Strategia organizzativa, modalità di assunzione, app di comunicazione interna: ecco gli strumenti più utili per migliorare i processi e aumentare la motivazione
Il legame strettissimo tra benessere e produttività aziendale è ormai certificato dai numerosi studi sul tema, che confermano come una persona più coinvolta, motivata e felice è di fatto anche più competitiva, creativa e produttiva sul lavoro.
Come costruire, dunque, un ambiente lavorativo che favorisca il connubio di questi due fattori?
Nel corso di laborability IMPACT2030, il primo grande evento organizzato da laborability in collaborazione con Forbes, abbiamo esplorato tre punti di vista, proponendo alle aziende altrettanti strumenti utili per migliorare l’efficienza della propria organizzazione.
La filosofia di STRTGY nasce da un assunto: il progresso è ciò che muove il mondo. È così da sempre, perché la natura dell’essere umano lo spinge al miglioramento continuo. Ognuno, nel suo piccolo, è felice e soddisfatto quando riesce a tagliare dei traguardi, che siano grandi o piccoli, perché psicologicamente rappresentano una forma di evoluzione.
In ambito aziendale, il fenomeno è stato studiato da due psicologi, Teresa Amabile e Steven Kramer, che hanno rilevato come “i dipendenti non aumentano la produttività quando raggiungono grandi obiettivi strategici di lungo periodo, ma quando riportano piccole vittorie quotidiane”.
Da queste premesse nasce STRTGY, il primo sistema di crescita aziendale in Italia che propone una modalità asincrona e per obiettivi. Il sistema è certificato da Accredia e propone soluzioni che poggiano sulla ricerca e su una solidissima base statistica.
“Always make progress – spiega Antonio Civita – è diventato il nostro mantra. Il progresso è ciò che sblocca l’innovazione, crea nuovi mercati, rende le persone felici, le tiene unite e rende tutti più motivati e produttivi. Per questo, quando si tratta di gestire la propria strategia, bisogna chiedersi se l’obiettivo è aumentare le performance o inseguire il progresso. Se puntiamo al progresso, dobbiamo permettere alle persone di cambiare. In ambito aziendale funziona il ‘finché noia non ci separi’. Quando subentra la noia, qualunque rapporto finisce”.
Le trasformazioni del contesto socio economico e gli scenari incerti che si vanno delineando di conseguenza hanno ripercussioni evidenti sul mondo dell’impresa, a cui il mercato chiede di garantire, al contempo, produttività e flessibilità.
“E questo – spiega Giuseppe Venier, AD di Umana – comporta l’emergere di una serie di problemi e contraddizioni. Da un lato, ad esempio, in azienda c’è bisogno di persone motivate e su cui investire in formazione. Ma non riesco ad avere scenari certi sul futuro, e quindi mi serve anche flessibilità. E come fidelizzo la flessibilità?”
“Oppure, ho bisogno di certezza sui costi, su investimenti e disinvestimenti. Ma allora come organizzo il mio lavoro? Ancora, l’accesso alle agevolazioni sconta talvolta la perdita di elementi di flessibilità per l’azienda. Come concilio sgravi/incentivi con la flessibilità? E se devo gestire il cambiamento garantendo la sostenibilità sociale ed economica dell’organizzazione, come faccio?”
“A queste domande – continua Venier – Umana risponde con degli strumenti non nuovi e che tuttavia, nel tempo, non smettono di rivelarsi efficaci. Uno di questi è lo staff leasing: assumiamo le persone a tempo indeterminato per le aziende, costruendo un progetto che è anche di employer branding, narrativa, strategia. Non c’è solo l’azienda a scommettere su una persona, ci mettiamo in due e così l’azienda può internalizzare la flessibilità”.
“L’altro strumento che proponiamo si chiama apprendistato duale, un modello di formazione professionale che combina l’apprendistato in azienda con l’istruzione teorica in un centro di formazione”.
A concludere l’approfondimento dedicato a produttività ed engagement è Manuele Ceschia, CEO di MyNet. L’app offre una vasta gamma di strumenti per semplificare la gestione dei dipendenti, dall’utilizzo di chat interne alla timbratura del cartellino, dalla prenotazione degli spazi al carpooling, dai giochi per coinvolgere i dipendenti alla gestione semplificata delle note spese.
Ci sono 16 moduli disponibili e ogni azienda può scegliere quelli che meglio rispondono alle proprie esigenze e integrarli con i sistemi già in uso. Il punto di forza dell’app è che, semplificando e digitalizzando alcune operazioni, consente un risparmio di tempo considerevole.
“Questo tempo – dice Ceschia – può essere reinvestito in altre attività più intellettuali, e tutto questo si trasforma in produttività”. Qualche esempio? “Una società da 540 dipendenti, per gestire la richiesta di ferie e permessi, impiegava 1250 ore. Sostituendo i moduli cartacei con MyNet il tempo richiesto per l’operazione è sceso dell’80%, riducendosi a 200 ore totali”.
“Un’altra applicazione: le email possono rappresentare un perdita di tempo importante, spesso si perdono, altrettanto spesso le persone tendono a non leggerle per mancanza di tempo. Con la soluzione Bacheca, l’azienda conserva la possibilità di comunicare ai dipendenti le più rilevanti notizie organizzative, con l’ulteriore possibilità di prevedere una notifica push per l’utente. Questo permette di abbattere del 37% il flusso di email”.
“Infine con la funzione armadietto – chiude Ceschia – abbiamo abbattuto di molto l’uso di email per la condivisione di documenti aziendali personali. Pensiamo solo alle buste paga: con MY NET non servono più email o lettere cartacee, è tutto sempre disponibile sull’app, riducendo la carta, il tempo e lo stress”.