Cos’è la legge 104: una guida completa alla normativa

Legge 104

Scopri insieme a noi le più recenti novità sul tema della disabilità con un focus particolare sulla legge 104

Nel nostro paese la disabilità è tutelata da una serie di norme, sia leggi che decreti, unite tutte da uno scopo comune: garantire tutela giuridica, sociale e lavorativa alle persone con disabilità e ai loro familiari. 

Una delle leggi di riferimento sul tema è la n. 104 del 1992 che, seppur molto datata, è ancora centrale e ha subito nel tempo alcuni ritocchi. Di recente, infatti, c’è stata una modifica che ha portato con sé alcune novità sulla legge 104, tra cui una nuova definizione di disabilità, una nuova procedura per l’accertamento medico sanitario e il nuovo cosiddetto “Progetto individuale di vita”

Parliamo di un fascicolo in cui sono raccolti tutti i bisogni e le necessità della persona disabile in modo da studiare specifici percorsi personalizzati a vantaggio della sua qualità di vita.

Per capire e analizzare queste news, però, dobbiamo partire dalle basi e cioè a chi spetta la legge 104 e quali sono i benefici che questo testo normativo assicura. Scopriamolo insieme!

Cos’è la legge 104?

Prima di capire i benefici che questa legge può portarti se anche la tua famiglia ha a che fare tutti i giorni con una disabilità, vediamo cos’è la legge 104. Sì tratta di un testo normativo entrato in vigore il 18 febbraio 1992 che tutela i diritti delle persone disabili, garantendo loro sistemi di assistenza, integrazione sociale e agevolazioni lavorative e fiscali. 

All’articolo 1, infatti, sono riportate le finalità che lo Stato italiano cerca di perseguire e cioè: 

  • pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona disabile;
  • piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società;
  • prevenzione e rimozione delle condizioni che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona alla vita della collettività;
  • prevenzione, cura e riabilitazione delle minorazioni, nonché un complesso di norme per la tutela giuridica ed economica;
  • interventi per superare stati di emarginazione e di esclusione sociale della persona. 

I benefici della legge 104

I benefici della legge 104 sono molteplici e spaziano sotto diversi profili: 

  • lavorativo: sono inclusi i permessi retribuiti sia se sei un lavoratore disabile sia se assisti un familiare disabile. Oltre a questo puoi fare domanda, sempre nel rispetto di determinate regole, anche del congedo straordinario retribuito quando devi assistere in modo continuativo un familiare con disabilità grave;  
  • fiscale: l’Agenzia delle Entrate assicura una serie di agevolazioni purché vengano dimostrati precisi requisiti stabiliti in misura differente dal Fisco in base alla misura richiesta; 
  • sanitario: se sei una persona con disabilità hai accesso prioritario a servizi sanitari oltre a specifiche esenzioni per i ticket sanitari
  • scolastico: puoi fare domanda per specifici supporti utili per l’integrazione scolastica e lavorativa.

Non trascurabile, poi, è la novità della Disability Card: si tratta di una Carta Europea con cui è possibile il riconoscimento della tua disabilità in tutti i Paesi dell’Unione. 

La Carta sostituisce i certificati e i verbali cartacei attestanti la condizione di disabilità e, attraverso la semplice lettura del QR code, qualsiasi operatore può verificare tutta la documentazione attestante il tuo status di persona con disabilità. Questa misura non rientra nell’ambito della legge 104, ma si affianca a tutti i benefici elencati qui sopra.

Legge 104: quando spetta

I requisiti della legge 104 non sono uguali per tutti: tutto dipende da quale misura viene presa a riferimento e quale, alla fine, è effettivamente richiesta e usata. Sempre in base alla misura, poi, cambia l’ente nazionale di riferimento: basta pensare che in materia di congedo straordinario retribuito devi presentare la domanda all’INPS e cioè all’Istituto nazionale di previdenza sociale. 

Per quanto riguarda, invece, tutte le agevolazioni fiscali connesse alla riduzione e/o abbattimento delle barriere architettoniche piuttosto che l’acquisto di autoveicoli adattati alla disabilità, il punto di riferimento è l’Agenzia delle Entrate.  

Ma allora quando spetta la legge 104? il testo di legge si riferisce genericamente alle persone con disabilità, ma leggendo bene gli articoli di cui è composto possiamo capire che esistono diverse forme e gradi di disabilità.   

Legge 104: a chi spetta

Tanti nostri lettori ci scrivono per capire a chi spetta la legge 104. In sintesi potremmo dire che la legge 104 ti spetta se sei una persona con specifiche patologie invalidanti o se assisti un familiare con queste patologie. Tuttavia, all’interno della norma non si trova un elenco di tutte queste patologie, bisogna cercarlo altrove, ma procediamo per gradi.

La prima cosa che ci interessa è capire il grado di disabilità: 

  • disabilità non grave: è disciplinata dall’articolo 3 comma 1 della legge 104 e porta a “durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita”;
  • disabilità grave: è contenuta nel comma 3 in base al quale “se la compromissione ha ridotto l’autonomia personale in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale”. 

Conoscere questa differenza è importante perché alcune misure previste dalla legge 104 puoi richiederle solo ed esclusivamente in condizione di disabilità grave propria o del familiare che assisti.

Detto questo, secondo un apposito Decreto Ministeriale, le patologie sono considerate invalidanti quando determinano:

  • una riduzione della capacità lavorativa oltre al 75%;
  • un’invalidità permanente, anche se parziale;
  • una menomazione stabile o progressiva.

L’INPS è ancora più specifico e in un PDF riporta tutte le patologie che sono ammesse alla 104. Nello specifico: 

  • la fibromialgia non rientra nel concetto di invalidità legge 104; 
  • l’artrite psoriasica rientra nelle patologie che danno accesso alle legge 104; 
  • nella 104 le patologie oncologiche sono considerate al 100% invalidanti; 
  • la sindrome di Sjogren dà accesso alla legge 104; 
  • l’Inps dedica tutto un paragrafo alla sordità e legge 104 o meglio all’insieme delle patologie uditive (vedi pagina 93 del PDF)
  • la rizoartrosi non rientra tra le patologie della legge 104. 

Rimane da chiedersi: la legge 104 spetta ai parenti? Sì, ma dipende da quali misure si intende accedere. Alcune di queste possono essere richieste se sei un familiare che assiste la persona con disabilità, conosciuto anche con il nome di caregiver. Possono essere caregivers anche l’altra parte dell’unione civile di persone dello stesso sesso e i conviventi di fatto.In altri casi, invece, i parenti non conviventi non possono fare domanda di legge 104.

Legge 104 come funziona

Vediamo ora come funziona la legge 104 a livello pratico e cioè quali sono i passi da compiere prima di richiedere i benefici elencati in precedenza. 

Gran parte delle misure, se non tutte, sono vincolate al rispetto di una procedura ben precisa che porta ad ottenere la certificazione definitiva della disabilità. Come funziona la legge 104 da questo punto di vista? Gli step sono i seguenti: 

  1. far compilare dal proprio medico di base il certificato medico cosiddetto “introduttivo”, dove sono elencate le patologie e/o minorazioni; 
  2. manda all’Inps la domanda per l’accertamento definitivo della disabilità. Puoi farlo online sul sito dedicato oppure puoi farti aiutare dal loro centralino;
  3. entro 30 giorni dall’invio, 15 in caso di malattia oncologica, verrai convocato per la visita medica presso la Commissione dell’Azienda sanitaria locale (ASL) competente; 
  4. in seguito alla visita, otterrai l’esito finale, che può essere definitivo e quindi la sarai considerato disabile senza possibilità di revisione oppure con una revisione futura.   

Attenzione: nel 2026 la procedura potrebbe cambiare leggermente nel senso che non saranno più competenti le ASL, ma l’Inps a cui potrebbero essere affidate tutte le attività inerenti.

Cosa non si paga con la legge 104

Grazie alla legge 104, puoi ottenere esenzioni su diverse spese, quindi può essere interessante scoprire cosa non si paga con la legge 104.

Ecco alcuni esempi:

  • esenzione bollo auto legge 104: in quanto persona disabile, puoi non pagare il bollo dell’auto. L’esenzione è valida per un solo veicolo, e l’auto deve essere intestata a te o a un familiare;
  • poltrone per anziani legge 104: puoi comprare degli ausili, come ad esempio delle poltrone per gli anziani con difficoltà di movimento, con un’IVA agevolata. Invece del 22% paghi il 4%
  • abbattimento barriere architettoniche legge 104: se fai dei lavori per rendere la casa più accessibile, come aggiungere un ascensore o una rampa, puoi avere uno sconto sulle tasse. Ci sono diversi tipi di sconto, come il 50% o il 75%, a seconda del tipo di intervento 

Il datore di lavoro può negare i permessi legge 104?

Come succede per i normali permessi, tanti lavoratori si chiedono se il datore di lavoro può negare i permessi legge 104. La risposta è negativa: non può impedirti di utilizzare dei permessi che ti spettano di diritto, salvo il caso in cui tu non abbia tutte le carte in regola e non abbia presentato domanda dei permessi con i canali previsti per questa occasione. 

Ricordiamo, infatti, che questi permessi devono essere usati solo per assistere la persona con disabilità e non per motivi personali. In caso di abuso del diritto ai permessi e cioè quando li usi in modo improprio, il datore di lavoro potrebbe licenziarti.

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