È tempo di dichiarazione dei redditi: vediamo cosa si intende per oneri deducibili e oneri detraibili, delle voci che ci fanno risparmiare sulle tasse
Come ogni anno, è giunto il momento di fare la dichiarazione dei redditi, un documento che serve a calcolare le tasse che devi pagare.
Se ricevi delle somme per il lavoro che svolgi, infatti, devi fare questa dichiarazione, ma non tutti i modelli da utilizzare sono uguali tra loro. C’è il modello 730, che devi usare se hai un contratto di lavoro da dipendente o sei in pensione, e il “Modello Redditi Persone Fisiche” (ex Unico), che è il documento che devi compilare se rientri tra gli autonomi.
All’interno devi inserire tutti i redditi percepiti, ma c’è anche la possibilità di inserire una serie di voci che vanno a ridurre in via diretta o indiretta la quantità di tributi che devi pagare. Sono gli oneri deducibili e gli oneri detraibili, due elementi che hanno in comune l’effetto di ridurre l’ammontare delle tasse da pagare, ma presentano delle differenze sostanziali, soprattutto per quanto riguarda la modalità di funzionamento. In questo articolo capiremo meglio di cosa si tratta e lo faremo riferendoci alla dichiarazione del 730.
Prima di vedere quali sono le differenze tra queste due definizioni, ci serve capire cosa si intende in questo caso per “onere”.
Quello che generalmente viene chiamato “onere” altro non è che una spesa che hai sostenuto. In altri termini, si tratta di spese che hai fatto per servizi, beni o altro ancora. Non sono spese qualsiasi, ma per poterle inserire nel 730 devono rientrare in specifiche categorie stabilite dallo Stato. Queste categorie sono definite da una norma che le considera importanti.
E come funziona? Le spese che hai sostenuto e che hai inserito nella dichiarazione dei redditi vanno a incidere sulla quantità di tasse che devi pagare: nella maggior parte dei casi puoi trovarti con meno imposte da pagare e – in alcuni casi – con addirittura un credito nei confronti dello Stato.
Chiarito in via generale come funzionano gli oneri, vediamo cosa sono gli oneri deducibili.
Innanzitutto è importante precisare che gli oneri deducibili del 730 sono spese che vanno sottratte alla base del reddito imponibile delle tasse da pagare. In altre parole: gli oneri deducibili ti consentono di pagare meno tasse perché diminuiscono la base su cui calcolare le tue imposte. Infatti, minore è la somma, più basse sono le imposte.
Facendo un esempio concreto di oneri deducibili: se i tuoi redditi ammontano a 20.000 €, l’onere deducibile si va a sottrarre da questo valore e solo dopo verrà applicata l’aliquota di tassazione per il calcolo dell’imposta.
Dunque, le tasse su 20.000 €, saranno pari al 23%, dunque 4.600 €; se invece hai oneri deducibili per 2.000 €, la base imponibile scenderà a 18.000 €.
Applicando la stessa aliquota del 23%, le tasse da pagare saranno pari a 4.140 €, dunque con un risparmio di 460 € sulle tasse da pagare.
Per oneri detraibili, o più comunemente “detrazioniSono una somma da sottrarre alle imposte che dovrebbero essere pagate annualmente. Vengono riconosciute in base a determinati requisiti di reddito e personali. More”, si intendono alcune spese che hai sostenuto e che ti permettono di diminuire l’ammontare delle tasse da pagare. Nella maggior parte dei casi, la legge ti consente di scontare una percentuale di tali spese sul totale delle spese da pagare.
Facciamo un esempio di detrazioni: puoi portare le spese sanitarie in detrazione del 19% sulle tasse da pagare (per la parte che eccede i 129 €). Supponiamo che hai sostenuto spese per 300 €, dunque hai diritto a una detrazione di circa 32 € (ossia il 19% su 171 €). Se le tasse da pagare sono pari a 4.600 €, puoi detrarre la somma di 32 € da tale importo.
Come anticipato, l’applicazione degli oneri deducibili e detraibili porta allo stesso risultato (pagare meno tasse), ma il modo in cui ci si arriva è diverso.
La differenza tra deducibilità e detraibilità può così essere riassunta.
Gli oneri deducibili riducono subito l’importo su cui si calcolano le tasse. Questo passaggio avviene prima rispetto agli oneri detraibili. Infatti, prima di calcolare le tasse da pagare, bisogna determinare la base imponibile. Più oneri deducibili applichi, più bassa sarà la base imponibile e, quindi, minori saranno le tasse da pagare.
Gli oneri detraibili (o detrazioni), invece, si applicano dopo e vanno a ridurre direttamente la somma delle imposte. Le tasse che dovrai pagare saranno quelle che rimangono dopo aver sottratto tutte le detrazioni a cui hai diritto.
In modo semplice e riassuntivo si può tenere a meno questo calcolo:
Reddito complessivo – oneri deducibili = base imponibile
Sull’imposta ricavata da tale base imponibile applichi gli oneri detraibili (detrazioni) e scopri qual è l’imposta che devi pagare.
In alcuni casi, se gli oneri deducibili e detraibili sono tanti potresti non dover pagare tasse e di essere addirittura a credito, ovvero è lo Stato che ti deve dei soldi.
In gergo si parla di due situazioni possibili dopo aver fatto il calcolo degli oneri:
Sia in caso di debito che di credito, sarà tutto inserito all’interno della busta paga.
Per quanto riguarda gli oneri deducibili, i più importanti e frequenti sono:
Devi tenere presente che, per ogni spesa, c’è una soglia massima di deducibilità. Non in tutti i casi, quindi, sarà possibile portare in deduzione l’intero ammontare della spesa sostenuta.
Quali sono le detrazioni più utilizzate? Essendo molte, ti citiamo le più note:
Attenzione: devi sempre controllare la percentuale di detrazione e il limite massimo previsto per ciascuna singola detrazione.
Inoltre, alcune spese sono ammesse anche se sostenute per uno dei tuoi familiari, in alcuni casi anche se non fiscalmente a carico.
Ecco alcune spese che puoi portare in detrazione anche se la persona beneficiaria non è un familiare a carico:
Ci sono poi soglie di detraibilità maggiori, nei casi di particolari situazioni personali, come le spese che potresti pagare per un cane guida o se hai ricevuto una borsa di studio da parte della Regione.
Leggi anche:
Spese scolastiche detraibili nel 2024
ISEE inferiore a 20.000 €: tutte le agevolazioni del 2024