Trattamento integrativo Naspi

tassazione mance camerieri
(foto Shutterstock)

Anche a chi percepisce la disoccupazione è spesso riconosciuta questa quota integrativa di denaro

Siamo abituati a pensare che il trattamento integrativo, cioè quello che in molti ricordano come l’ex “Bonus Renzi”, sia erogato solo in busta paga. Ma non è così: si può averlo, infatti, anche nel periodo di disoccupazione e fruizione della Naspi. 

L’accredito, però, spesso non coincide con quello dell’indennità di disoccupazione: il giorno di pagamento varia da persona a persona, in base a quando è stata presentata la domanda di accesso. 

Vediamo più in dettaglio cos’è il trattamento integrativo Naspi, quando spetta, quali sono le tempistiche e l’ammontare di questo importo aggiuntivo.

Cosa vuol dire “trattamento integrativo Naspi”?

Cos’è il trattamento integrativo Naspi? Si tratta di un contributo dello Stato che viene calcolato in base al proprio reddito complessivo e alle detrazioni già applicate; abbatte le imposte, quindi l’IRPEF netta da pagare. 

È una delle misure utilizzate per il taglio del cuneo fiscale e ha l’obiettivo di ridurre la differenza tra lordo e netto che vedi generalmente nella busta paga.

Nell’arco dell’anno, il trattamento integrativo può arrivare fino a un massimo di 1.200 euro e sono previste delle limitazioni per i redditi più elevati.

Una volta accertati i requisiti, l’INPS eroga automaticamente un importo che può arrivare a 100 euro mensili per dodici mensilità, quindi fino al raggiungimento del limite previsto.

Attenzione! L’importo erogato non sarà sempre uguale nel corso dei mesi, ma avrà delle variazioni in più o in meno di pochi euro, in base ai giorni indennizzabili del mese. Se percepisci la Naspi, questi giorni coincidono con i giorni in cui ti viene riconosciuta la prestazione.

A chi è rivolto il trattamento integrativo Naspi 2023

Il trattamento integrativo viene di norma erogato ai lavoratori dipendenti o a chi percepisce redditi considerati “assimilabili” a quelli da lavoro dipendente: nella busta paga potresti trovare questo pagamento alla voce “Trattamento integrativo L. 21/2020” nel cedolino. 

Anche chi gode del trattamento di disoccupazione Naspi ha diritto a questa somma aggiuntiva. 

Per ricevere l’importo nella sua misura massima, cioè 1.200 euro, è necessario avere un reddito inferiore ai 15.000 euro. Sopra questa soglia l’importo andrà a diminuire, affiancandosi a un calcolo matematico che mette in relazione le detrazioni spettanti e l’imposta lorda.

Come fare domanda del trattamento integrativo Naspi

Per ottenere questo tipo di bonus sull’IRPEF, non dovrai inviare alcuna richiesta. Se ti spetta, l’incentivo viene calcolato ed erogato in via del tutto automatica dall’INPS, sulla base dei redditi che hai denunciato. 

Per questo motivo, ricorda che è importante dare comunicazione all’INPS se si hanno nuove entrate di denaro che aumentano i redditi, per far sì che l’istituto sia sempre aggiornato sull’importo da pagare.

Se ti dovessero essere versati degli importi non dovuti, infatti, avresti poi il dovere di restituire le somme ingiustamente percepite.

Trattamento integrativo alla Naspi: quando arriva il pagamento

I pagamenti del trattamento integrativo avvengono, generalmente, in un periodo successivo rispetto all’accredito della disoccupazione. Non è possibile indicare una data precisa nel mese, perché varia in base alla data in cui è stata presentata la domanda di accesso al trattamento.

Cosa fare se il trattamento integrativo Naspi non viene erogato? 

Prima di tutto ricordiamo che il primo pagamento può avvenire anche con un paio di mesi di ritardo rispetto all’erogazione della Naspi, ma gli importi che vengono versati comprenderanno, poi, anche quelli dovuti e non ancora ricevuti.

Nel caso in cui un lavoratore non percepisca il trattamento mensilmente ma ne abbia comunque diritto, invece, nulla andrà perso: recupererà automaticamente gli arretrati in sede di dichiarazione dei redditi.

Per tenere traccia dei pagamenti di questo bonus, puoi accedere al Fascicolo Previdenziale del Cittadino messo a disposizione dal sito INPS, accedendo con le tue credenziali SPID o CIE. Una volta effettuato l’accesso, per verificare l’effettiva erogazione del trattamento, bisognerà cliccare sul sottomenu della parte di sinistra dello schermo, alla voce “Pagamenti Piattaforma Fiscale”. 

Leggi anche:

Trattamento integrativo: come funziona e a chi spetta

Taglio al cuneo fiscale 2023: busta paga più alta da luglio

Disoccupazione: posso lavorare con la NASpI?

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi gratuitamente le ultime novità, le storie e gli approfondimenti sul mondo del lavoro.