Se la tua azienda riceve decine di curriculum, anche da candidati non idonei, hai mai pensato di utilizzare un sistema digitale?
In media, in Italia, per ogni annuncio di lavoro pubblicato vengono inviate oltre 250 candidature. Si tratta di un numero impressionante che dimostra la competitività del mercato nel nostro Paese, dove abbiamo da poco superato la cifra record di 2 milioni di disoccupati.
Se da un lato il gran numero di candidati potrebbe aiutare le aziende a trovare velocemente la risorsa più adatta, dall’altro accade spesso che molti dei curriculum ricevuti si rivelino in realtà incompatibili con il ruolo da ricoprire.
Quello del “mass applying”, in effetti, è un fenomeno che negli ultimi anni ha acquisito particolare rilevanza, soprattutto grazie alle piattaforme online che consentono di inviare più candidature con un semplice clic, anche per le posizioni per cui non si possiedono i requisiti necessari.
Il risultato? Una vera e propria montagna di curriculum difficile da gestire e tra cui, spesso, potrebbe nascondersi il candidato adatto, rischiando però passare inosservato. Proprio per questo, negli ultimi anni hanno iniziato a diffondersi i cosiddetti sistemi “digital recruiting”, in particolar modo i software ATS. Ma cosa significano di preciso questi termini?
Con questo termine si intende un approccio all’acquisizione di talenti fortemente basato sulla tecnologia e sugli strumenti digitali al fine di identificare, attrarre, valutare e selezionare le risorse più idonee. Si basa spesso sull’utilizzo di software e sistemi che individuano automaticamente i curriculum più in linea e scartano i profili non adatti al ruolo. Tali strumenti sono noti in inglese come Applicant Tracking System (ATS).
Solitamente, le aziende raccolgono e inviano i curriculum dei candidati in un database centralizzato – quello dell’ATS – che analizza poi i profili a disposizione sulla base di filtri e criteri specifici quali parole chiave, esperienza, istruzione e altre qualifiche necessarie.
Come abbiamo detto, i sistemi ATS consentono alle aziende di risparmiare tempo nello screening dei curriculum dei candidati, essendo in grado di analizzare senza errori una grande quantità di dati in poco tempo.
Anche gli stessi candidati potrebbero trarre vantaggio dai sistemi ATS, dato che questi prevedono spesso l’invio di comunicazioni automatiche, in particolar modo per i messaggi di rifiuto: in questo modo, gli HR non dovranno contattare singolarmente ogni candidato, potendo al contempo garantire a tutti una degna risposta alla candidatura inviata.
Inoltre, gli strumenti ATS potrebbero rivelarsi un aiuto prezioso per combattere gli unconscious bias, i cosiddetti “pregiudizi inconsapevoli” di cui abbiamo già parlato e che, spesso, potrebbero portare a giudizi affrettati e poco oggettivi su risorse potenzialmente adatte.
Naturalmente, nell’analisi dei curriculum ricevuti occorrerà prestare attenzione anche al GDPR, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati entrato in vigore nell’Unione Europea il 25 maggio 2018.
Tra le varie novità introdotte dal regolamento c’è, ad esempio, l’obbligo di informare chiaramente i candidati sulle modalità di utilizzo dei loro dati personali durante la selezione, oltre che di usare tali informazioni solo per scopi legittimi e ben definiti. Inoltre, i candidati potranno sempre avere il diritto di accedere ai dati detenuti dall’azienda, nonché di richiederne la cancellazione una volta terminato il processo di recruiting.
Se ci si sta occupando di più selezioni con numerosi candidati, e se non si dispone di sistemi per l’automazioneÈ l’insieme dei sistemi e delle operazioni (specialmente elettronici) che rendono automatico un processo produttivo o di funzionamento, eliminando, del tutto o in parte, l’intervento dell’uomo. More dei vari processi, potrebbe quindi capitare di commettere errori di compliance al GDPR. Anche in questo caso, un sistema automatico per lo screening dei curriculum potrebbe aiutare le aziende a rispettare tutte le norme in vigore senza particolari difficoltà.
Se stai cercando una piattaforma per individuare e selezionare le risorse adatte alla tua azienda, LearK è la soluzione che fa al caso tuo: il software include un database di curriculum costantemente aggiornati dagli stessi candidati e sempre disponibile ai selezionatori, rilevando automaticamente i profili migliori per ogni posizione e rispettando il GDPR in ogni fase della ricerca. Insomma: LearK è l’alternativa ideale per rendere più smart ed efficace il processo di recruiting.
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