Permessi 104 e part time: come funziona

Permessi 104 part-time
(foto Shutterstock)

Anche i dipendenti part time possono usufruire dei permessi legge 104 per sé stessi o per assistere familiari con disabilità

La legge 104 è il principale riferimento legislativo per le persone con una disabilità accertata e per i loro conviventi e caregiver.

In questo articolo vedremo nel dettaglio il caso delle persone con un contratto di lavoro part-time e spiegheremo come funziona in questo caso la 104 e a quanti giorni di permesso hanno diritto i lavoratori con questa forma contrattuale.

Legge 104, a chi spetta

La legge 104 si riferisce alle persone con una disabilità accertata che, a causa di minorazioni fisiche o psichiche, hanno difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione.

Nel dettaglio, i beneficiari sono:

  • disabili in situazione di gravità;
  • genitori, coniuge, parte dell’unione civile, parenti e affini fino al 2° grado e il convivente di fatto;
  • parenti o affini fino al 3° se quelli di 2° grado sono a loro volta colpiti da patologie invalidanti o abbiano più di 65 anni.

È bene specificare però che, per quanto riguarda i conviventi di fatto, le tutele previste dalla legge possono essere godute unicamente nel caso in cui si presti assistenza al convivente e non anche nel caso in cui si intenda rivolgere l’assistenza a un parente del convivente. 

Le tutele previste dalla legge si applicano a tutti i residenti in Italia, anche se stranieri.

I permessi legge 104 per i lavoratori part time

Si tratta di uno degli interventi più importanti per permettere ai lavoratori di prestare assistenza al familiare disabile, o per il disabile stesso. Nello specifico, il lavoratore può assentarsi dal lavoro per 3 giorni al mese (divisi anche in ore) o in alternativa per 2 ore al giorno.

La legge prevede questa possibilità sia per i dipendenti pubblici che privati, senza fare alcuna distinzione sulla tipologia contrattuale, quindi se full time o part time.

Infatti, in ogni caso sono previste 3 giornate al mese.

Per fare un esempio, se lavori part time 25 ore alla settimana su 5 giorni (quindi 5 ore al giorno), hai diritto ad astenerti per 3 giornate al mese di 5 ore ciascuna. Funziona allo stesso modo se decidi di prendere i permessi a ore. In questo caso, infatti, avrai diritto a 15 ore (dato dalle 5 ore per giornata lavorativa moltiplicata per i 3 giorni di permesso legge 104).

Come funziona per il part time verticale

Anche nel caso di part time verticale, e quindi nel caso in cui lavorassi solo alcuni giorni a settimana o al mese, il diritto all’assistenza non può essere compromesso dalla riduzione dell’orario di lavoro. 

Funziona in modo diverso? Se svolgi la tua attività in regime di part-time verticale e presti servizio per più della metà delle giornate settimanali (ad esempio, lavori per 3 giorni su 5 giornate lavorative) i permessi retribuiti mensili non devono essere riproporzionati. 

Se, invece, lavori per meno della metà delle giornate settimanali, i permessi vanno riproporzionati secondo questo calcolo: giornate di lavoro mensili del lavoratore moltiplicate per 3 giornate di permesso che ti spettano in linea teorica, il tutto diviso per le giornate lavorabili del mese.

Facciamo un esempio pratico: un lavoratore in part time verticale presta servizio per 11 giornate mensili, su un totale di 24 giorni lavorativi teoricamente eseguibili. Il calcolo da svolgere è: (11*3)/24= 1,38.  In questo caso spetta un solo giorno di permesso.

Come usufruire della 104 

Per godere dei permessi previsti dalla legge 104, i lavoratori dipendenti devono inviare una specifica domanda all’INPS e devono essere in possesso dell’attestazione della disabilità grave, propria o del familiare, riconosciuta dall’apposita commissione medica integrata ASL/INPS.

La domanda può essere presentata:

  • telematicamente dal sito dell’INPS;
  • tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  • con l’aiuto dei patronati e intermediari dell’Istituto.

Una volta presentata la domanda, il richiedente sarà convocato per la visita di accertamento. Il verbale con l’esito della visita e l’eventuale accoglimento della domanda viene comunicato direttamente al richiedente dall’Inps nel termine di 30 giorni.

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