Con la Legge di Bilancio 2023 il Governo ha confermato il bonus psicologo, anche se con delle variazioni. Nel 2022 questo contributo era stato introdotto dal decreto Milleproroghe. È una misura che riguarda il benessere psicologico dei cittadini e che, indirettamente, rilancia anche l’attività dei professionisti della salute mentale.
Anche per l’anno in corso, lo Stato ha stanziato delle risorse destinate a un contributo per sedute di psicoterapia rivolto a determinate categorie di cittadini che soddisfano specifici requisiti economici.
Le risorse saranno stanziate nel limite complessivo di 5 milioni di euro per l’anno 2023 (nel 2022 erano 25) e 8 milioni per il 2024, così come previsto dalla legge 197/2022 (Legge di bilancio 2023).
Il decreto individua i soggetti beneficiari in quelle persone che si trovano in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica causata dall’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica, e che abbiano bisogno di un percorso psicoterapeutico.
Il beneficio non può essere richiesto da tutti. Bisogna avere un ISEEÈ una valutazione della situazione economica del soggetto che ha intenzione di fruire di particolari prestazioni sociali agevolate. More inferiore a 50.000 euro.
Le importanti novità introdotte a partire dall’anno in corso riguardano principalmente l’ammontare dell’aiuto economico da parte dello Stato.
Il contributo è riconosciuto una sola volta, ed è stabilito nell’importo massimo di 1.500 € annui, riparametrato in base all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
Sono state individuate tre fasce, ma non sono ancora stati definiti gli importi:
L’importo vuole andare a coprire un intero ciclo di terapia. Ci sarà un limite massimo da utilizzare per seduta e quindi, nel caso in cui il costo di un incontro sia più alto di questa soglia, sarà necessario aggiungere la differenza di tasca propria.
Il bonus messo a disposizione dallo Stato può essere utilizzato solo dagli psicoterapeuti che abbiano comunicato la loro adesione all’iniziativa.
I nominativi degli iscritti sono comunicati dagli ordini professionali direttamente all’INPS, che metterà a disposizione l’elenco all’interno in una pagina dedicata sul suo sito internet. Al momento la lista non è ancora disponibile.
La normativa è già stata pubblicata, ma manca il decreto attuativo, che è la legge che definisce tempi, modi e metodi per fare domanda e poi utilizzare il contributo.
Con molta probabilità la richiesta del beneficio dovrà essere inoltrata online, accedendo alla sezione dedicata sul sito INPS, così come è stato nel 2022.
Sarà poi necessario autenticarsi con le proprie credenziali SPID, oppure utilizzando la propria Carta di Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Altrimenti, sarà possibile richiedere il beneficio anche attraverso il contact center di INPS, contattando il numero 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento).
L’assegnazione del beneficio è generalmente garantita in base all’ordine di arrivo delle domande, dando però più priorità alle persone che hanno presentato un ISEE più basso.
È bene quindi rimanere aggiornati riguardo l’uscita del decreto che definirà la data di inizio di presentazione delle domande.
Qualora l’INPS accolga la domanda, al beneficiario sarà consegnato un codice del valore attribuito in base alle regole previste dal decreto.
Il codice deve essere comunicato al professionista iscritto nelle liste al quale ci si vuole rivolgere, e deve essere utilizzato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda da parte dell’INPS.
Sarà questo ente a comunicare al beneficiario i dati relativi alle proprie prenotazioni, dell’importo utilizzato e della quota residua.
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