In Italia i robot sono già molto numerosi, soprattutto nei settori logistica e trasporti. L’automazione avrà un impatto anche su molti altri comparti
Uno studio di McKinsey stima che entro il 2030, in Italia, nel 60% delle occupazioni un terzo delle mansioni potrebbe essere automatizzato. Molti settori, come la produzione industriale e il trasporto, stanno già sperimentando i benefici della robotizzazione, che include l’automazioneÈ l’insieme dei sistemi e delle operazioni (specialmente elettronici) che rendono automatico un processo produttivo o di funzionamento, eliminando, del tutto o in parte, l’intervento dell’uomo. More di processi ripetitivi e la riduzione del lavoro manuale.
Tuttavia, questo fenomeno potrebbe anche avere un impatto negativo sulla forza lavoro, in particolare nei settori dove i lavori a basso livello di istruzione e quelli altamente ripetitivi sono più comuni. Vediamo quali sono i pro e i contro della diffusione di queste tecnologie e quali lavori ne risentiranno più a breve termine.
Già oggi, soprattutto nel settore produttivo e logistico, i robot fanno parte della “popolazione” di molte aziende. La loro presenza comporta numerosi benefici per l’economia, la salute, la sicurezza e l’ambiente.
Ad esempio, la robotizzazione e l’automazione possono aumentare l’efficienza e la produttività delle imprese, riducendo i costi e migliorando la qualità dei prodotti e dei servizi offerti.
Inoltre, i robot e l’automazione possono essere utilizzati per eseguire compiti pericolosi o faticosi, riducendo il rischio di infortuni e migliorando la sicurezza sul posto di lavoro.
Anche l’ambiente può beneficiare dell’impatto dell’automazione, perché i veicoli a guida autonoma possono essere programmati per guidare in modo efficiente, riducendo il consumo di carburante e le emissioni di CO2.
In termini di occupazione, tuttavia, l’automazione può portare alla perdita di posti di lavoro in determinati settori, poiché i robot e le tecnologie automatizzate possono eseguire le stesse attività in modo più efficiente e a un costo inferiore rispetto ai lavoratori umani.
Inoltre, la robotizzazione e l’automazione possono portare a una più profonda disuguaglianza economica, poiché i lavoratori altamente qualificati possono trarre maggiori vantaggi dalla tecnologia rispetto ai lavoratori con meno qualifiche.
Questo potrebbe portare a una maggiore polarizzazione della società e alla creazione di una classe lavoratrice precaria e mal retribuita.
Ancora: l’automazione potrebbe influire negativamente sulla qualità del lavoro, con la riduzione dei salari e il peggioramento delle condizioni di lavoro per i lavoratori rimanenti. La natura ripetitiva e monotona dei lavori che vengono automatizzati può anche portare a un calo della soddisfazione lavorativa e della motivazione dei lavoratori.
Tuttavia, è importante sottolineare che la robotizzazione potrebbe anche creare nuovi lavori e nuove opportunità di carriera, soprattutto nei settori dell’ingegneria, della programmazione e della manutenzione dei robot.
Inoltre, ci sono alcune competenze umane, come la creatività, la risoluzione dei problemi e l’empatia, che al momento non possono essere sostituite dall’intelligenza artificiale e che quindi potrebbero diventare ancora più importanti nel mondo del lavoro del futuro.
Ecco l’esempio di cinque lavori destinate a cambiare, nel futuro a breve termine, con la diffusione delle nuove tecnologie:
Operatore di cassa: la diffusione delle casse automatiche nei supermercati e nei negozi sta riducendo la necessità di operatori di cassa. Molte aziende infatti li stanno sostituendo con sistemi di pagamento automatizzati.
Autista di veicoli: la robotizzazione dei veicoli, in particolare di quelli a guida autonoma, potrebbe ridurre la necessità di autisti di camion, taxi e autobus.
Addetto alla catena di montaggio: i robot e le macchine a controllo numerico stanno già sostituendo molti lavoratori nella produzione industriale. La robotizzazione della catena di montaggio potrebbe comportare la riduzione del numero di addetti alla produzione.
Impiegato amministrativo: la robotizzazione dei processi amministrativi, come la contabilità e la gestione del personale, potrebbe ridurre la necessità di impiegati amministrativi e migliorare l’efficienza dei processi.
Addetto alle pulizie: i robot sono già utilizzati per la pulizia di edifici e aree pubbliche, e potrebbero sostituire in parte questa professionalità.
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