Rinnovata anche per il 2024 Opzione donna, la pensione anticipata per le lavoratrici che rispettano determinati requisiti
Già da qualche anno, per le donne è possibile anticipare la pensione tramite “Opzione donna”.
Questa forma di pensione anticipata consiste in un trattamento pensionistico calcolato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo ed erogato, a domanda, in favore delle lavoratrici dipendenti e autonome che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge.
La Legge di Bilancio 2024 ha esteso la possibilità di accedere a questo trattamento pensionistico anticipato a tutte le lavoratrici che abbiano perfezionato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2023.
Rispetto al 2023, ci sono però delle novità Opzione donna. Da quest’anno l’età minima per richiedere questa misura si è alzata, mentre è stata confermata la distinzione per chi ha figli o meno.
Dal 1° gennaio 2024 possono accedere a Opzione Donna le lavoratrici che hanno compiuto 61 anni. Nel 2023 bastava averne 60.
Rispetto all’anno scorso, quindi, aumenta la soglia d’età che dà la possibilità di accedere in anticipo alla pensione. Il requisito d’età è lo stesso sia per le lavoratrici dipendenti che per le autonome.
Ci sono tre categorie di lavoratrici per le quali c’è una deroga riguardo il requisito di età di accesso all’opzione donna 2024.
In particolare, il requisito anagrafico scende di un anno per ogni figlio, nel limite massimo di due anni, per:
A prescindere dalla presenza o meno di figli, poi, le donne lavoratrici potranno accedere all’opzione donna 2024 a 59 anni se:
Possono accedere alla pensione anticipata con Opzione donna le lavoratrici che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2023, un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni. Tale requisito vale sia per le lavoratrici dipendenti che per le autonome.
Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo, e cioè del requisito di 35 anni di contribuzione, oltre ai contributi ordinari valgono anche contributi:
Restano esclusi solamente quelli relativi a periodi di malattia o di disoccupazione.
Inoltre, è bene sapere che, per poter procedere con la richiesta, è necessaria la cessazione del rapporto di lavoro.
Dobbiamo sottolineare però che questo requisito è previsto solamente per le lavoratrici dipendenti, mentre per le lavoratrici autonome non è richiesta la cessazione dell’attività svolta.
Una volta maturati i requisiti, per richiedere l’accesso a Opzione donna, pensione anticipata, sarà necessario effettuare l’accesso alla piattaforma INPS tramite le proprie credenziali SPID, CNS o CIE ed andare nella sezione dedicata. Al momento l’Inps non ha ancora aggiornato la pagina: non appena lo farà ve lo faremo sapere.
Successivamente, si procede con il deposito della domanda della prestazione pensionistica. Ricordiamo che, qualora l’utente avesse bisogno di un supporto tecnico, può contattare il contact center INPS al numero 803.164, o il numero 06.164.164 se si chiama da utenza mobile, o rivolgersi direttamente a un patronato.
Per quanto riguarda la decorrenza del trattamento, è prevista una cosiddetta “finestra mobile”, cioè un periodo temporale tra quando si fa la domanda di accesso e il primo pagamento della pensione. Questo periodo è fissato in 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le autonome.
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