Ideata da due ventenni, KeyBrain nasce un anno fa all’interno di H-Farm. Offre sostegno psicologico e percorsi di mental coach
Una piattaforma per il supporto psicologico direttamente in azienda, con mental coach e psicologi per migliorare l’ambiente lavorativo. L’idea arriva da Riccardo Lovisetto e Federico Madaro, due studenti del primo anno della laurea triennale in Digital Management di H-FARM College, rispettivamente di Asolo e di Treviso.
Riccardo è ceo, Federico co-founder. Insieme, un anno fa, hanno dato vita alla loro startup, “KeyBrain”, radunando un team di giovanissimi (sono tutti under 30) con tanta voglia di crescere.
Lo “psicologo online” ha preso piede con la pandemia ed è un servizio ormai definitivamente sdoganato per milioni di italiani: ne abbiamo parlato raccontando, ad esempio, le esperienze di Unobravo o di Serenis.
Il successo di queste startup, così come iniziative anche governative a supporto del benessere psicologico (vedi il bonus psicologo), dimostrano e sottolineano quanto la società senta l’esigenza di questi servizi, che si vanno diffondendo a macchia d’olio. Almeno nelle case.
Perché nelle aziende, invece, la collaborazione è appena iniziata. E KeyBrain punta proprio a quello spazio che va aprendosi, proponendo un prodotto su misura per le imprese. La startup offre infatti una piattaforma online che permette di accedere a una rete di psicologi e mental coach, con un percorso mirato al benessere in azienda.
Il primo passo è il contatto con lo staff di KeyBrain, alla ricerca del match perfetto: nel primo incontro si mettono a fuoco le esigenze dell’azienda, le motivazioni che spingono a cercare il servizio, gli obiettivi e gli eventuali problemi da superare.
Sulla base delle informazioni raccolte, si propone un percorso di supporto psicologico con uno dei professionisti del network.
KeyBrain si fonda su due valori cardine: personalizzazione e innovazione. Personalizzazione, per creare un percorso estremamente mirato e tagliato su misura in base alle esigenze. Innovazione, in quanto uno dei punti forti sarà nel tempo l’avvicinamento alle nuove tecnologie come realtà aumentata e metaverso, per creare delle vere e proprie esperienze per favorire il benessere mentale delle persone.
Tra i progetti c’è quello di creare delle stanze virtuali dove poter discutere, seguire corsi, o creare il proprio “angolo sereno” dove, ad esempio, poter fare una meditazione a fine giornata. Non solo: la startup mette a disposizione delle aziende affiliate anche dei momenti di formazione aziendale. Sul tavolo ci sono già diverse novità ancora in fase embrionale, dai viaggi detox alle attività di team building.
Secondo un’indagine realizzata dalla startup, il 40% degli intervistati ha dichiarato di sentire il bisogno di un supporto psicologico, e che accoglierebbe quindi con favore il fatto di averlo in azienda. Diverse imprese, del resto, hanno già accolto autonomamente questa necessità: è un’onda che si muove lentamente, ma che ha già preso piede.
Nel padovano, ad esempio, SitGroup (che offre soluzioni intelligenti per il controllo del clima e la misurazione dei consumi) ha recentemente inaugurato non solo lo spazio per la consulenza psicologica (di cui si può usufruire anche nell’orario di lavoro), ma anche lezioni di yoga e corsi di meditazione.
O ancora, a Novara, è stata proprio Confindustria a offrire alle aziende associate un servizio di sostegno psicologico e sociale orientato al benessere individuale e organizzativo. Ne potranno usufruire, nella massima riservatezza, tutti i dipendenti, contattando telefonicamente o online uno staff di esperti che sarà a loro disposizione per due mattine ogni settimana.
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