Da quota 102 a quota 103: che cosa cambia?

(foto Shutterstock)

Nel 2025 puoi andare in pensione anticipata con Quota sia 102 sia 103. Funzionamento delle due modalità simile ma diversi i requisiti per accedere

Negli ultimi anni il sistema pensionistico italiano ha subito numerosi cambiamenti, e la transizione da Quota 102 a Quota 103 rappresenta una delle ultime evoluzioni di questo complesso panorama normativo.

Questa possibilità si inserisce in tutto quel sistema di pensioni diverse da quelle ordinarie, ed è pensata per andare incontro ai lavoratori.

Le nuove regole introducono infatti un’opportunità di pensionamento anticipato, cercando di bilanciare i contributi versati con il diritto a una pensione adeguata. In quest’articolo verranno esaminate in maniera chiara e accessibile le principali differenze rispetto alle precedenti forme di pensione, illustrando le modifiche che sono state attuate nel corso degli anni. 

Cosa sono Quota 102 e Quota 103?

Quota 102 e Quota 103 sono degli strumenti che seguono il sistema delle quote introdotto dall’ormai vecchia Quota 100.

Sono delle misure per favorire il pensionamento senza dover raggiungere i requisiti previsti da quello ordinario, che prevede due soluzioni:

pensione di vecchiaia ordinaria

  • minimo 67 anni di età

pensione anticipata ordinaria:

  • 42 anni di età e 10 mesi di contributi per gli uomini
  • 41 anni e 10 mesi per le donne.

Quota 102: requisiti

A partire dalla Legge di Bilancio del 2023 la “Quota 100” è stata sostituita dalla cosiddetta “Quota 102”. Possono andare in pensione con Quota 102 i dipendenti iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, o alle altre forme sostitutive, che entro il 31 dicembre 2022 abbiano maturato i requisiti.

Si tratta di una modalità che sta andando via via a svanire e che lascia il posto, per chi maturerà i requisiti in data successiva, alle misure che via via si sono presentate, come la cosiddetta Quota 103 attualmente esistente.

 Per poter accedere alla pensione con Quota 102 devi:

  •     avere almeno 64 anni d’età anagrafica
  •     aver versato i contributi per almeno 38 anni.

 Attenzione: questo tipo di pensione, così come Quota 103, non si ottiene immediatamente, non appena maturati i requisiti, ma è necessario un periodo di attesa per la liquidazione della prestazione chiamato “finestra mobile”. È necessario quindi che i requisiti d’età e dei contributi per accedere siano stati raggiunti entro il 31 dicembre 2022, ma la finestra può essere anche successiva.

Quota 103: requisiti

Come per la misura appena descritta, anche la Quota 103 è una tipologia di pensione anticipata, che potrà essere invece richiesta a partire dal 2023. In questo caso però bisognerà aver raggiunto, entro il 31 dicembre 2023, 2024 o 2025 (è stata rinnovata negli anni):

  • 62 anni d’età anagrafica
  • 41 di contributi.

Il totale di questi due valori fa 103, che è la cifra che dà il nome alla misura.

Puoi rientrare all’interno di questa misura se la tua nascita è precedente il 1963 e se rientri tra le seguenti categorie:

  • dipendenti pubblici;
  • dipendenti privati;
  • lavoratori autonomi;
  • lavoratori parasubordinati.

Anche in questo caso i requisiti devi obbligatoriamente raggiungerli entro fine anno, mentre la finestra può essere anche successiva.

In altre parole, entro il 31 dicembre devi aver già compiuto i 62 anni e avere già maturato i 41 anni di contributi.

Le differenze

Il meccanismo di Quota 103 è semplice e funziona allo stesso modo di Quota 102. In entrambi i casi, devi rispettare un requisito anagrafico e un requisito contributivo. L’unica differenza sta nei numeri richiesti per età e contributi.

Con Quota 102, per andare in pensione dovevi aver versato almeno 38 anni di contributi entro il 31 dicembre 2022, ma dovevi avere almeno 64 anni di età.

Con Quota 103, invece, puoi andare in pensione con 62 anni di età, ma servono 41 anni di contributi. Questo ti offre maggiori possibilità di anticipare l’uscita dal lavoro.

Un aspetto importante da sapere è che queste forme di pensione anticipata sono accessibili a tutti i lavoratori, senza limitazioni a particolari categorie. Non funzionano, quindi, come l’APE sociale, che è riservata solo a chi svolge mansioni gravose.

Altre forme di pensione anticipata

Nel 2025 saranno ancora validi anche altri modi per andare in pensione prima del raggiungimento dei requisiti ordinari, ma in questi casi la platea è ridotta. Parliamo in questo caso di:

  • APE sociale, che viene prorogata mantenendo gli stessi criteri richiesti per il 2024;
  • Opzione Donna, anche qui prorogata con gli stessi termini del 2024.

 

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