La consulente Cristina Zecchinato svela trucchi e requisiti per andare in pensione anticipata, con un approfondimento sulle tipologie di pensione Quota 100, Opzione donna, APE Sociale donne, e quelle dedicate a lavoratori precoci e che abbiano svolto lavori usuranti.
Ciao a tutti, sono Cristina Zecchinato, una consulente, e mi occupo di diritto del lavoro e amministrazione del personale. In questo episodio parleremo della pensione anticipata e di alcune tipologie di pensioni che attualmente consentono di accedere alla pensione prima dei termini ordinari.
Ad oggi, se si è un lavoratore dipendente, bisogna attendere i 67 anni per andare in pensione. Esistono tuttavia dei casi in cui è possibile andare in pensione prima. Se ti stai chiedendo se esiste un modo per andare in pensione prima, resta in ascolto!
La pensione anticipata è un trattamento pensionistico previsto per chi gode del sistema contributivo misto, cioè per chi alla data del 31 dicembre 1995 stava già lavorando e potrà andare in pensione – a prescindere dall’età anagrafica – se si sono maturati:
Questi requisiti contributivi sono validi fino al 2026.
Anche chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996 ha la possibilità di andare in pensione prima accedendo alla “pensione anticipata contributiva”. Per fare ciò ad oggi si richiede il possesso di:
È stata introdotta in via sperimentale, per ora fino al 2021, una misura speciale di pensionamento anticipato per cui è richiesto un numero minimo di anni contributivi e di età: rispettivamente, 38 anni di contributi e 62 anni di età. Il diritto a tale pensione deve essere conseguito entro il 2021.
I lavoratori precoci sono coloro che hanno versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento del 19esimo anno di età e che si trovano in una delle seguenti condizioni:
Fino al 2026 il requisito per andare in pensione anticipata è avere 41 anni di contribuzione.
È prevista la possibilità di andare in pensione a 61 anni e 7 mesi, avendo comunque maturato 35 anni di contributi, per coloro che abbiano svolto nell’arco della propria vita lavorativa attività riconducibile a:
Il periodo minimo di attività richiesto è di almeno 7 anni, negli ultimi dieci anni di attività lavorativa, oppure per almeno la metà della vita lavorativa complessiva.
Le donne possono andare in pensione anticipatamente grazie a due misure, Opzione donna e APE sociale donna.
“Opzione donna” è un istituto sperimentale a favore delle donne che entro il 2020 abbiano maturato 35 anni di contributi e 58 o 59 anni di età, a seconda che siano lavoratrici subordinate o lavoratrici autonome. Le donne che richiedono la pensione secondo questi requisiti ottengono la pensione in 12 mesi dal momento della maturazione dei requisiti.
La cosiddetta “APE sociale” donne è riconosciuta alle madri, con possibilità di anticipare la percezione del trattamento pensionistico rispetto ai requisiti contributivi richiesti dall’APE sociale, riducendolo di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni.
La domanda di accesso all’APE sociale richiede che i requisiti siano stati perfezionati entro il 2020.
“APE Sociale” è un’indennità a carico dello Stato volta a favorire e accompagnare al pensionamento coloro che abbiano compiuto 63 anni entro la fine del 2021 e, alternativamente:
A seconda dei casi il contribuente dovrà avere un’anzianità contributiva minima dai 30 ai 36 anni.
Andare in pensione anticipatamente non è sempre possibile per tutti, servono infatti specifici requisiti contributivi, anagrafici e personali che bisogna verificare caso per caso. I requisiti anagrafici e personali sono più facilmente individuabili, quelli contributivi possono essere verificati accedendo al proprio contro contributivo dal sito dell’INPS o chiedendo l’ausilio ad un intermediario dell’INPS.