Familiari a carico: tutto quello che c’è da sapere per usufruire delle detrazioni fiscali

Familiari a carico, chi sono
(foto Shutterstock)

Come capire quando si può avere un familiare a carico e come massimizzare il rimborso messo a disposizione dallo Stato

Chi sono i familiari a carico?

I familiari a carico sono le persone che possono essere inserite nella propria dichiarazione dei redditi 730, e che portano uno sgravio sulla quantità di tasse da pagare annualmente.

Fanno parte di questa categoria:

  • il coniuge non legalmente ed effettivamente separato
  • i figli (compresi i figli adottivi) indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che stiano studiando o lavorando tramite un tirocinio a titolo gratuito.  

Possono essere considerati a carico anche coloro che convivono con chi dichiara i redditi, o che percepiscono da lui un assegno alimentare, a patto che non sia stato imposto da un provvedimento del giudice.

Queste figure sono:

  • il coniuge legalmente ed effettivamente separato
  • i discendenti dei figli
  • i genitori (compresi quelli adottivi)
  • i generi e le nuore
  • il suocero e la suocera
  • i fratelli e le sorelle
  • i nonni e le nonne.

Come inserire i familiari a carico nel 730?

L’inserimento del familiare avviene in automatico nella propria dichiarazione dei redditi (730), solo se:

  • i dati del familiare sono stati comunicati al sostituto d’imposta (cioè al proprio datore di lavoro) e sono stati riportati nella Certificazione Unica, a sua volta trasmessa entro i termini all’Agenzia delle Entrate
  • il reddito complessivo del familiare a carico, risultante dalla sua Certificazione Unica, non è superiore a € 2.840,51 oppure a € 4.000 se il figlio ha un’età inferiore ai 24 anni
  • i dati del familiare risultano completi e coerenti con quelli presenti in eventuali altre Certificazioni.

Se i dati indicati nella Certificazione Unica (CU) sono incompleti o incoerenti, nella dichiarazione precompilata viene riportato solo il codice fiscale del familiare e il contribuente deve completare manualmente il prospetto.

Familiari a carico: attenzione al limite reddito 

La detrazione per il familiare a carico può essere suddivisa tra i coniugi, applicando il 50% delle detrazioni all’uno e all’altro soggetto. Poiché le detrazioni variano in base al reddito, però, ci sono casi in cui un conviene indicare la detrazione a uno solo dei soggetti.

Per esempio: due coniugi sono entrambi lavoratori, ma uno dei due ha un contratto a tempo pieno e l’altro un part time 20 ore alla settimana. Per poter fruire a pieno della riduzione sulle tasse, è utile applicare la detrazione del familiare a carico al 100% sul soggetto che ha il reddito più alto, perché altrimenti si avrebbe il rischio di non riuscire a scontare per intero lo sgravio messo a disposizione dallo Stato.

Come cambiano le detrazioni per i familiari a carico dal 2024: ecco le nuove regole?

A partire da marzo 2022, è entrato in vigore l’assegno unico universale. Questa misura va a sostituire, tra le altre cose, anche la precedente possibilità di portare in detrazione i propri familiari nel cedolino.

Per questo motivo, coloro che hanno fatto richiesta per l’assegno unico non potranno usufruire della detrazione per i figli a carico under 21 in busta paga. 

 

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