730: differenza tra oneri deducibili e detraibili

Dichiarazione dei Redditi 730
(foto Shutterstock)

È tempo di dichiarazione dei redditi: vediamo cosa si intende per oneri deducibili e oneri detraibili, delle voci che ci fanno risparmiare sulle tasse

Come ogni anno, è giunto il momento di presentare la dichiarazione dei redditi, un documento che serve a calcolare le tasse da pagare. 

Chiunque percepisce delle somme per il lavoro che svolge, infatti, deve presentare una dichiarazione, ma non tutti i modelli sono uguali tra loro. C’è il modello 730, che deve essere utilizzato da lavoratori dipendenti e pensionati, e il “Modello Redditi Persone Fisiche” (ex Unico), che è il documento che devono compilare gli autonomi. 

All’interno bisogna inserire tutti i redditi percepiti, ma anche una serie di voci che vanno a ridurre in via diretta o indiretta la quantità di tributi che dovremo pagare. Sono gli oneri deducibili e gli oneri detraibili, due elementi che hanno delle differenze.

In questo articolo capiremo meglio di cosa si tratta e lo faremo riferendoci alla dichiarazione 730.

Cosa sono gli oneri

Prima di vedere quali sono le differenze tra queste due definizioni, ci serve capire cosa si intende in questo caso per “onere”. 

Quello che generalmente viene chiamato “onere” altro non è che una spesa fatta dalla persona che farà la dichiarazione dei redditi. Non sono però spese qualsiasi, ma per essere inserite nel 730 devono appartenere a quelle categorie merceologiche che interessano allo Stato e per questo motivo sono in qualche modo rimborsabili.

E come funziona? Le spese che abbiamo dichiarato vanno a incidere sulla quantità di soldi che dobbiamo pagare e quindi in alcuni casi possiamo non solo trovarci con meno imposte da pagare, ma anche con dei soldi in più che lo Stato ci restituisce.

In gergo si parla di due situazioni possibili:

  • il conguaglio a debito, quando dalla dichiarazione dei redditi risulta che devo dei soldi allo Stato e quindi devo pagare questa cifra all’Agenzia delle entrate;
  • il conguaglio a credito, quando invece, grazie alle detrazioni, lo Stato mi restituisce una parte dei soldi che ho speso durante l’anno.

Sia in caso di debito che di credito, sarà tutto inserito all’interno della busta paga.

Quali sono gli oneri detraibili

Queste spese sono quelle che vanno sottratte direttamente alle tasse da pagare una volta che sono state calcolate.

Facciamo un esempio: sulla base dei redditi dichiarati, devi pagare 1.000,00 € di imposte. Se hai delle detrazioni che ammontano a 250,00€, le imposte scenderanno a 750,00€.

Attenzione: le spese non sono rimborsate al 100%. Ad esempio, si avrà una detrazione del 19% dell’importo, per:

  • spese sanitarie: ma solo sulla parte che supera i 129,11 euro. A partire da questa soglia, potrà essere portato in detrazione il 19% delle spese rimanenti
  • spese per i mezzi necessari per l’accompagnamento, la deambulazione, la locomozione, il sollevamento e i sussidi tecnici informatici dei portatori di handicap
  • premi e assicurazioni sulla vita: in questo caso è bene comunque approfondire la propria situazione, poiché ci sono delle differenze sulle polizze stipulate prima e dopo la data spartiacque del 31 dicembre 2000
  • spese per l’istruzione superiore e universitaria

Attenzione: alcune spese sono ammesse anche se sostenute per uno dei propri familiari, in alcuni casi anche se non fiscalmente a carico. 

Alcune spese che si possono portare in detrazione a prescindere dal rapporto tra i soggetti sono:

  • gli interessi pagati su alcuni mutui e prestiti
  • le spese funebri
  • le somme donate a ONLUS e altre fondazioni di promozione sociale
  • le spese veterinarie
  • le spese sostenute per l’utilizzo di interpreti, da parte di soggetti riconosciuti sordomuti
  • le spese per la frequenza di asili nido

Ci sono poi soglie di detraibilità maggiori, nei casi di particolari situazioni personali, come le spese che potresti pagare per un cane guida o se hai ricevuto una borsa di studio da parte della Regione.

Quali sono gli oneri deducibili

Questo tipo di spese sono quelle che andranno a diminuire la base imponibile, cioè l’importo su cui si andranno a calcolare le tasse. 

Facendo un esempio, se la somma dei redditi ammonta a € 20.000,00, l’onere deducibile si va a sottrarre da questo valore e solo dopo verrà applicata l’aliquota di tassazione per il calcolo dell’imposta.

Facciamo un po’ di esempi di oneri deducibili:

  • contributi previdenziali e assistenziali, anche per i familiari a carico. Anche i contributi obbligatori versati per i collaboratori domestici possono essere portati in deduzione
  • assegni corrisposti al coniuge, con esclusione però della quota di mantenimento dei figli
  • somme versate a forme di pensione complementare, anche per i familiari a carico
  • contributi per fondi integrativi del servizio sanitario nazionale, cioè le somme versate ai fondi che vanno ad integrare, su richiesta del cittadino, i servizi medici statali

È bene tenere presente che, per ogni spesa, viene indicata una soglia massima di deducibilità. Non in tutti i casi, quindi, sarà possibile portare in deduzione l’intero ammontare della spesa sostenuta.

 

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