Scaglioni IRPEF: tutte le novità 2024

IRPEF 2023: scaglioni e aliquote [CAL]
(foto Shutterstock)

Tre nuovi scaglioni IRPEF e le percentuali per calcolare le tasse sul reddito prodotto durante l’anno

Con la legge di bilancio per il 2024 (decreto legislativo 216/2023), oltre ai provvedimenti per ridurre il cuneo fiscale dei lavoratori, sono state introdotte alcune novità che anticipano la tanto attesa riforma globale del sistema fiscale italiano.

La novità del D.L. riguarda una modifica al numero di scaglioni IRPEF e alle soglie di reddito. Cos’è l’IRPEF? Si tratta delle imposte che ciascun lavoratore paga sui propri redditi. In altre parole, sono le tasse che i lavoratori devono pagare sull’ammontare dei redditi prodotti durante l’anno. La fonte normativa è il TUIR, il Testo unico imposte sul reddito, che regola la materia fiscale nel nostro ordinamento: chi deve pagare le tasse, le percentuali degli scaglioni/aliquote, i casi di esonero e esenzione.

Scaglioni IRPEF 2024: cosa cambia rispetto al 2023?

A partire dal 2024 gli scaglioni IRPEF passano da 4 a 3:

  • reddito complessivo fino a 28.000 euro;
  • reddito complessivo superiore a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • reddito complessivo superiore a 50.000 euro.

Un’ulteriore riduzione dopo quella effettuata agli scaglioni IRPEF 2023, quando si è passati dai precedenti 5 a 4 scaglioni. 

Se i risultati confermano anche per il 2024 gli effetti della precedente riduzione, c’è da aspettarsi un risparmio di spesa e un conseguente aumento della disponibilità per milioni di lavoratori dipendenti.

Aliquote IRPEF 2024

Gli scaglioni IRPEF vengono utilizzati per determinare l’aliquota percentuale di tassazione applicabile al reddito di un individuo, con l’obiettivo di garantire un sistema fiscale progressivo, dove chi guadagna di più paga una percentuale di tasse maggiore.

Di seguito le nuove aliquote per i redditi prodotti nell’anno 2024 (articolo 11 del TUIR):

  • 23% per il reddito complessivo fino a 28.000 euro;
  • 35%, per il reddito superiore a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43%, per il reddito superiore a 50.000 euro.

Esiste anche una no tax area, che rappresenta una soglia di reddito al di sotto della quale non si è soggetti all’IRPEF, la cui soglia è fino a 8.500€.

L’imposizione fiscale è doppiamente progressiva: aumenta con l’aumentare del reddito prodotto e l’imposta lorda complessiva è la sommatoria delle percentuali di ogni scaglione. Facciamo un esempio per rendere ancora più chiaro questo concetto. Se un soggetto ha un reddito imponibile di 60.000 euro, non si applica il 43% su tutto il reddito, ma solo sulla parte che eccede i 50.000 euro. Le somme precedenti, invece, verranno tassate applicando le percentuali degli scaglioni inferiori.

Alle aliquote IRPEF si aggiungono poi le addizionali IRPEF, che sono percentuali fissate dagli enti locali. La misura di queste addizionali varia da ente a ente, ma generalmente non supera il 3,3% per le Regioni e lo 0,8% per i Comuni. Puoi consultare l’elenco completo delle addizionali IRPEF suddivise per regioni sul sito del Ministero delle Finanze.

Nuovi scaglioni IRPEF: come si effettua il calcolo?

Il primo passo per calcolare l’aliquota IRPEF è determinare lo scaglione di reddito in cui ci si trova. A questa quota bisogna aggiungere le aliquote addizionali di regione e comune di appartenenza per avere il valore finale di tassazione sul proprio reddito.

Il team di Laborability ha ideato un pratico calcolatore IRPEF per aiutarti a simulare l’ammontare dell’imposta e il risparmio rispetto alle precedenti aliquote IRPEF.

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