Facciamo chiarezza sul cuneo fiscale, uno degli aspetti più importanti del mercato del lavoro, che interessa sia l’azienda sia i lavoratori
Il cuneo fiscale è la percentuale che indica il peso delle imposte sul lavoro (dirette, indirette e contributi previdenziali) sul costo del lavoro complessivo.
La differenza tra costo del lavoro per i datori di lavoro e stipendio netto per il lavoratore non è uguale in tutto il mondo e dipende dal sistema fiscale e contributivo di ogni Paese. Più bassa è la percentuale del cuneo fiscale, più lo stipendio lordo si avvicina al netto in busta paga.
Viene calcolato sia per i lavoratori dipendenti sia per gli autonomi o liberi professionisti. Le imposte considerate nella determinazione del cuneo fiscale sono sia a carico del datore di lavoro o committente, sia del dipendente o autonomo o libero professionista.
Il cuneo fiscale è in parte a carico del datore di lavoro e in parte del lavoratore. Per i lavoratori dipendenti consiste nella differenza tra stipendio lordo pagato dalle aziende e importo netto percepito in busta paga dei lavoratori.
Questa differenza è dovuta a diversi elementi che influenzano il calcolo del netto:
In altre parole, il datore di lavoro, nel pagare le retribuzioni lorde al dipendente, trattiene le imposte e i contributi al lavoratore direttamente in busta paga, pagando quindi l’importo netto. All’importo lordo, il datore di lavoro dovrà aggiungere la quota a suo carico. Il cuneo fiscale è quindi dato da quanto trattenuto al lavoratore nella busta paga e dalla parte di oneri a carico del datore di lavoro.
Per il lavoratore autonomo il cuneo fiscale è costituito da:
Anche per gli autonomi e per i professionisti, il carico è in parte a carico del lavoratore e in parte a carico del committente.
La riduzione del cuneo fiscale è un tema fortemente dibattuto in politica dal momento che può portare a vari scenari, tra cui:
In questa direzione, negli ultimi anni, sono stati adottati alcuni interventi normativi per cercare di ridurlo, come ad esempio il cambio delle aliquote Irpef, il bonus 200 euro, e la riduzione dei contributi Inps a carico del dipendente.
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