La nota azienda di underwear sposa la sostenibilità ambientale. Prossimo step sarà la riforestazione di 23 mila ettari di terreno nel Liangdu, Cina
Il Gruppo Calzedonia ha ormai intrapreso una direzione chiara e decisa a lungo termine, verso un presente e un futuro sempre più sostenibili. L’ultima iniziativa messa in campo arriva da Tezenis, che ha recentemente messo a dimora 150 nuovi alberi a Vallese, in provincia di Verona, proprio accanto al quartier generale del brand. Il progetto ha coinvolto i dipendenti dell’azienda, come giardinieri per un giorno, e la Fondazione Alberitalia, che ha come obiettivo la lotta ai cambiamenti climatici attraverso soluzioni basate sulla natura.
In concomitanza ha preso il via un’altra iniziativa speciale a beneficio tutela dell’ambiente. In tutti i punti vendita Tezenis verrà incoraggiato l’acquisto di shopper riutilizzabili in canvas di cotone per evitare il più possibile sprechi a discapito delle risorse naturali dell’ambiente. In alternativa, le shopping bag monouso saranno comunque disponibili ma a pagamento di un prezzo simbolico.
Il ricavato dalla vendita sarà destinato al finanziamento di un progetto di piantumazione nella regione Liangdu in Cina. Un’iniziativa, questa, che permetterà la riforestazione di 23 mila ettari di terreno nel distretto di Liuzhi. Una zona colpita da desertificazione dovuta al cambiamento climatico e all’inquinamento. Come effetto secondario, oltre al beneficio per l’ambiente, questo intervento avrà un risvolto positivo anche per l’occupazione: creerà infatti oltre 15 mila posti di lavoro, di cui il 79% destinato a donne.
Le azioni più recenti si aggiungono a quelle che il brand aveva messo in capo già in precedenza, sempre nell’ottica di ridurre l’impatto ambientale dell’azienda. Tra queste, ad esempio, l’utilizzo di packaging in carta e cartone FSC riciclati e degradabili.
L’utilizzo di queste shopper, tuttavia, è comunque scoraggiato in favore di quelle riutilizzabili.
Continua anche il progetto Second Life in collaborazione con Humana, che si pone come obiettivo quello di dare una seconda vita ai capi usati e in buono stato, per finanziare iniziative di sviluppo nel sud del mondo.