Chi è e cosa fa il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Chi è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (indicato spesso con l’acronimo RLS) è una figura che deve essere indicata, eletta o nominata in tutte le aziende e unità produttive ed è prevista dal Testo Unico sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro. 

Ha compiti e funzioni ben definite, come quelle di consultazione, accesso ai locali e  partecipazione alle riunioni. L’omessa nomina o indicazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è punita severamente dalla legge.

Come viene individuato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Per la nomina o l’elezione del RLS è necessario distinguere tra aziende e unità produttive con meno o più di 15 lavoratori.

Infatti, in quelle che hanno fino a 15 lavoratori, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è eletto dai lavoratori all’interno dell’azienda stessa oppure viene designato per più aziende nell’ambito territoriale o del comparto produttivo.

Tuttavia, è bene considerare che l’esercizio delle funzioni di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale è incompatibile con l’esercizio di altre funzioni sindacali operative.

Nelle aziende o unità produttive con più di 15 lavoratori, l’RLS viene designato dai lavoratori nell’ambito delle RSA, ossia le rappresentanze sindacali in azienda.

Se non sono state nominate RSA aziendali, la nomina del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza avviene tramite elezione diretta dei lavoratori stessi dell’azienda.

Quanti rappresentanti per la sicurezza devono essere nominati?

La legge rimanda alla contrattazione collettiva, ma indica il numero minimo di rappresentanti, cioè:

• 1 rappresentante nelle aziende con meno di 200 lavoratori;
• 3 rappresentanti nelle aziende con un numero di lavoratori compreso tra 201 e 1.000;
• 6 rappresentanti in tutte le altre aziende con più di 1.000 lavoratori, con aumento proporzionale.

Compiti specifici del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 

Il Testo Unico Sicurezza indica precisamente cosa può fare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e l’articolo 50 specifica quali sono i suoi poteri e diritti.

Tra le facoltà previste citiamo:

• accesso ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le attività;
• viene consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, all’individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nell’azienda o unità produttiva;
• è consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente;
• riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle macchine, agli impianti, all’organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni e alle malattie professionali;
• riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
• partecipa alla riunione periodica con il medico competente e i responsabili della sicurezza;
• fa proposte in merito alla attività di prevenzione.

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve essere formato? 

Sì, per poter svolgere i suoi compiti al meglio, l’RLS deve fare formazione costante.

In particolare, il rappresentante dei lavoratori ha diritto a una formazione particolare in materia di salute e sicurezza che riguarda i rischi specifici esistenti negli ambiti in cui esercita la propria rappresentanza, tale da assicurargli adeguate competenze sulle principali tecniche di controllo e prevenzione dei rischi stessi.

Il corso deve avere una durata di almeno 64 ore, da svolgere entro 3 mesi dalla data di elezione o designazione.

Inoltre, deve fare un aggiornamento periodico che consiste in 8 ore di corso annue.

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