Sostenibilità in azienda: DiverCity Mag si ispira ai 4 elementi

img 1: “Sostenibilità ambientale”
(foto Shutterstock)

Aria, acqua, terra e fuoco: partire dai 4 elementi naturali di base per mettere in pratica la sostenibilità

Il mondo delle aziende non è così lontano dalla natura. L’approccio alla sostenibilità del magazine DiverCity Mag, dedicato a diversità e inclusione, parte considerando la centralità dei 4 elementi naturali per eccellenza: aria, acqua, terra e fuoco. Gli eventi atmosferici dell’ultimo decennio hanno messo in evidenza la fragilità dell’equilibrio tra questi elementi, e la necessità di salvaguardare il pianeta.

In questo contesto, le aziende di tutto il mondo possono fare davvero la differenza, mettendo in atto politiche di tutela ambientale e sviluppo sostenibile dei territori, con ricadute importanti anche su economia e società

Di questi temi si è parlato nel corso dell’evento virtuale organizzato da DiverCity Mag, che ha visto la partecipazione di professionisti esperti in sostenibilità, impegnati in realtà aziendali particolarmente attente al tema, come Ikea e Enel Green Power.

Aria

Ogni giorno, sia come persone che come aziende e istituzioni, siamo chiamati a fare scelte importanti che impattano sull’esistenza di tutti. Secondo l’Osservatorio di Unctad, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo operante anche nell’ambito della sostenibilità, le aziende sono sempre più green, e questa tendenza è trasversale a tutti i settori a livello globale

L’80% del commercio mondiale dipende dalle filiere: un’attivazione di queste ultime orientata agli SDGs delle Nazioni Unite farà bene alla sostenibilità. L’azione per il clima da parte delle aziende non si declina più soltanto nell’impegno per la riduzione di emissioni inquinanti nell’ambito delle attività produttive.  

Oggi, le aziende intervengono anche lungo la catena di fornitura, attraverso politiche di sensibilizzazione e attenzione verso i partner con cui lavorano, che devono impegnarsi altrettanto nella tutela dell’ambiente. Tra le strade percorribili per favorire questo processo, c’è la mappatura dei fornitori, che sarà prima di tutto qualitativa

Acqua

L’acqua è uno dei pilastri dello sviluppo sostenibile e governi e istituzioni di tutto il mondo si stanno muovendo per sostenere l’espansione delle aree marine protette e una migliore governance delle attività di pesca. Il mondo delle aziende può approfittare dei blue bonds, strumenti finanziari emessi dai governi per il finanziamento di attività legate alla conservazione degli oceani

L’economia blu ha un valore di 3 mila miliardi di dollari all’anno. È considerata la settima economia più grande del mondo, e contribuisce alla sussistenza di 3 miliardi di persone. Nonostante questi numeri, gli investimenti nell’ambito sono ancora pochi e il rischio idrico sta causando notevoli costi economici e sociali a livello globale. 

Terra

Il cambiamento climatico preoccupa sempre di più, e dal report Capterra di gennaio emerge che il 56% delle aziende intervistate è allarmata e il 23% dichiara di essere estremamente preoccupata dell’impatto che la propria attività può avere su di esso. 

Questi timori vengono espressi sia a livello dirigenziale sia da parte di dipendenti e collaboratori. Il 75% dei leader interpellati dichiara che i propri collaboratori condividono le preoccupazioni sul cambiamento climatico.

In particolare, il tema della cementificazione e della costruzione di nuovi edifici a discapito di aree verdi viene sentito dalle persone come un grande pericolo per la qualità di vita della popolazione. Da qui la tendenza delle aziende più sensibili a investire in progetti di riqualificazione ambientale e del paesaggio, di sviluppo agricolo e di ricerca in energie rinnovabili

Fuoco

Secondo The Intergovernmental Panel on Climate Change, governi e mondo economico si stanno sforzando per mantenere la temperatura globale entro 2°C di riscaldamento rispetto ai valori antecedenti la rivoluzione industriale.

Il riscaldamento globale richiede azioni molto importanti e le aziende si stanno impegnando per ridurre sensibilmente l’uso dei combustibili fossili. La ricerca scientifica dimostra che la temperatura media annuale nel periodo 2005-2016 è stata di circa 1°C maggiore rispetto al periodo 1890-1899

Nell’inversione di questo processo il ruolo delle aziende è centrale: grazie alle nuove tecnologie, le aziende possono modificare i processi di produzione e favorire la decarbonizzazione del sistema energetico.

Per riuscire a limitare il riscaldamento entro 1,5°C, le emissioni dovranno diminuire del 45% entro il 2030, rispetto ai valori del 2010, e raggiungere lo zero netto di emissioni entro il 2050.

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