È possibile utilizzare i permessi legge 104 di sabato e domenica?

Legge 104 permessi sabato e domenica: è possibile?
(foto Shutterstock)

Quali sono le linee guida dell’INPS per godere dei permessi anche nel turno domenicale o in quello festivo

Si considera orario di lavoro tutto il tempo in cui il dipendente è a disposizione del datore e svolge le proprie mansioni.

La legge include nella definizione anche quello organizzato su turni in cui i prestatori non lavorano le canoniche 8 ore dal lunedì al venerdì, ma possono essere impiegati a rotazione 7 giorni su 7 inclusi i sabati, le domeniche e i festivi.

Quando uno di questi dipendenti ha bisogno di prendere dei permessi Legge 104/1992, potrebbe sorgergli un dubbio: vista la particolarità del suo orario di lavoro, è comunque possibile farne richiesta?

L’INPS ha chiarito questa casistica con un Messaggio del 2018, nel quale indica in modo chiaro che i permessi possono essere goduti anche di domenica o in un giorno festivo, se sono considerati giorni da lavorare.

Ma quali sono le informazioni da tenere a mente? Vediamole insieme.  

Come fruire dei permessi legge 104?

Dipende se a farne richiesta è il lavoratore per se stesso oppure un caregiver, ovvero un familiare che assiste un figlio con disabilità grave

Nel primo caso, il dipendente ha diritto a fruire di tre giorni di permesso al mese, che possono essere anche frazionati a ore. Nel caso non intenda godere di giornate intere, può optare in alternativa per la fruizione a ore, che sarà pari a 1 o 2 ore al giorno, a seconda dell’orario lavorativo concordato.

Nel secondo caso, invece, il permesso viene modulato in base all’età del figlio che si assiste. Se il bambino è minore di 3 anni, il genitore può godere di tre giorni di permesso, sempre frazionabile a ore.

Quando il figlio, invece, ha un’età compresa tra i 3 ed i 12 anni, si può optare per il prolungamento del congedo parentale.

Ciò vuol dire che dalla data di richiesta, chi presenta la domanda ha diritto al 30% della retribuzione per un periodo massimo non superiore a tre anni.

Compiuti i 12 anni, i genitori avranno diritto solo ai permessi legge 104.

Possono valere per il sabato e la domenica?

Come abbiamo avuto modo di indicare, alcune professioni richiedono un’organizzazione dell’orario di lavoro anche in giornate particolari come la domenica ei festivi.

In merito alla compatibilità tra il lavoro domenicale e/o festivo e la fruizione dei permessi è intervenuto l’INPS specificando che:

  • la stessa legge 104/1992 parla di permessi mensili retribuiti “a giornata”, quindi non ha alcun rilievo il numero di ore che il dipendente svolge oppure l’articolazione del suo orario di lavoro
  • il permesso fruito verrà considerato pari a una giornata intera anche quando il turno di lavoro risulta a cavallo tra due giorni solari
  • i permessi possono essere fruiti anche se coincidono con una domenica “da lavorare”. Lo stesso vale per il lavoro notturno. Per quanto riguarda il sabato, invece, questo è generalmente compreso tra le giornate lavorabili e quindi segue le regole sopra esposte.

Cosa sono?

Le persone con disabilità e i familiari che si occupano di assisterle possono assentarsi dal lavoro grazie a quanto previsto dalla Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.

Per farlo, devono essere in grado di dimostrare di rientrare nelle condizioni previste dalla norma, tra cui l’essere un soggetto beneficiario come previsto dalla legge stessa, ovvero:

  • disabili in situazione di gravità
  • genitori, coniuge, parte dell’unione civile, parenti e affini fino al 2° grado
  • parenti o affini fino al se quelli di 2° grado sono a loro volta colpiti da patologie invalidanti o abbiano più di 65 anni.

Rimangono esclusi, dunque, i lavoratori autonomi e i parasubordinati

Come farne domanda? 

Il richiedente dovrà presentare una domanda telematica all’INPS prestando attenzione che la persona per cui si fa richiesta sia in uno stato di disabilità grave e non sia ricoverata in una struttura ospedaliera o simili.

Attenzione: è obbligatorio che tale status sia certificato dall’apposita Commissione medica ASL/INPS. Una volta che i due enti approvano congiuntamente, verrà rilasciato un Verbale da allegare alla domanda stessa.

La domanda può essere trasmessa in diversi modi cioè accedendo con SPID al sito dell’INPS oppure recandosi ad un Patronato facendosi assistere in tutto l’iter.

L’INPS ha 30 giorni di tempo per decidere se approvare o respingere la domanda.

 

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