Agevolazioni disabili legge 104: permessi ma non solo

(foto Shutterstock)

Oltre ai permessi previsti dalla legge 104, esistono altre agevolazioni per disabili; i familiari ne hanno diritto solo in specifici casi

Si tratta di uno degli istituti più famosi della normativa del lavoro: la legge numero 104 del 18 febbraio 1992. Spesso se ne sente parlare perché concede dei permessi mensili per assistere i propri familiari con handicap gravi.

In realtà, contiene molte altre misure a favore delle persone con disabilità e dei propri parenti lavoratori, in particolare detrazioni e agevolazioni fiscali. Questa normativa è uno degli strumenti con cui il Legislatore attua il principio costituzionale di solidarietà, di assistenza e di uguaglianza.

Quali sono le finalità? 

Questa legge intende perseguire diverse finalità:

  1. garantire il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona portatrice di handicap, promuovendone la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società;
  2. prevenire e rimuovere le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona alla vita della collettività
  3. perseguire il recupero funzionale e sociale della persona affetta da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali
  4. assicurare tutela giuridica ed economica delle persone con disabilità
  5. predisporre interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale.

Chi sono i destinatari e i beneficiari?

Hanno diritto a tre giorni di permessi retribuiti al mese i lavoratori affetti da patologie invalidanti e quelli che prestano assistenza a over 65 o ad affetti da patologie invalidanti:

  •     al coniuge (parte dell’unione civile o al convivente di fatto)
  •     a un parente o affine entro il secondo grado
  •     a un parente o affine entro il terzo grado.

Il familiare da assistere:

  •     deve essere nella condizione di disabilità grave accertata dall’ASL
  •     non deve essere ricoverato.

Quali sono le patologie invalidanti che danno diritto alle tutele?

Le patologie invalidanti di chi ha diritto alla legge 104 sono, ad esempio, le:

  •     patologie acute o croniche che determinano temporanea o permanente riduzione o perdita dell’autonomia personale, anche a causa di malattie croniche di natura congenita, reumatica, neoplastica, infettiva, dismetabolica, post traumatica, neurologica, neuromuscolare, psichiatrica, derivanti da dipendenze, a carattere evolutivo o soggette a riacutizzazioni periodiche
  •     patologie acute o croniche che richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici, ematochimici e strumentali
  •     patologie acute o croniche che richiedono la partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario
  •     patologie dell’infanzia e dell’età evolutiva aventi le caratteristiche di cui ai precedenti punti o per le quali il programma terapeutico e riabilitativo richiede il coinvolgimento dei genitori o di chi ne esercita la potestà.

I permessi

I diritti previsti si riferiscono a situazioni di persone con disabilità accertata. Significa che i lavoratori (o i loro familiari) devono essere affetti da una disabilità che è stata ufficialmente accertata dalla competente commissione medica dell’ASL.

Come visto, la misura più conosciuta è il diritto a richiedere i permessi di assentarsi dal lavoro.

In particolare:

  • Il disabile stesso o i lavoratori caregiver di un disabile grave possono chiedere di astenersi da lavoro con dei permessi retribuiti di 3 giorni al mese (anche divisi in ore) o in alternativa di usufruire di un riposo di 1 o 2 ore al giorno (a seconda che l’orario sia superiore o inferiore alle 6 ore al giorno)
  • I dipendenti pubblici e privati che assistono familiari con disabilità grave possono richiedere di astenersi dal lavoro con un periodo di congedo, continuativo o frazionato, della durata massima di due anni
  • I genitori dei figli disabili con età inferiore ai 3 anni possono fruire dei 3 giorni di permesso, dei riposi orari o, in alternativa, possono ottenere il prolungamento del congedo parentale, fino ad un massimo di 3 anni.

Smart Working e sede di lavoro

I lavoratori in possesso della 104 godono di una corsia preferenziale nell’accesso allo smart working. È un’importante novità introdotta dal decreto legislativo 105 del 2022, che favorisce il work life balance e che ha previsto che tali lavoratori abbiano diritto di priorità nell’accesso al lavoro agile.

Non solo. Il Legislatore agevola il lavoratore con disabilità grave o che deve assistere un familiare con disabilità anche nella scelta della sede di lavoro. In particolare, questi hanno  diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio o a quello della persona da assistere e non possono essere trasferiti senza il loro consenso ad altra sede.

Agevolazioni acquisto auto

Il diritto a usufruire dei permessi non è l’unica forma di tutela a disposizione dei lavoratori con handicap e dei loro familiari.

Le persone affette da disabilità, o i loro familiari, possono beneficiare di agevolazioni fiscali, che, nonostante siano meno conosciute, possono essere di aiuto per superare situazioni di difficoltà e garantire maggiori opportunità ai lavoratori e ai soggetti meno fortunati.

Ad esempio, tra le ulteriori tutele si può citare l’agevolazione per l’acquisto di un’auto. Possono usufruire di questa agevolazione i disabili o i familiari del disabile, a condizione che quest’ultimo risulti fiscalmente a carico.

L’agevolazione consiste in tre misure di sostegno:

  • IVA al 4% invece che al 22% sul prezzo di vendita di auto nuove o usate e sui costi di adattamento dell’autovettura
  • Detrazione Irpef del 19% su una spesa massima di 18.075,99 euro, una sola volta in cinque anni. L’IVA ridotta e la detrazione Irpef possono consentire un risparmio di circa 5.000 euro nell’acquisto di un’automobile del prezzo di 18.000 euro
  • L’esenzione dal pagamento del bollo, entro determinati limiti di potenza
  • L’esenzione dell’imposta di trascrizione per i passaggi di proprietà per i veicoli destinati al trasporto o alla guida di disabili.

Sconti per protesi, poltrone, assicurazioni

Ugualmente sono previste delle agevolazioni per l’acquisto di mezzi e strumenti per permettere al disabile e al caregiver di superare le difficoltà di deambulazione.

Anche in questo caso, sono stabilite delle specifiche agevolazioni fiscali, che consistono in detrazioni Irpef e una percentuale IVA agevolata per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici per l’acquisto di altri beni, come protesi e ausili, apparecchi di ortopedia incluse le calzature, le poltrone e veicoli simili, ecc.

Una speciale detrazione è poi prevista per le spese sostenute per l’assistenza fornita da badanti a persone non autosufficienti, nella misura del 19% e nell’importo massimo di 2.100 euro.

È invece di 750 euro l’importo massimo detraibile per i premi delle polizze assicurative, a tutela delle persone con disabilità grave e che coprono il rischio di morte.

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