Chi sono i lavoratori delle categorie protette?

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(foto Shutterstock)

Per evitare discriminazioni sul lavoro esistono specifiche tutele di legge per le Categorie Protette

La legge prevede delle tutele per tutte quelle persone che hanno una disabilità, in modo che vengano loro garantite delle opportunità nel mondo del lavoro. Si sente sempre parlare della legge 104, ma ci sono altre garanzie, come il collocamento mirato

Chi può accedere a queste tutele? Come si fa a risultare un soggetto in categoria protetta? Quali sono tutti i diritti a disposizione? In questo articolo risponderemo a tutte le domande su questo argomento.

Requisiti

Esiste un’apposita disciplina per alcune categorie di soggetti svantaggiati – le cosiddette “categorie protette” – che garantisce loro opportunità nel mondo del lavoro

In particolare, la Legge 68/99 ha come finalità la promozione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone con disabilità nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato

In altre parole, questa legge prevede una serie di adempimenti per le aziende in modo tale da garantire delle possibilità lavorative che altrimenti, in assenza delle previsioni di questa legge, difficilmente potrebbero essere attuate.

Le categorie protette previste dalla legge sono le seguenti:

  • invalidi civili con invalidità pari o superiore al 46%;
  • invalidi del lavoro con invalidità pari o superiore al 34%;
  • non vedenti;
  • non udenti;
  • invalidi di guerra;
  • invalidi civili di guerra;
  • invalidi di servizio;
  • orfani e coniugi superstiti di coloro che siano deceduti per cause di lavoro, di guerra e di servizio svolto nelle pubbliche amministrazioni e soggetti equiparati;
  • profughi italiani rimpatriati.

Quali tutele sono previste?

Oltre al collocamento mirato, la legge prevede anche altri diritti, che riguardano principalmente i lavoratori invalidi

Nello specifico:

  • con un’invalidità pari o superiore al 33,33%, è possibile usufruire dei permessi e dei congedi previsti dalla legge 104;
  • chi ha una disabilità che supera il 74% e i sordomuti possono maturare due mesi di contributi figurativi per ogni anno lavorato, fino a un massimo di 5 anni;
  • la possibilità di scegliere la sede di lavoro più vicina a casa;
  • nel caso di concorsi per enti pubblici, il diritto di precedenza nella scelta tra le sedi disponibili;
  • la necessità di dare il proprio consenso prima di un trasferimento e diritto di opporsi senza conseguenze.

Come e dove iscriversi

I soggetti che intendono entrare a far parte del sistema di collocamento mirato devono richiedere di essere iscritti nell’apposito elenco delle categorie protette tenuto presso i centri per l’impiego. 

Per le categorie protette, è un’opportunità che consiste in una serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone svantaggiate nelle loro capacità lavorative e di inserirle nella posizione lavorativa adatta, attraverso analisi di posti di lavoro.

I requisiti per potersi iscrivere alle liste delle categorie protette e quindi poter aver accesso al collocamento mirato sono:

  • rientrare in una delle categorie prevista dalla legge, viste sopra;
  • trovarsi in stato di disoccupazione;
  • avere più di 15 anni di età;
  • non essere in età pensionabile.

Per la prima iscrizione, bisogna rivolgersi al Centro per l’Impiego del territorio dove si trova la propria residenza, successivamente è possibile iscriversi anche all’elenco di una provincia diversa. Non è invece possibile essere iscritti a più di un elenco provinciale contemporaneamente.

Quali documenti servono per l’iscrizione alle categorie protette?

Chi ha una disabilità può far parte delle categorie protette, ma l’appartenenza non è automatica: è necessario compilare e sottoscrivere la domanda di iscrizione utilizzando l’apposito modello previsto dal Centro dell’impiego della provincia di residenza. 

La domanda va consegnata o inviata via PEC o tramite servizio postale al Centro per l’Impiego allegando: 

  • un documento d’identità in corso di validità (permesso di soggiorno o documentazione equivalente per stranieri non comunitari); 
  • copia del codice fiscale.

Invalidi civili, non vedenti e sordi devono allegare anche il verbale della Commissione di accertamento, accompagnato dalla Relazione Conclusiva per l’accertamento delle residue capacità lavorative rilasciata dalla Commissione sanitaria dell’ULSS o dall’INPS.

Per gli invalidi del lavoro dev’essere allegata la certificazione INAIL accompagnata dalla Relazione Conclusiva rilasciata dalla Commissione sanitaria dell’INAIL per l’accertamento delle residue capacità lavorative e relazionali.

Invalidi di guerrainvalidi civili di guerra dovranno invece presentare il modello 69/Ter dell’Ufficio Provinciale del Tesoro.

Gli invalidi per servizio dovranno allegare il modello 69/Ter dell’Ufficio Provinciale del Tesoro oppure Decreto Ministeriale dell’Amministrazione di appartenenza oppure estratto del Verbale di visita collegiale della Commissione Militare medico-ospedaliera contenente la proposta di pensione privilegiata dalla 1^ all’8^ categoria.

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