Quali sono le ipotesi particolari in cui la lavoratrice madre può chiedere di sospendere il proprio congedo
Il congedo di maternità è un periodo riconosciuto dalla legge a tutela della salute e dell’integrità della lavoratrice madre e del figlio. In questo periodo, a differenza delle libere professioniste, le dipendenti non possono lavorare, ma ci sono dei casi in cui è possibile fare richiesta di sospensione del congedo di maternitàPeriodo di astensione obbligatoria dal lavoro, riconosciuto alle lavoratrici durante la gravidanza e nel periodo immediatamente successivo al parto More.
Sì, questa opportunità è riconosciuta tutte le volte in cui dopo il parto il neonato viene ricoverato in una struttura ospedaliera pubblica o privata.
La sospensione del congedo porta a un allungamento del periodo di tutela della lavoratrice madre, in quanto tutti i giorni non goduti a causa della sospensione potranno essere fruiti dalla stessa dopo la dimissione del figlio dalla struttura ospedaliera.
Si tratta di una facoltà: solo la lavoratrice può decidere se richiedere o meno di sospendere il congedo.
A seconda che il parto sia prematuro oppure posticipato rispetto alla data presunta riportata nel certificato medico, la legge prevede diversi scenari.
Nel caso in cui il parto sia fortemente prematuro la lavoratrice avrà diritto comunque ai 5 mesi obbligatori previsti dalla legge, ai quali devono essere sommati tutti i giorni tra la data presunta del parto e la data effettiva del parto.
Nel caso in cui, invece, il parto avvenga dopo la data presunta, e la lavoratrice abbia già goduto dei due mesi ante partum, dalla data effettiva del parto decorrono i 3 mesi di congedo obbligatorio rimanente.
Se, ad esempio, la lavoratrice avesse dovuto partorire il 20 settembre ma in realtà poi partorisce il 10 ottobre, a quest’ultima data devono essere aggiunti i 3 mesi portando la conclusione del congedo al 10 gennaio.
La lavoratrice può procedere alla sospensione del congedo obbligatorio una sola volta per ogni figlio.
È importante inoltre specificare che la madre può essere ammessa alla sospensione del congedo di maternità solo se consegna al proprio datore di lavoro tutta la documentazione sanitaria necessaria a dimostrare il ricovero del figlio.
Attenzione: le lavoratrici che hanno deciso di godere del congedo esclusivamente nei 5 mesi successivi al parto, non possono procedere alla domanda di sospensione del congedo stesso.
La lavoratrice ha diritto a 5 mesi di astensione obbligatoria dal lavoro. Questo arco temporale può essere fruito in due modi:
Leggia anche:
Maternità obbligatoria INPS, quanti mesi e come funziona?
Fondo Est, i servizi per la maternità nel 2022