ancora erogato l’indennità, nonostante il lavoratore abbia il diritto a percepirla, è tenuto a farlo entro il 30 dicembre 2022. Potrebbe essere il caso di un lavoratore che ha fornito l’autodichiarazione in ritardo.
I pensionati hanno potuto goderne, nella mensilità di luglio, ma solo qualora non avessero percepito nell’anno 2021 redditi IRPEF superiori a 35.000 euro, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali.
Nel caso di soggetti contitolari di pensione ai superstiti, poi, la prestazione è stata corrisposta a ciascun titolare in misura intera.
Anche tutti coloro che hanno percepito l’assegno ordinario di invalidità in scadenza il 30 giugno sono stati ricompresi nella possibilità di fruizione di questa somma.
Tra i beneficiari ci sono anche i titolari di trattamenti di disoccupazione quali NaspiLa “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego” (NASpI) è un’indennità mensile di disoccupazione, istituita in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati dal 1° maggio 2015. More e Dis-Coll, disoccupazione agricola, o anche i beneficiari dell’Indennità Covid-19 prevista dai decreti Sostegni e Sostegni Bis.
Per queste categorie, non è prevista la presentazione di alcuna domanda; qualora spettante, il beneficio viene erogato direttamente dall’INPS.
La misura è stata liquidata anche ai nuclei beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Per questi ultimi, infatti, in via automatica, è stata erogata una maggiorazione sulla rata di luglio, ma solo nel caso in cui i membri del nucleo non avessero già beneficiato dello stesso contributo in quanto appartenenti ad altre categorie destinatarie.
La prestazione è corrisposta anche per particolari rapporti di lavoro dipendente o per quelli diversi dal lavoro subordinato.
Possono beneficiarne anche:
Ci sono poi due categorie che sono particolari perché, a differenza delle precedenti, dovranno presentare domanda all’INPS attraverso il servizio dedicato, entro il termine previsto del 31 ottobre:
Per poter beneficiare del contributo di 200 euro da parte dello Stato, la legge prevedeva stringenti requisiti, e per questo motivo molte persone erano rimaste escluse.
Con una Circolare INPS del 7 ottobre 2022, si è deciso di allargare la possibilità ad altre categorie di soggetti, cercando di attuare una misura che fosse realmente d’aiuto alla maggior parte delle persone meno abbienti.
Anzitutto bisogna capire a quale categoria si appartiene, e se quest’ultima ha diritto a questa somma.
A titolo esemplificativo, riassumiamo qui di seguito le principali casistiche:
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