Enel a favore della leadership gentile: no alle gerarchie e sì all’ascolto quotidiano delle persone
La pandemia non ha cambiato solo il modo di lavorare, aprendo la strada allo smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More, ma ha trasformato anche il modello di leadership, sempre più concentrata sul dialogo e sul confronto, e meno incline all’approccio basato sul controllo e sulla verifica.
Ad adottare ‘leadership gentile’ è il colosso dell’energia Enel, che ha deciso di valorizzare il talento delle persone. Queste ultime assumono maggiore autonomia e aumenta così anche il senso di responsabilità.
Enel ha deciso di mettere da parte la ‘leadership gerarchica’ a favore di una nuova ‘leadership gentile’: chi si occupa di gestire le persone deve imparare l’arte della comprensione, della gentilezza, dell’ascolto.
Fattori ben lontani dal concetto di ‘debolezza’ e, anzi, molto vicini a una sorta di ‘forza costruttiva’ necessaria per dar vita a relazioni sane, indispensabili, a loro volta, a favorire un clima disteso e positivo nelle organizzazioni.
L’idea nasce in seguito alla pandemia, che ha letteralmente sconvolto la quotidianità di tutti e il mondo del lavoro, fino a ridefinire le priorità per ognuno: la carriera e il guadagno sono elementi importanti, ma non più centrali. Le persone sono sempre più convinte che la qualità della vita debba essere anteposta a un’ambizione sfrenata ed esagerata.
Da questo contesto generale in via di trasformazione, ne deriva un modello di leadership diverso, che vede le varie funzioni aziendali poste su uno stesso piano: manager e collaboratori lavorano insieme per raggiungere obiettivi comuni e pienamente condivisi.
La cultura aziendale sarà sempre più improntata al concetto di una leadership di potenziamento delle persone, fondata sulle soft skills, che si dovrà abbinare alle hard skills che le aziende già possiedono.
In pratica, nel modello proposto da Enel si passa da un ambito individualista a uno più altruistico, o comunque di condivisione, dove ogni persona ha lo stesso valore, e dove ognuno merita di avere l’occasione per valorizzare e far crescere i propri talenti.
La leadership gentile è attenta alla relazione e alla fiducia, pur continuando a puntare al raggiungimento degli obiettivi. E a essa è legato anche il concetto di sostenibilità: quest’ultima non racchiude più soltanto il tema del rispetto ambientale, ma rappresenta un approccio allo sviluppo economico molto più ampio.
Alla dimensione ecologica si affianca quella della comunità: sviluppo sostenibile significa anche attenzione ai rapporti umani.
Chi in azienda è responsabile di un team di lavoro. Per questo motivo secondo Enel, dovrà tenere in considerazione queste trasformazioni, e tutelare la sostenibilità emotiva delle persone della propria squadra.
Senza dubbio, nel mondo del lavoro era in atto un cambiamento già prima della pandemia, ma il Covid ha decisamente accelerato una trasformazione culturale ormai inarrestabile.
Oggi, chi deve gestire le persone in azienda deve tener conto del cambio di priorità, sia nei processi di recruiting, sia nella programmazione dei piani di welfare e di wellbeing, così come nella pianificazione delle attività.
Da qui la necessità di individuare un modello di leadership comune, che venga adottato trasversalmente dai manager delle aziende, indipendentemente dal settore di appartenenza.
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