La piattaforma Zwap utilizza l’AI per il matching tra professionisti che abbiano interessi e passioni comuni, unendo hard skills e soft skills
Avvicinare professionisti uniti da interessi e aspirazioni simili, per creare aziende vivaci e innovative: è questo l’obiettivo di Zwap, la piattaforma creata da tre giovani imprenditori under 30, nel bel mezzo del Covid-19, e destinata a rivoluzionare il mondo dei social network. Una startup tutta italiana che vuole aiutare i professionisti a mettersi in contatto tra loro, per condividere progetti e scambiare idee.
Federico Pedron, Luigi Adornetto e Luca Tamborino Frisari sono i tre founders under 30 della piattaforma che utilizza i sistemi dell’intelligenza artificiale per fare rete e creare collegamenti tra le persone. Nata durante la pandemia, l’idea ha preso forma fino a diventare una realtà che conta ormai oltre 7 mila zwapper in 400 città italiane, e in metropoli internazionali come Londra e Berlino.
Zwap permette alle persone con interessi e obiettivi di business affini di incontrarsi in meeting one-to-one settimanali, ampliando notevolmente la rete di conoscenze e la possibilità di interazioni con altri professionisti. Giorno dopo giorno, si creano piccole community ristrette e verticali, capaci di dar vita a connessioni così specifiche da considerarsi autentiche.
Gli zwapper non sono solo persone che fanno business grazie allo scambio di idee ed esperienze lavorative: sono persone che stringono amicizie, ed entrano in rapporto tra loro in modo unico, specie considerando il contesto di riferimento.
Mentre nei social network tradizionali fanno reciproca conoscenza anche persone che non condividono particolari passioni, nel caso di Zwap la situazione è diametralmente opposta: gli algoritmi dell’Intelligenza Artificiale fanno sì che si generino connessioni realmente autentiche, e di valore, all’interno di un ecosistema in cui convivono gli utenti.
Il sistema si diversifica dalle altre piattaforme social proprio grazie agli algoritmi per analizzare anche gli interessi, le passioni e gli obiettivi professionali affini tra gli iscritti. In base agli orari e giorni indicati dagli stessi utenti, Zwap fissa incontri in videocall, per farli interagire tra loro.
Chi sono gli zwapper? In genere hanno un’età compresa tra i 25 e i 45 anni, e hanno un profilo lavorativo decisamente accattivante, solitamente nell’ambito delle professioni digitali. A mettersi in relazione sono Chief Marketing Officer, startup founder e CEO, giornalisti, appassionati di prodotto, design e marketing.
L’iscrizione alla piattaforma è gratuita: si crea un profilo per raccontare i propri interessi, il proprio background professionale e quali opportunità si è disponibili ad accogliere. Sulla base di questi dati, l’AI di Zwap organizza videocall settimanali di mezz’ora con il proprio match, utenti affini al proprio profilo, arrivando a costruire un network professionale reale ed efficace.
Zwap sembra avere tutte le carte in regola per un futuro brillante: la particolare attenzione agli aspetti più personali e soggettivi degli utenti rende la piattaforma un luogo di incontro più avvincente e profondo, in cui trovare non solo opportunità di business, ma anche nuovi amici.
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