Tecnologia e inclusività: i due temi chiave per lavorare con efficienza e aumentare la produttività. Un evento di Digital Work City dedicato a leader e HR
La tecnologia è l’elemento indispensabile per aumentare la produttività delle aziende, l’efficienza della forza lavoro, e costruire un’economia sostenibile. Parte da questo presupposto l’evento: “Produttività del lavoro per un futuro sostenibile”, organizzato da White Libra, in programma per martedì, 20 aprile, dalle 17 alle 20, on line, previa iscrizione da richiedere scrivendo a info@whitelibra.com. White Libra è la start up dei servizi digitali per il lavoro che ha dato vita a Digital Work City, la città digitale in grado di offrire una molteplicità di servizi e software utili alla gestione delle HR. In particolare, Digital Work City non fornisce solo un software, ma un vero e proprio modello di lavoro che, anche grazie ad un piattaforma creata appositamente, facilita lo sviluppo delle competenze, e la realizzazione di progetti a impatto sociale.
Dal 2000 al 2019, negli USA, la produttività multifattoriale ha registrato una crescita dell’11,9%, mentre in Italia si attesta a -15,6%. «Due dati che la dicono lunga su quale sia lo stato degli investimenti in nuove tecnologie da parte del tessuto economico italiano – spiega Nicolò Boggian, Co Founder e Ceo di White Libra – . Investire in nuovi software e nell’intelligenza artificiale ci permette di rendere più efficienti i processi, sia produttivi che organizzativi, migliorando notevolmente le performance dell’ambito HR. L’idea del convegno in programma per il 20 aprile parte proprio dall’esigenza di dare una spiegazione a questo dato che riguarda il nostro Paese». Chiederci perché la produttività del lavoro continui a calare in Italia, rispetto ai nostri competitor europei, è doveroso: per ciò che riguarda la tecnologia, in Italia il 40% delle aziende usa sistemi gestionali, solo il 22% usa servizi in cloud.
«L’efficienza con cui utilizzi gli asset, è la misura più vicina che abbiamo per determinare la produttività del lavoro – prosegue Boggian –, ma questo dato sulla produttività multifattoriale ci dice che siamo inefficienti nell’organizzare il lavoro, e inefficienti nell’allocare gli asset. C’è bisogno di un’analisi della situazione e cambiare passo, dirigendoci verso una maggiore fiducia verso le nuove tecnologie, che possono migliorare sia la qualità del lavoro sia quella delle nostre vite».
La Digital Work City si configura come un ecosistema economico disegnato per affrontare contemporaneamente i problemi sociali/economici con quelli individuali, professionali, finanziari dei vari attori che compongono il mercato del lavoro. Questo sforzo ha consentito di costruire uno strumento senza precedenti a favore di coloro che nel lavoro intendono realizzare se stessi e non solo un reddito. In questo contesto si inserisce l’altro elemento irrinunciabile per una crescita economica sostenibile e al passo con i tempi, l’inclusività:«in Italia le persone fanno fatica a cambiare lavoro – dice Boggian – È una questione di cambio di prospettiva, che viene prima di qualsiasi strategia industriale. Un problema culturale, che deve essere affrontato soprattutto dagli HR, favorendo l’inclusione di skills differenti e l’integrazione tra figure professionali senior e junior. Maggiore inclusività significa maggiore produttività, e viceversa. Questo sarà l’altro grande tema che affronteremo nel corso del convegno».
PER ULTERIORI INFORMAZIONI: info@whitelibra.com
Leggi anche:
Digital Work City, la piattaforma che rivoluziona il lavoro digitale