La motivazione fa la differenza: in Elringklinger l’engagement delle persone genera miglioramento continuo, per il raggiungimento degli obiettivi aziendali
Elringklinger è una multinazionale tedesca leader nella componentistica automotive, che conta 10.000 persone in 45 stabilimenti nel mondo. Un settore fortemente competitivo, che richiede competenze sempre più elevate da parte delle persone, e una grande capacità organizzativa da parte del management.
La chiave del successo dell’azienda tedesca è l’engagement dei professionisti, a ogni livello: a raccontare come viene declinato è Giorgio Barbero, HR Manager in Elringklinger Italia e Presidente di AIDP Piemonte e Val d’Aosta.
“Nell’automotive la competitività è molto spinta – spiega Giorgio Barbero –. Per questo servono grandi competenze consolidate, per poter essere al passo con i competitor. Questo è il motivo per cui, in Elringklinger Italia, l’investimento nella formazione e nell’apprendimento continuo non viene mai meno, anzi.
La nostra azienda punta moltissimo sulla formazione delle persone, che devono essere adeguatamente motivate al miglioramento continuo. L’attenzione a questi aspetti si evince da un elemento molto semplice: in azienda il turn over è molto basso e in 60 anni di storia il ricorso alla CIG è stato praticamente inesistente, esempio molto raro nel comparto, almeno per ciò che riguarda l’Italia”.
Per affrontare le sfide del futuro nel modo più lungimirante, sono quattro gli aspetti a cui bisogna guardare: “Secondo il World Economic Forum – prosegue Giorgio Barbero –, i fattori da tenere in considerazione nel contesto economico attuale sono il reskilling, l’entrata dei giovani nel mondo del lavoro, il digital business e l’aging.
In pratica, è indispensabile saper aggiornare – e anche trasformare – le proprie competenze lavorative, favorire un ambiente lavorativo attrattivo per i giovani, sviluppare il digital business e considerare che, con l’aumento della durata della vita media, si lavora sempre più a lungo”.
Secondo Giorgio Barbero, l’HR manager deve fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per favorire la motivazione nelle persone che coordina. “L’HR deve saper intercettare le criticità grazie a una capacità di ascolto superiore alla media – prosegue Giorgio Barbero –. Deve essere lungimirante, e saper pianificare la formazione sulla base degli obiettivi aziendali e del contesto di mercato attuale e, non ultimo, deve saper manifestare sensibilità verso la sostenibilità e l’inclusione.
I giovani di oggi ti giudicano sulla base dei valori che, come azienda, trasmetti e porti avanti. Oggi, per essere un’azienda performante, è necessario investire sull’employer branding ed essere coerenti con la propria mission”.
AIDP rappresenta un punto di riferimento per la comunità HR, che viene supportata dall’associazione attraverso strumenti che possono aiutare i soci nell’operatività di tutti i giorni, con l’obiettivo di creare una cultura della condivisione delle conoscenze.
“Per creare delle collaborazioni e produrre valore – conclude Giorgio Barbero -, cerchiamo di generare relazioni, fare network, e promuovere i contatti tra i soci sia a livello regionale che nazionale, con enti di ricerca, associazioni, Pubblica Amministrazione e Università. Questo è il significato della mia esperienza all’interno di AIDP”.
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