ADHR spiega i sette motivi per cui è importante avere un profilo LinkedIn, e come gestirlo al meglio
Basta con la timidezza e il timore di essere autoreferenziali: LinkedIn va frequentato con costanza, sfruttando al massimo le sue potenzialità, per farsi conoscere e promuovere le proprie competenze. Se si è fatto qualcosa di bello nel corso della giornata lavorativa o si è raggiunto un risultato o, ancora, si è prodotto un contenuto interessante, tutto ciò va condiviso con il popolo di LinkedIn.
È necessario uscire dalla dimensione tradizionale, e catapultarsi in quella virtuale che, oggi più che mai, è assolutamente reale. Ecco che LinkedIn non è più un mondo a parte, ma un territorio in cui muoversi velocemente e con grande efficacia per farsi conoscere, spiccare, e promuovere le proprie esperienze, siano esse lavorative o formative. Non abbiate paura, dunque, seguite i 7 consigli di ADHR e approfittate del network LinkedIn per costruire il vostro personal brand.
Più antico di Facebook, Instagram e Snapchat, LinkedIn è in assoluto il social più adeguato per l’ambito lavorativo: è il vero spazio virtuale in cui si incontrano aziende e professionisti, per conoscersi e scambiarsi contatti e informazioni. I numeri di LinkedIn parlano chiaro:
È chiaro che LinkedIn rappresenta una fornitura quasi illimitata di connessioni, opportunità professionali e informazioni sul mondo del lavoro, da cui si può attingere costantemente.
Nel cercare occupazione, è possibile filtrare la ricerca per posizione geografica o per parole chiave. Inoltre, è possibile inserire i propri “interessi di carriera” e attivare la funzione che permette ai recruiter di visualizzare il proprio profilo come disponibile a valutare nuove opportunità.
Altrettanto importante è scegliere accuratamente le parole chiave che descrivono il proprio ruolo professionale, o la posizione a cui si aspira, perché esse danno già un’idea chiara e immediata della propria professionalità, a chi sta cercando collaboratori.
Non sono solo le aziende ad avere necessità di un proprio employer branding: anche chi cerca un’occupazione, o semplicemente vuole farsi conoscere sul social LinkedIn, necessita di un proprio professional brand.
LinkedIn rappresenta una sorta di cv alternativo, che permette di dare un tocco in più al proprio profilo, caricando una foto professionale, e un’immagine di copertina adeguata al ruolo e settore di riferimento. Nell’abstract è possibile evidenziare i punti di forza, e far emergere la propria personalità.
Se l’azienda riceve un cv, e ha bisogno di maggiori informazioni su un dato profilo, generalmente lo digita su Google. Fidarsi di chi non si conosce è difficile, e LinkedIn è una grande rassicurazione per i recruiter e le aziende che cercano collaboratori. Il social tende a classificarsi bene nella sua Serp, cioè i risultati di ricerca. Di conseguenza, anche la pagina LinkedIn del proprio profilo sarà una delle prime cose che si trovano su Google, associata al proprio nome.
Entrando in LinkedIn si crea una rete di relazioni professionali che si mantengono nel tempo, e che si basano sulla fiducia reciproca. È importante non limitarsi ad avere un profilo ben curato, ma utilizzarlo per fare networking e promuovere il proprio personal brand, iscrivendosi a gruppi, partecipando a discussioni, seguendo e commentando i post delle aziende.
Nel contesto LinkedIn la conoscenza è reciproca: così come le aziende possono trovare profili professionali, altrettanto questi ultimi possono accedere a informazioni su realtà aziendali considerate interessanti.
Il che può essere utile nel caso ci si debba preparare ad un colloquio con una determinata realtà. Sulle pagine aziendali, infatti, si possono trovare numerose informazioni, sia sui dipendenti, che sul tipo di background formativo e professionale che hanno, quali competenze e qualifiche.
Grazie a LinkedIn è possibile essere sempre aggiornati sulle tendenze, gli approfondimenti, le news e i report degli ambiti che più incuriosiscono e interessano. Si possono trovare eventi, convegni, corsi di formazione e annunci dei quali non si era a conoscenza.
Grazie alla connessione quotidiana con persone che lavorano anche in ambiti molto diversi dal proprio, è possibile trarre ispirazione per la propria professione. Ad esempio, su LinkedIn si possono osservare profili di carriera a cui si ambisce, o che si trovano interessanti, capire che percorsi formativi abbiano intrapreso, quali siano le competenze specifiche, se abbiano fatto esperienze all’estero.
In questo modo, se si sta attraversando un periodo difficile rispetto alla motivazione professionale, si possono cogliere spunti di riflessione per cambiare la propria posizione e migliorare la propria carriera.
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