Il welfare riassume in sé una grande quantità di servizi e tematiche che interessano direttamente le persone nelle aziende. Un ambito che si sta trasformando notevolmente in seguito alla pandemia, dirigendosi sempre di più verso l’ascolto dei bisogni delle persone.
In particolare, la salute è uno dei fattori che interessano maggiormente le HR, dato che il benessere di dipendenti e collaboratori passa attraverso l’alimentazione. Come si è evoluto, negli ultimi due anni, il settore del vending rispetto alla qualità dell’alimentazione?
È stato questo il focus della Clubhouse di SHR Italia, che ha visto protagonisti due importanti player: Sogedai, società a marchio DAI specializzata nel vending machine e nella distribuzione automatica e Fast Matic, società italiana leader nel settore del vending. Le voci di Bruno Mazzoleni, Vice Presidente Sogedai, e Antonino Pezzimenti, Presidente di Fast Matic, raccontano come il mercato sta cambiando e quali sono i progetti più innovativi in via di sviluppo.
Lo smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More ha modificato molte abitudini della quotidianità lavorativa, incidendo inevitabilmente sul settore della distribuzione automatica.
“Il comparto ha subito fortemente gli effetti della pandemia, soprattutto per ciò che riguarda le grandi sedi e le città più abitate – spiega Bruno Mazzoleni –. Siamo stati molto penalizzati dallo smart working, e stiamo recuperando un po’ alla volta fette di mercato.
Allo stesso tempo, però, la pandemia ha accelerato progetti e attività in via di sperimentazione, specie per le aziende più evolute. In particolare, le aziende hanno sviluppato una grande attenzione rispetto al benessere delle persone, e questo ha portato anche Sogedai a riflettere su come poter supportare dipendenti e collaboratori nel futuro prossimo”.
“C’è un maggiore interesse da parte delle persone sul tema alimentazione, e il comparto sta cercando di interpretare questa trasformazione proponendo, passo dopo passo, prodotti diversi – prosegue Antonino Pezzimenti -.
C’è attenzione al marchio e alla qualità del prodotto che si va a scegliere. Il distributore automatico rappresenta un momento di pausa, quindi resta comunque un consumo d’impulso, ma l’attenzione dei clienti va sempre di più verso prodotti sani ed equilibrati rispetto alle calorie e alle proprietà nutrizionali.
Per quanto concerne la distribuzione automatica, percepiamo un cambiamento di consumo dovuto alla crescente attenzione sul prodotto”.
Il marchio e la qualità sono importanti nella scelta del prodotto. Anche se il distributore automatico continua a costituire un consumo d’impulso visto che rappresenta un momento di pausa, si sottolinea come l’attenzione dei clienti vada sempre di più verso prodotti sani ed equilibrati rispetto alle calorie e alle proprietà nutrizionali.
Una trasformazione bidirezionale: non solo le persone chiedono prodotti diversi, ma molto spesso sono le stesse aziende che invitano i consumatori a dirigersi verso questo tipo di articoli, qualitativamente più completi.
“Abbiamo iniziato a proporre il caffè senza zucchero, così come la bevanda al ginseng – dice Bruno Mazzoleni –, per poi partecipare al progetto del gruppo di nutrizionisti di San Donato, che hanno selezionato per noi una serie di prodotti standard, dolci o salati, consigliando il marchio più adatto. Questi articoli, di qualità più elevata, vengono inseriti nei distributori automatici”.
Il progetto DAI Welfare Solution nasce dall’accelerazione imposta dal cambiamento in atto. “Il welfare è un sistema premiante, che si sta affermando in diversi modi – conclude Bruno Mazzoleni –. Esso si attua anche tramite le vending machine: con una spesa relativamente modesta, infatti, è possibile dare strumenti di welfare ai propri dipendenti.
Con un piccolo contributo giornaliero di 1 euro, è possibile dare un servizio di qualità: offrire qualcosa di buono ai propri dipendenti con una spesa modesta da parte dell’azienda. Il dipendente riceve il fringe benefitl’insieme dei vantaggi concessi dal datore di lavoro ai propri dipendenti come forma remunerativa complementare alla retribuzione principale (per es. auto a disposizione, borse di studio, viaggi premio, ecc.) More e, fino a 258 euro all’anno, non c’è alcun tipo di tassazione. L’azienda può erogare un servizio a un costo basso, contribuendo così alla soddisfazione dei suoi collaboratori”.
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