Posso uscire di casa se sono in malattia?

Malattia INPS: visite fiscali e indirizzo di reperibilità
(foto Shutterstock)

Vediamo le due nuove funzioni del portale Inps per i lavoratori in malattia e i principali dubbi su visite fiscali e reperibilità

Con il messaggio numero 2442 del 30 giugno 2023, l’Inps ha illustrato le principali novità a disposizione dei lavoratori che si trovano in malattia.

Due le novità, che riguardano:

  • la possibilità per il dipendente di consultare un elenco in cui sono riportate tutte le visite fiscali a cui è stato sottoposto 
  • la possibilità di modificare on line l’indirizzo di reperibilità in cui si farà eventualmente trovare per effettuare le visite mediche.

Malattia: si può uscire di casa?

Chiariamo subito un concetto: il lavoratore in malattia non è obbligato a rimanere chiuso in casa. Certamente la situazione cambia in base alla patologia sofferta, ma resta il fatto che non esiste alcun obbligo generale di rimanere in casa per tutto il periodo di malattia. 

C’è, invece, l’obbligo per il lavoratore di non aggravare la patologia e/o di non ritardare la guarigione. Applicando questi due principi, si ricava che il dipendente in malattia può uscire di casa a condizione che questo non porti il suo stato di salute a peggiorare.

Visite fiscali: quali sono le fasce di reperibilità?

Il secondo obbligo che il lavoratore deve rispettare riguarda la reperibilità durante le cosiddette fasce orarie per le visite fiscali. Le visite non sono delle imboscate e non esistono blitz a sorpresa. Il dipendente in malattia può stare sereno: le visite fiscali possono essere eseguite solo ed esclusivamente in precise fasce orarie.

Ecco le indicazioni:

  • possono essere eseguite tutti i giorni, quindi anche sabato o domenica;
  • gli orari delle visite sono dalle 10.00-12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.

In questi orari il lavoratore deve necessariamente essere presso la propria abitazione o nel diverso indirizzo già comunicato in precedenza.

Il nuovo elenco delle visite del sito Inps

La novità anticipata con il messaggio 2442/2023 riguarda proprio la gestione delle visite fiscali. La prima innovazione consente ai dipendenti di consultare l’elenco di tutte le visite fiscali a cui si sono sottoposti. 

Si tratta della nuova funzionalità  “Visualizza visite”, disponibile nella propria area personale del sito Inps, seguendo – come suggerito dall’Istituto previdenziale – “il seguente percorso: “Lavoro” > “Malattia” > “Sportello per il cittadino per le visite mediche di controllo” > “Utilizza il servizio”.

Una volta entrati, questa nuova funzionalità consente di monitorare tutte le visite fiscali, con indicazione di numero identificativo, data, ora di effettuazione e il tipo di accertamento effettuato (domiciliare/ambulatoriale). Inoltre, cliccando su ciascuna data, è possibile scaricare il verbale della visita. 

Visite fiscali: posso cambiare l’indirizzo di reperibilità?

Negli orari indicati, il lavoratore deve farsi trovare presente nell’indirizzo di residenza, domicilio o in quello diverso già comunicato in precedenza per le visite fiscali. Come specificato dall’Inps, “è onere del lavoratore verificare che l’indirizzo di reperibilità comunicato all’Istituto, mediante il certificato di malattia, sia corretto e completo in tutte le sue parti”. 

Non solo, il lavoratore deve, inoltre, comunicare con la massima tempestività l’eventuale variazione dell’indirizzo.

Per poter rendere più agevole e rapida tale informativa, il dipendente può informare l’Istituto utilizzando la funzionalità Indirizzo di reperibilità ai fini delle visite mediche di controllo” presente nel servizio “Sportello al cittadino per le visite mediche di controllo”.

E se non funziona il sito dell’Inps?

Nel messaggio 2442/2023 l’Istituto previdenziale ha ribadito che il ricorso al contact center “è consentito a condizione che i recapiti del telefono mobile e/o l’indirizzo di posta elettronica del lavoratore, precedentemente registrati risultino aggiornati, non essendo possibile per l’operatore del Contact center inserire nuovi contatti per conto del cittadino. 

Nell’eventualità in cui non fosse presente alcun contatto nel citato Archivio, è prevista la possibilità di comunicare un “contatto di scopo”, valido solo per la specifica comunicazione. 

Infine, come ultima modalità, “solo in caso di indisponibilità all’uso del servizio, è consentita la comunicazione mediante la casella istituzionale dell’Ufficio Medico Legale della Struttura territorialmente competente.”

Quanto costa chiedere visite fiscali?

Se un lavoratore si trova in malattia, l’azienda può chiedere all’Istituto di eseguire delle visite di controllo, che verranno effettuate presso l’indirizzo di reperibilità comunicato dal lavoratore.

Per farlo, è sufficiente fare richiesta in via telematica all’Inps. Il costo, a carico dell’azienda, è di € 41,67 per la visita domiciliare in giorno feriale e di € 52,82 per la visita domiciliare in giorno festivo.

La legge non prevede un numero massimo di richieste, ma è opportuno considerare che inviare troppe visite fiscali nei confronti dello stesso lavoratore può integrare la fattispecie del mobbing.

 

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