Beneficiari bonus 200 euro, allargata la platea

Bonus 200 euro: allargata la platea di beneficiari
(foto Shutterstock)

Potranno ricevere il bonus anche quei lavoratori che inizialmente erano stati esclusi perché assenti dal lavoro fino al 18 maggio 2022

Il Bonus 200 euro è una misura una tantum stanziata dal precedente Governo per far fronte al caro vita causato dall’aumento dei prezzi di energia e carburanti.

Diversi lavoratori hanno già potuto fruire di questa misura a partire dalla busta paga del mese di luglio 2022, ma molte persone erano rimaste escluse. Il 7 ottobre 2022 l’Inps ha emanato una nuova Circolare con cui dichiara di allargare la platea dei beneficiari, garantendo così che un’altra fetta di lavoratori che inizialmente non avevano ricevuto la somma, a breve possano usufruirne.

Chi riceverà la somma

Un aumento in busta paga di 200 euro, anche se una tantum, è una cifra considerevole per le famiglie italiane. La crescita dei prezzi dell’energia causata dalla guerra Russia-Ucraina ha un impatto notevole sulla spesa delle persone, e misure come questa possono aiutare a mitigare gli effetti dell’inflazione.

La cifra è stata già ricevuta da moltissimi lavoratori subordinati e pensionati e recentemente anche gli autonomi hanno potuto fare domanda. Tra i dipendenti, però, è rimasta esclusa una fetta considerevole di persone, che con la circolare INPS n. 111 vengono finalmente incluse.

Il messaggio dell’ente di previdenza contiene le istruzioni aggiornate per l’erogazione ed è quindi destinato prevalentemente agli addetti ai lavori, ma contiene delle informazioni molto importanti anche in merito ai soggetti destinatari.

Nello specifico, infatti, è previsto che la nuova versione dell’una tantum interesserà tutti quei lavoratori che: 

  • lavoravano nel mese di luglio 2022
  • non hanno potuto goderne prima perché assenti dal lavoro fino al 18 maggio 2022 a causa di uno degli eventi che l’INPS copre con contribuzione figurativa integrale

I contributi figurativi sono delle somme che lo Stato versa per conto del lavoratore così che quest’ultimo conservi il diritto alla pensione anche per quei periodi in cui non può lavorare. Alcuni esempi classici di questo “stop forzato” sono la gravidanza, la malattia e la disoccupazione. 

In questi casi, a seconda del tipo di evento che determina la sospensione, i contributi sono versati nella Gestione INPS a seguito della domanda del lavoratore oppure direttamente dall’INPS, cioè “d’ufficio”.

Come fare domanda

Come nel caso dei dipendenti che hanno già ricevuto la somma, non è necessario presentare la domanda sul sito dell’INPS. Nel rispetto di quanto richiesto dalla Legge e dall’Ente, infatti, il lavoratore godrà di questo importo in modo del tutto automatico. Dovrà solo dimostrare di avere i requisiti compilando un’autodichiarazione da presentare al datore di lavoro.

Autodichiarazione: cosa contiene

Il lavoratore non riceverà la somma dall’INPS, ma direttamente in busta paga. L’unica cosa che gli viene richiesta è di presentare al proprio datore un’autodichiarazione in cui specifica di:

  • non aver beneficiato dell’indennità prima di tale data
  • di essere stato destinatario di eventi con copertura figurativa da parte dell’INPS

Attenzione: chi ha in essere più rapporti di lavoro diversi, dovrà presentare questo documento solo al datore che provvederà al pagamento dell’indennità.

Quando verrà pagato

La somma verrà riconosciuta a partire dalle buste paga riferite al mese di ottobre 2022, a patto che il lavoratore assunto a luglio 2022 abbia ancora un rapporto in essere a ottobre e, come già specificato, abbia sospeso la prestazione lavorativa fino alla data del 18 maggio 2022.

Perché proprio il 18 maggio? Quest’ultima data fa riferimento all’entrata in vigore del primo Decreto che ha istituito questa misura.

 

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