Guida ad una delle detrazioni per figli che puoi portare in 730
Quando pensiamo alla dichiarazione dei redditi è inevitabile considerare anche tutte le spese che abbiamo sostenuto nell’anno e che, se portate in 730, potrebbero aiutarci a pagare meno IRPEF.
Le spese che hai sostenuto, infatti, possono darti diritto a:
In questo articolo capiamo quali sono e come funzionano le detrazioni d’imposta per le spese scolastiche che hai dovuto sostenere per i tuoi figli.
Grazie alla Legge di bilancio 2025, infatti, ci sono state alcune piccole novità su questo fronte che è bene conoscere. Iniziamo!
Il nostro sistema fiscale prevede diverse agevolazioni che consentono di ridurre le imposte da versare, soprattutto se nel corso dell’anno hai sostenuto spese scolastiche detraibili. Tra le agevolazioni più utilizzate, infatti, rientra la detrazione spese scolastiche, uno strumento utile per alleggerire il peso economico dell’istruzione.
Secondo quanto stabilito dall’articolo 15 del TUIR e cioè il Testo Unico delle Imposte sui Redditi, puoi beneficiare della detrazione spese istruzione nella misura del 19% per ciascun figlio iscritto a scuola.
Le spese di istruzione detraibili si riferiscono, quindi, a gran parte dei costi scolastici sostenuti ogni anno dalle famiglie italiane.
Ma specifichiamo ancora meglio per quali tipi di scuole vale la detrazione spese scolastiche figli. È una misura riconosciuta sia per le scuole pubbliche sia per quelle private paritarie, e si applica alle seguenti tipologie di istituto:
Tieni a mente che le detrazioni spese scolastiche relative all’università, nonostante siano sempre legate allo studio dei tuoi figli, seguono una normativa diversa da quella delle scuole inferiori, anche se condividono la stessa logica di sostegno fiscale alle famiglie.
Un’altra cosa molto importante da sapere quando si parla di detrazioni da portare in 730 è che tutte le spese non possono essere pagate in contanti, ma con uno strumento di pagamento tracciabile. Parliamo dunque di bonifici, carta di debito, carta di credito, assegno e così via.
Quindi, conserva tutte le ricevute e le fatture che attestano che hai pagato quella spesa.
Vediamo ora insieme qualche esempio concreto per capire meglio quello di cui stiamo parlando.
Per quanto riguarda i libri di testo, la risposta è negativa: non puoi portare in detrazione le spese per libri scolastici. Lo stesso vale per quanto riguarda il materiale di cancelleria come ad esempio quaderni, agende, evidenziatori e via dicendo.
Cosa puoi fare quindi? Potresti controllare se la regione dove risiedi ed anche il tuo comune hanno emanato il bando per accedere a libri di testo gratuiti o semigratuiti. Come dice il sito della Camera dei deputati, infatti, il governo ha stanziato fondi appositi per le regioni affinché queste prevedano nei propri bandi misure a sostegno delle famiglie.
Tieni a mente che:
Tanti genitori si chiedono se le spese trasporto scolastico sono detraibili come spesa. La risposta è sì: anche queste rientrano nelle spese scolastiche. Come ha ricordato l’Agenzia delle Entrate, le spese sostenute per il servizio di trasporto scolastico rientrano tra le spese che puoi portare in detrazione.
Puoi detrarre queste spese anche se il servizio non è reso dalla scuola ma da altre istituzioni come ad esempio il comune, o da altri soggetti.
Attenzione: il costo massimo annuo che può essere preso a riferimento per il calcolo della detrazione spese trasporto scolastico è 250 €.
Ebbene sì, anche il il costo per la mensa scolastica rientra tra le spese scolastiche detraibili.
Le spese per la mensa scolastica rientrano tra gli oneri detraibili nel 730 che possono alleggerire il carico fiscale delle famiglie. Se hai sostenuto una spesa mensa scolastica da 730 nel corso dell’anno, puoi indicarla nella dichiarazione dei redditi per ottenere un rimborso parziale.
La detrazione mensa scolastica vale sia per la frequenza a scuole pubbliche che private, a condizione che il servizio sia documentato e il pagamento tracciabile. Come abbiamo già scritto all’inizio dell’articolo, ricorda che devi conservare ricevute, bollettini o attestazioni rilasciate dal Comune o dall’istituto scolastico per la detrazione.
Nel 730/2025, riferito ai redditi e alle spese del 2024, potrai beneficiare della detrazione mensa scolastica 2025 per le spese sostenute nell’anno precedente, con un’aliquota del 19% su un importo massimo stabilito dalla normativa.
Le spese per le gite sono spese scolastiche che puoi portare in detrazione, come ogni altro contributo scolastico finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa.
Questa regola vale anche se la gita avviene al di fuori dell’orario scolastico, ad esempio eventi sportivi, corsi di teatro e musica.
L’Agenzia delle Entrate deve essere certa di poter riconoscerti la detrazione in oggetto e quindi chiede una serie di documenti che possano documentare la spesa che hai sostenuto.
All’inizio dell’articolo abbiamo già chiarito che se vuoi la detrazione in 730, non puoi pagare in contanti ma sempre la carta di debito o credito o qualche altro metodo di pagamento tracciabile.
Ma non è tutto: devi conservare tutta la documentazione di ogni singola spesa scolastica.
Come ha precisato l’Agenzia delle Entrate, puoi documentare la spesa con un’attestazione rilasciata dall’ente che ha ricevuto il tuo pagamento o direttamente dalla scuola, che deve certificare l’ammontare della spesa sostenuta nell’anno, i dati di tuo figlio e l’utilizzo di sistemi di pagamento “tracciabili”.
Inoltre, puoi attestare la tracciabilità del tuo pagamento tramite l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale da parte dell’ente che riceve i soldi.
Una volta controllata la modalità di pagamento e la documentazione puoi inserire le spese scolastiche nel 730: le spese di istruzione e la relativa detrazione vanno inserite nel rigo E8/E10 con il codice 12.
Oggi è possibile fare il 730 in modalità precompilata direttamente dal sito dell’Agenzia delle entrate.
Si chiama “precompilata” proprio perché troverai gran parte delle sezioni già compilate. Come è possibile? l’Agenzia è in grado di reperire tutti i tuoi dati, le tue spese, i tuoi redditi direttamente da:
Se hai sostenuto delle spese scolastiche dovresti trovare tutto già compilato, ma se così non fosse allora ti basterà seguire la procedura guidata sul sito e poi, prima di trasmettere il modello 730, cliccare su “modifica” e inserire le parti mancanti.
Sfatiamo subito un mito: il vantaggio c’è, ma non è pieno! Queste speciali detrazioni non coprono l’intera spesa, ma è previsto un preciso limite per spese scolastiche.
L’importo massimo di spesa è stabilito dalla legge fiscale e potrebbe cambiare di anno in anno. Come vedremo nel paragrafo successivo, infatti, c’è una novità 2025 rispetto all’anno 2024.
Ad ogni modo, la detrazione ti spetta in misura piena, dunque il 19% sulla spesa massima stabilita dalla legge, se il tuo reddito complessivo annuo non supera i 120.000 €, mentre diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi se il tuo reddito arriva a 240.000 € annui.
Attenzione a un altro limite per la detrazione delle spese scolastiche: non puoi portare in detrazione le spese scolastiche che, nell’ambito di progetti di welfare aziendale, sono state rimborsate dal datore di lavoro.
Come abbiamo appena visto, la detrazione del 19% deve essere calcolata su un limite massimo di spesa stabilito dalla legge.
Con la legge di bilancio 2025 c’è stata una novità per le spese scolastiche detraibili 2025: rispetto al 2024, il tetto massimo di spesa su cui va calcolata la detrazione passa da 800 € a 1.000 € per ogni alunno/studente.
Cosa vuol dire questo? Che se hai speso più di 1.000 €, ad esempio 2.000 €, non potrai calcolare il 19% su 2.000 €, ma sempre e comunque il 19% di 1.000 €.
Tutto questo è stato confermato anche dall’Agenzia delle Entrate con un Comunicato Stampa del 29 maggio 2025.
Diversa, invece, era la questione delle spese scolastiche detraibili 2024: l’anno scorso infatti le spese istruzioni detraibili 2024 venivano calcolate su un tetto massimo di spesa di 800 € per ogni figlio.
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