Si tratta del periodo di tempo in cui il lavoratore assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto di lavoro. La legge ed i contratti collettivi stabiliscono che il dipendente ammalato non può essere licenziato durante questo periodo di assenza.
È quindi vietato licenziare un dipendente in malattia, ma ci sono alcuni casi che fanno eccezione. Il datore di lavoro può licenziare il dipendente:
Il periodo di comporto ha un limite temporale. La sua durata cambia a seconda del c.c.n.l. applicato.
Anche la modalità di calcolo del periodo di conservazione del posto del lavoratore in malattia è disciplinata dal contratto collettivoÈ l’accordo stipulato a livello nazionale tra i sindacati di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro per regolare determinati aspetti dei contratti individuali di lavoro di un certo settore (es. orario di lavoro, retribuzione minima, ferie, congedi, ecc.). More applicato. Ci sono in genere due metodi:
Per determinare il periodo di comporto (secco o per sommatoria) si considerano (salvo diversa indicazione del c.c.n.l.) anche i giorni non lavorati (sabato, domenica, festività infrasettimanali) che cadono nel periodo di malattia.