Un Centro di innovazione italiano nel cuore degli Stati Uniti: la creatività made in Italy arriva in America
Si chiama Call4Innovation ed è il primo centro italiano per l’innovazione istituito a San Francisco. Servirà come punto di riferimento per tutte le imprese italiane che vogliono esportare la propria creatività in ambito tecnologico e di trasformazione digitale, facendosi conoscere nella Silicon Valley.
Il centro è stato promosso dalla Direzione Generale Sistema Paese del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con l’ambasciata d’Italia a Washington e con il Consolato Generale a San Francisco.
Call4Innovation è implementato grazie al coinvolgimento dell’ICE e dell’Istituto Italiano di Cultura. La prima chiamata è stata dedicata a startup e PMI, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di know-how nel paradiso, per eccellenza, della digital innovation.
Nonostante, ormai da decenni, la Silicon Valley sia considerata il centro dell’ecosistema globale delle startup innovative, anche in Italia le imprese si sono date da fare nello sviluppo di nuove tecnologie, specializzandosi in alcuni ambiti importanti.
L’Italia, infatti, si distingue nel settore aerospaziale e in quello farmaceutico, e molte startup si stanno concentrando sull’applicazione della tecnologia in altri comparti ad elevata specializzazione.
I competence center presenti sul territorio nazionale stanno concentrando la ricerca in ambiti come la robotica avanzata, Big DataÈ una enorme raccolta di dati che supera i limiti dei database tradizionali. Per essere analizzata necessita di tecnologie e metodi analitici specifici, in modo da estrarre valori e conoscenze, che, ad esempio, in un contesto aziendale possono essere d’aiuto nel prendere le decisioni migliori. More, digital factoring, cybersecurity e sull’uso di tecnologie destinate a potenziare la filiera produttiva di comparti strategici per l’economia nazionale.
“Intelligenza artificiale”, “Metaverso e cultura” e “Creatività” sono le tre macro aree a cui sono dedicati i primi due programmi di orientamento e mentorship organizzati da Call4Innovation. In pratica, l’innovation hub seleziona una parte delle startup italiane che partecipano al progetto, sulla base di alcuni parametri di riferimento.
Il primo step è già stato compiuto, e le prime 40 startup e 25 PMI in graduatoria hanno avuto accesso a un percorso di orientamento online di due settimane, al termine del quale le migliori 15 startup e 15 PMI potranno affrontare un percorso intensivo, in presenza, a San Francisco.
Il percorso durerà una settimana per le PMI e due settimane per le startup, e queste avranno l’opportunità di confrontarsi direttamente con l’ecosistema della Silicon Valley. Le prossime aree di interesse saranno robotica, cybersecurity, IoT e blockchain.
Per le aziende italiane si tratta di una grande possibilità di crescita e di approccio internazionale al proprio business. A delineare il contesto in cui si inseriscono le startup innovative italiane è Pitchbook, la società con sede a Seattle che fornisce dati, ricerca e tecnologia e che copre i mercati dei capitali privati, tra cui capitale di rischio, private equity e transazioni di fusione e acquisizione.
L’interesse da parte di investitori statunitensi in startup europee si sta rafforzando. Nel 2022, oltre il 50% dei round di finanziamento in startup europee comprendeva almeno un investitore non europeo, per un totale di 65,2 miliardi di euro. Call4Innovation è nato proprio per consentire all’Italia di rappresentare un punto di riferimento nel panorama internazionale dell’high tech.
Le attività del Centro di Innovazione Italiano si svolgono all’interno delle più ampie e diversificate iniziative di Innovit a San Francisco, il primo Italian Innovation and Culture Hub, uno spazio promosso dal Governo Italiano che rappresenta il meglio dell’Italia – cultura, business, tecnologia e scienza – nel cuore della Silicon Valley.
La missione di Call4Innovation è quella di essere da stimolo per idee e iniziative imprenditoriali innovative, fungere da vettore per progetti di innovazione oltre confine, e da acceleratore per il loro sviluppo internazionale, permettendo alle imprese italiane di avere una presenza stabile in Silicon Valley e, attraverso la California, in tutti gli Stati Uniti.
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